Posti esauriti alla presentazione della mostra "Bernardino Luini e i suoi figli", al Santuario Beata Vergine dei Miracoli. Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, curatori dell'evento milanese, hanno presentato l'evento e il catalogo che vede un'intera sezione dedicata al Santuario di Saronno. 

"Si tratta di una mostra maestosa – spiega il prevosto Armando Cattaneo – considero la serata una sorta di introduzione rispetto a quello che riusciremo a fare in vista di Expo 2015". 

Come spiegano Agosti e Stoppa, la mostra meneghina si divide in dodici sezioni. "Ci sono anni in cui non abbiamo una documentazione di quello che Luini ha fatto, che coincidono con gli anni della sua formazione. – spiega Stoppa – Il suo ritorno a Milano avviene nel 1508: l'artista si trova di fronte a una scena mutata, e deve vedersela con l'altro artista del momento ossia Bramantino". 

Diversi i temi trattati da Bernardino Luini nelle sue opere: il nudo, che è quasi sempre casto; Ercole e Atlante; Santa Marta e San Girolamo.

Una delle sezioni è dedicata al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, in particolare all'abside dove Luini lavora. "A Saronno – afferma Jacopo Stoppa – è presente un abside interamente affrescato, ed è sicuramente uno dei capolavori dell'artista. La mostra invita anche a venire qui a Saronno, ma non solo a qui".

La mostra si chiude con un dipinto di Camillo Procaccini, la Santa Tecla del Duomo di Milano, rappresentata come un'attrice sul palcoscenico.