L'ascensore con l'avveniristico cupola trasparente che dal cortile porta giù a livello dello spazio espositivo, pavimenti neri per esaltare la silhuette delle auto esposte e richiamare l'asfalto, luci che vengono dal basso e neon di ultima generazione. Uno spazio sicuro, a prova di furto, a norma e sopratutto in stretto dialogo con l'adiacente Liceo Artistico.

Con tempi forse un poco sospetti, dopo mesi di trattative più o meno sotterranee, alle avvisaglie di prime polemiche a mezzo stampa – presunti fondi prima promessi e poi "tagliati" da parte di Villa Recalcati al costituendo Spazio Espositivo Bertoni, il numero uno della Provincia Marco Reguzzoni scende direttamente in campo convocando la stampa per guidarla ad una rassicurante visita sul cantiere.

"Manterremo i tempi previsti per la consegna dell'edificio, il 15 aprile prossimo. Per i tempi dell'allestimento ci vorrà un mese, all'incirca, più o meno a seconda delle elezioni". Nessun'alterazione rispetto agli accordi pattuiti con Leonardo Bertoni, il figlio del designer masnaghese, da lunghi anni alle prese con il progetto di sistemazione definitiva dell'eredità del padre.

Accompagnato dall'assessore Luca Marsico, Reguzzoni ha fatto da guida all'interno della rimessa che fungerà da spazio espositivo. "Non è il Moma, naturalmente – ma credo che quello che stiamo facendo per Bertoni nessun altro lo abbia fatto". Dati alla mano, la Provincia ha già messo in bilancio circa 400mila euro per la ristrutturazione dei locali, circa 600 mq, e per l'allestimento interno, più il valore patrimoniale dell'edificio.

"Quanto ad altri fondi ( i circa 50mila euro improvvisamente decurtati dal progetto)- prosegue l'inquilino di Villa Recalcati – si è dovuto probabilmente ad fraintendimento. Potrei eventualmente dare qualcosa in più rispetto a quanto prometto, ma non prometto soldi che non abbiamo. Troverei anche diseducativo che la Provincia intervenisse in modo così cospicuo. Auspico invece che la sponsorizzazione di Citroen prevista la Leonardo Bertoni si concretizzi".

I circa 10mila euro, in sostanza, andranno a contribuire l'avvio attività di quello che da oggi ha assunto una nuova definizione ufficiale: Area Espositiva Associazione Internazionale Flaminio Bertoni e che avrà in Erika La Rosa la sua curatrice. Viene confermata anche la modalità operativa del rapporto tra l'ente e l'Associazione Bertoni, alla quale Villa Recalcati cederà in comodato per dieci anni lo stabile.

Presente anche il dirigente scolastico del Liceo Artistico, Paolo Baretti, Reguzzoni ha voluto poi spiegare nel dettaglio la filosofia che sottende al progetto: "Uno spazio centrato sull'opera di Bertoni, ma che dovrà essere aperto al design varesino, sopratutto che dialoghi con continuità con il Liceo Artistico, ospitando le mostre degli allievi, conservando parte delle collezioni d'opere raccolte negli anni grazie alla generosità degli artisti, usufrendo del personale stesso della scuola".