Gli affreschi della chiesa di S. PietroAffreschi della chiesa di
S. Pietro

Il via all'opera – Sono iniziati da pochi giorni i lavori di restauro all'interno della chiesa di S. Pietro in Gallarate, dichiarata Monumento Nazionale e testimonianza storica di grande valore documentale nel territorio dell'intera Provincia. Il bellissimo edificio, notevole esempio di architettura romano-gotica risalente al XII secolo, richiede oggi importanti interventi di manutenzione e restauro degli affreschi interni, danneggiati da passate infiltrazioni d'acqua. Il progetto di restauro, inoltre, si colloca all'interno del più vasto programma di riqualificazione degli edifici di culto e delle strutture di servizio per la carità e l'accoglienza, attivato dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta in Gallarate.

Restaurare il contemporaneo – Significativo e degno di qualche spiegazione è il titolo del progetto che interessa l'edificio sacro: "Restaurare i restauri: il caso dell'antica chiesa di San Pietro in Gallarate". Claudio Sironi, nel suo "La chiesa di S. Pietro in Gallarate : vicende storiche e cenni sui restauri", spiegava nel 1968 che "S. Pietro, la più antica, se non la prima delle chiese di Gallarate (…), attraverso i secoli subì depredazioni di materiali e alterazioni nelle sue strutture. (…) Restaurata per ordine di S. Carlo Borromeo, assunse uno stile barocco. Nel 1897, per iniziativa della Società Gallaratese di Studi Patri, su studi e progetto di restauro dell'architetto Gaetano Moretti, venne riportata alle linee originali". L'abside semicircolare fu rifatta proprio durante i restauri del 1897-1907 e l'attuale decorazione affrescata nel catino absidale, opera del Rusca, risale al periodo fra il 1907 e il 1910.

Ecco dunque spiegato il "restauro del restauro" – Il

Gli affreschi del catino absidale (part.)Gli affreschi del catino absidale (part.)

progetto di intervento è finalizzato al ripristino degli affreschi del catino absidale e dell'arco trionfale. E grazie all'approfondita campagna diagnostica affidata al Laboratorio Sperimentale del Dipartimento BEST del Politecnico di Milano, è stato possibile individuare le cause che hanno provocato il degrado attuale delle decorazioni. Gli affreschi, infatti, presentano diffuse solfatazioni e depositi di polveri che ne hanno attenuato i cromatismi. Sulle superfici del catino absidale e sulle pareti ad esso attigue si sono verificati, nell'ultimo decennio, consistenti efflorescenze che hanno danneggiato le superfici dipinte con decorazioni vegetali e figure di santi. Su incarico della Parrocchia dell'Assunta di Gallarate, inoltre, nel febbraio del 2007 sono iniziate le indagini termoigrometriche, all'interno dell'edificio di San Pietro, che hanno permesso di "mappare" la distribuzione dell'umidità e delle temperature sui muri perimetrali. Dunque ora tutto è pronto perché i restauri possano procedere.

Termogramma della controfacciata (BEST, Milano)Termogramma della controfacciata
(BEST, Politecnico di Milano)

Le fasi del lavoro – Le opere di restauro consisteranno, inizialmente, nell'asportazione dei depositi superficiali costituiti da polvere e particellato atmosferico. Poi si passerà alla pulitura a secco delle superfici murarie dipinte e all'estrazione dei sali solubili, con impacchi di acqua distillata su eventuale strato di carta giapponese. La pulitura delle superfici dipinte (a buon fresco, a mezzo fresco, a secco) permetterà di portar via lo sporco, dovuto anche alla reazione chimica di sostanze inquinanti. Dopo il consolidamento della pellicola pittorica, si passerà all'integrazione delle lacune, tramite interventi differenziati in relazione alle diverse condizioni di conservazione dei dipinti. Le parti integrate, come ogni restauro che si rispetti, dovranno comunque essere distinguibili dall'originale e realizzate con prodotti reversibili.

Massimo coinvolgimento – Il progetto di restauro, che supera un costo di 60.000 euro, è stato recentemente finanziato anche dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto per 30.000 euro. Monsignor Carnevali, infine, precisa che la Parrocchia di Santa Maria Assunta, contando molti beni storici e opere artistiche, si è impegnata al loro mantenimento, anche per renderle fruibili al più vasto numero di persone e poterle adeguatamente utilizzare per le celebrazioni liturgiche e momenti di incontro.