Artevarese ritorna al Museo Mirabello: protagonista la tomba di Bruzzano qui esposta. Si tratta del corredo di una sepoltura rinvenuta a Bruzzano in provincia di Milano nel 1890, in una località conosciuta come "campagna dei Rizzi".

La scoperta avvenne in una proprietà della famiglia Ponti di Varese, che rimase proprietaria del corredo fino a quando Gian Felice Ponti donò al Museo Civico di Varese alcuni pezzi. La sepoltura era in camera di mattoni, con coperchio di calcare di Angera.

Al suo interno si trovava l'urna funeraria, uno stamnos, cioè un grande vaso in bronzo, che conteneva le ceneri del defunto, una ampolla e due strigli, cioè gli strumenti usati dagli atleti dopo le gare per detergere la pelle dalla sabbia e dallo sporco.

Il vaso in bronzo è senza dubbio eccezionale, non trova confronti precisi tra i pezzi noti, ma si pensa che l'oggetto di pregevole fattura sia un prodotto centro-italico o magnogreco addirittura del IV secolo a.C.

L'ampolla, piccolo contenitore destinato a contenere profumi, e i due strigili sono classificabili come corredo da toilette ed erano spesso collocati nelle sepolture di età romana soprattutto fra I secolo a.. e I secolo d.C.: si può così immaginare che lo stamnos fosse un oggetto di antiquariato acquistato dalla famiglia e tramandato fino al momento della deposizione.

I corredi da bagno caratterizzano le sepolture delle classi elevate di epoca augustea e rispecchiano il gusto classicistico del tempo a seguito dei contatti con l'oriente.