La facciata santuarioLa facciata santuario

Somma Lombardo, frazione Mezzana. Qui, immerso nel bel verde, si staglia il Santuario della Madonna della Ghianda. Edificio superbo, in stile rinascimentale, progettato dall'architetto Tibaldi, nel XVI secolo. Ma la sua origine è molto più antica.

Il miracolo – 
Ci spostiamo nel XIII secolo, quando una pastorella sorda e muta, nel portare al pascolo i suoi animali vide un bagliore tra le ghiande di una quercia. Una donna vestita in azzurro le parlò, invitandola a tornare al paese e chiamare il padre. La fanciulla, in un attimo riprese a parlare e a sentire. La notizia si sparse, si vide nell'accaduto una apparizione della Madonna. La devozione crebbe al punto che da lì a poco venne costruito un primo edificio sacro.

Michelino da Besozzo?
Scavi archeologici compiuti negli anni Trenta durante il restauro del pavimento, hanno permesso di individuare le fondazioni della chiesa più antica.Questa prima chiesa più piccola (8 per 13 metri) era impreziosita dalle opere di un artista locale, identificato dai più con Michelino da Besozzo. La volta a quel tempo era decorata da un affresco raffigurante la Vergine con il Bambino posta su una grande quercia.

Una veduta del santuarioUna veduta del santuario

Intorno a lei, fra i rami, si trovavano le figure dei re di Israele e dei profeti.

L'albero di Jesse – 
Questa iconografia è conosciuta come l'albero di Jesse, ovvero l'albero genealogico di Cristo, un tema abbastanza raro in pittura più frequente invece nella scultura. Prende il nome da Jesse, padre di re Davide e quindi patriarca della dinastia da cui Gesù sarebbe nato. Nel caso di Somma. Jesse è raffigurato disteso e dal suo petto sorge il tronco di quercia.

La visita del Cardinale Borromeo – 
Saltiamo al XVI secolo, al 1570, quando S.Carlo Borromeo, figura di spicco della religiosità milanese, in una delle sue innumerevoli visite pastorali giunse proprio a Somma, all'epoca piccolo borgo: tanta era la fama raggiunta dal santuario!

Tibaldi – Presero così avvio progetti per ampliare l'edificio e fu l'illustre architetto Tibaldi, già reduce dei successi di Saronno e Bologna, a ricevere dallo stesso arcivescovo il compito di creare un nuovo edificio molto più grande. I lavori ebbero inizio nel 1582: Mezzana aveva qualche centinaio di abitanti, i denari scarseggiavano: solo grazie a lasciti di importanti famiglie fu possibile completare il

Un particolare dell’albero di JesseUn particolare dell'albero di Jesse

progetto.

La chiesa, oggi – 
Elegante e armoniosa la facciata, su due registri, caratterizzata da otto nicchie dove sono ospitate le statue di santi, fra le quali S.Ambrogio, S.Carlo, la Madonna. Per l'interno il Tibaldi decise di rispettare l'antica cappella e la inglobò nell'abside semicircolare, costruendovi attorno sei cappelle laterali. La chiesa si presenta quindi ad una sola navata, secondo il canone gesuitico, con dimensioni di gran lunga maggiori, 30 metri in lunghezza e quasi 10 in larghezza.

Ancora miracoli – 
Le numerose fonti documentarie dei secoli passati ci informano che la fama del santuario crebbe in relazione ai miracoli che continuarono ad avvenire nelle vicinanze. Al punto tale che nel corso del Cinquecento venne anche aperta una inchiesta sui fatti. I miracoli erano soprattutto guarigioni, come nel caso del piccolo Andrea Visconti, che perse la parola in seguito ad una malattia e la ottenne solo quando il padre lo portò in pellegrinaggio al Santuario. Giovanni de Batinidis di Magenta era gobbo e infermo e recuperò l'uso delle gambe.
Un santuario di casa nostra, da visitare, per riscoprire arte, architettura e antiche tradizioni. Non dimenticando che a pochi passi da Somma, sorge Arsago con le sue perle romaniche ed archeologiche.