Dopo la zona abitativa di Muralto, Artevarese propone un salto a Bioggio, comune della bassa valle del Vedeggio, immissario del Ceresio. Si tratta di una zona di passaggio fin dall'epoca antica, per un traffico che dal Monte Ceneri si dirigeva verso il Ceresio e da lì verso Como.

Scavi archeologici compiuti negli anni Novanta hanno messo in luce una area probabilmente sacra di epoca romana: sono stati recuperati infatti i materiali pertinenti ad un piccolo edificio templare, addirittura alcuni elementi architettonici, come capitelli, architravi. L'edificio, di piccole dimensioni, posto su un podio, ovvero un rialzo, dominava un'area chiusa da un muro di cinta. Vista la tecnica edilizia curata e la provenienza dei materiali (marmi dell'Asia Minore) si deve ipotizzare una certa importanza per questo luogo di culto.

Si tratta di un caso raro di edificio templare nel Canton Ticino, dove gli edifici di culto di epoca romana sono citati nelle iscrizioni su pietra, a parte il complesso sacro identificato nel castelliere di Tegna. Il modello di riferimento per la costruzione non è gallico, ma ricorda i piccoli tempietti destinati al culto degli antenati, cappelle a cella unica con due colonne in facciata. Edifici di questo tipo erano spesso costruiti in epoca romana nei luoghi di sosta, come il Passo del Gran San Bernardo.

Il tempietto di Bioggio era dedicato a Giove Ottimo Massimo Nennico, come riporta un piccolo altare in pietra. Interessante il nome Nennico, forse riferibile ad una divinità indigena, poi associata a Giove, secondo la consuetudine della religione romana. Grazie al materiale ceramico rinvenuto è stato possibile datare la costruzione dell'edificio alla metà del II secolo d.C.