La chiesa della PurificazioneLa chiesa della Purificazione

Problemi di umidità – L'oratorio di San Bernardino prima e la chiesa della Purificazione (detta anche chiesa nuova) poi, oggi di proprietà del Comune di Caronno Pertusella, sono sottoposte ad interventi di restauro che intendono preserverle dagli ingenti problemi di umidità di risalita e di infiltrazione d'acqua che negli anni ne hanno danneggiato strutture e apparati pittorici interni. Grazie alla campagna di sensibilizzazione promossa intorno al problema dall'Amministrazione, i due edifici di culto godono di un accurato lavoro di conservazione diretto dalla Sovrintendenza e di appoggi finanziari provenienti da sponsor privati e Regione Lombardia.

Accordo quadro e fondi regionali –
"Il progetto di restauro dell'oratorio di San Bernardino", spiega l'arch. Martina Locci -portavoce del responsabile, l'ing. Tropìa Maria Anna– "è iniziato nel 2005, e per ora ha riguardato prevalentemente la struttura architettonica, vale a dire il risanamento del pavimento e degli intonaci. Il tutto è stato finanziato dalla Riva Acciai, con cui l'Ammnistrazione comunale ha stipulato un accordo quadro nel 2006. Lo stesso sponsor ha stanziato, oltreché per il restauro della Madonna del latte, anche 150.000 euro per la chiesa della Purificazione, per il cui recupero, iniziato il 10 novembre scorso, il Comune si avvale del

L'interno della chiesaL'interno della chiesa

finanziamento di un altro privato, la Caronno Pertusella Servizi srl, nonché dei contributi erogati dalla Direzione Generale per le Identità e le Culture della Regione Lombardia, previsti del Fondo di rotazione 2007-2009, destinati ai soggetti che operano nel campo culturale sulla base della legge regionale 35 del 1995".

Affreschi clericali in casa – L'oratorio di San Bernardino, costruito nel 1500 per volontà di Giovanni Pietro Omati, fu utilizzato fino all'inizio del Novecento come chiesa, quindi trasformato nel 1902 dall'allora patrona, Teresa Caccia da Romentino in un'abitazione cui furono aggiunti, nel 1949, due locali nel sopralzo della cappella. L'odierna struttura appare in effetti una casa, più che una chiesa, se non fosse per la presenza degli affreschi cinquecenteschi riscoperti in seguito al discialbo delle pareti interne: una Crocefissione sulla parete di fondo dell'abside, rappresentazioni simboliche lungo l'arco trionfale che divideva il presbiterio dall'unica navata dell'edificio, e i Santi Carlo Borromeo e Francesco d'Assisi lungo la parete laterale dell'aula.

Partic. internoPartic. interno

Scrigno di pittura manierista – Di tutt'altro effetto è la chiesa della Purificazione, ubicata in centro paese. La struttura esterna, munita di campanile, la identifica immediatamente come edificio di culto, la cui bellezza risiede soprattutto nella decorazione pittorica interna. Affreschi cinquecenteschi, che campeggiano lungo le pareti e la volta dell'aula, dell'arco trionfale e del presbiterio, riportano momenti della vita di Cristo e della Madonna a firma del pittore Gian Paolo Lomazzo, maestro della pittura manierista lombarda, e di un maestro non ancora identificato. Sulla parete di fondo dell'abside troneggia anche una pala d'altare realizzata da Bernardino Campi di Reggio Emilia, altro autore della maniera lombarda. Per vedere rifulgere, però, del suo antico splendore questo piccolo scrigno bisognerà attendere ancora diversi mesi. La chiesa, infatti, ha innanzitutto bisogno di un risanamento strutturale generale che come nell'oratorio di San Bernardino prevede l'inserimento di un vespaio aerato contro l'umidità. Il tempo massimo concesso al Comune dalla Regione, per il completamento dell'intervento, è di massimo tre anni.