Opera di Gladys ColmenaresOpera di Gladys Colmenares

Reazione alla crisi – L'arte non demorde, prosegue sulla sua strada, anzi, "in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, sembra esserci ancora più fermento", dichiara Fabrizia Buzio Negri. E' lei il critico che ha accettato l'invito di un gruppo di artisti con il desiderio comune di ampliare gli orizzonti e sbarcare in nuove realtà. Inaugura sabato 28 marzo la collettiva "Officina Lombarda BABYLON" (im)possibile scenario del futuro prossimo" alla Galleria Arianna Sartori di Mantova. "Pensiero in costante evoluzione; materie e modalità che investono spazi nuovi, della geografia e della mente; alleanze in percorsi paralleli", scrive il critico varesino.

Artisti di oggi – Dieci sono gli attori della collettiva, che vuole essere esplicitamente variegata nelle tecniche, nei soggetti, nelle tematiche. Sono presenti generazioni a confronto, che inevitabilmente creano percorsi trasversali e contrapposizioni. Dalla giovane Francesca Anastasi, con la sua pittura che guarda all'informale, a Vanni Bellea con le sue spezzate e vivaci cromie. Presente anche la venezuelana Gladys Colmenares, reduce assieme a Marida Tagliabue, dell'esposizione tutta al femminile in Sala Veratti. Piccole ma coinvolgenti installazioni pitture-oggetto per la prima, l'amore per l'Africa espresso attraverso l'arte, per la seconda. Antonio Filippaldi espone le sue ricerche nel campo della tridimensionalità dell'opera pittorica con l'inserzione di materiali di diversa natura, ferro, lamiere e oggetti di recupero. Due personalità che hanno trovato e trovano ispirazione nelle note musicali: dal 'Rythm and Blues' nascono le tele di Ezio Pinciroli. Dal ritmo blues partono i viaggi grafici di Luca Ghielmi, lo stesso che in passato ha dato volti e forme a questo genere musicale, operando su carte di giornale ancorate alla realtà di ogni giorno. Una pittura più tradizionale per il varesino Giuseppe Sassi, in opposizione a quella di Massimo Fontana, autore di variopinte opere sulla scia del graffitismo contemporaneo. In ultimo è tra i protagonisti della mostra eterogenea anche Ruggero Marrani, figura poliedrica dalla lunga carriera artistica; allievo dell'aerofuturista Gerardo Dottori, Marrani da sempre nella sua espressione creativa trova il modo di coinvolgere lo spettatore e metterlo a diretto contatto con l'opera d'arte.

Una nuova Factory? – "Per conquistare una visione globale del mondo, disseminando sul terreno dell'arte segnali della propria presenza consapevole, segnali che appartengono all'immaginario personale della creatività. Questi sono artisti" afferma la Buzio Negri. L'idea di rievocare il concetto della Factory, in chiaro richiamo all'invenzione di Wharol, vuole essere un punto di partenza basato sul confronto e sullo scambio. Nessuno sa cosa riserva il futuro: (im)possibile scenario del futuro prossimo, come recita il titolo della mostra è riferito a questo aspetto. Un laboratorio in divenire, un presente certo, un futuro da costruire.
 
Gruppo mobile – Accanto all'idea della mostra collettiva itinerante, nasce anche un book, una sorta di catalogo mobile, esattamente come vuole essere il gruppo stesso. Fogli singoli per ogni autore, che li racconti tra testo e immagini. Il gruppo creativo dopo Mantova sbarca a Venezia, con un vernissage previsto nel giorno stesso dell'apertura della 53° Biennale Internazionale d'Arte.

Mostra "Officina lombarda Babylon"
(im)possibile scenario del futuro prossimo

a cura di Fabrizia Buzio Negri
Galleria Arianna Sartori
Via Ippolito Nievo, 10
Mantova
28 marzo – 16 aprile 2009
da lunedì a sabato: 10.00-12.30/16.00-19.30
Info: 335 5443223