Il Museo BaroffioIl Museo Baroffio

Giorni di festa al Baroffio – Un doppio week end prolungato. Il calendario di quest'anno rende felice i lavoratori ed alletta il settore turistico. Come sempre il museo Baroffio è disponibile ad aprire le porte a pellegrini e viandanti che arrivati in cima alla Via Sacra vogliono curiosare tra le preziose opere che contiene. Una piccola e curata sede espositiva che arricchisce la meraviglia del luogo. Un'occasione che si moltiplica nei giorni di festa con visite guidate particolari tenute dalla stessa conservatrice, Laura Marazzi. Venerdì 25 aprile il museo sarà eccezionalmente aperto, così come giovedì 1 maggio e venerdì 2 maggio. Gli orari saranno quelli degli abituali giorni di apertura (giovedì, sabato e domenica) 9,30 – 12,30; 15,00 – 18,30.

Venerdì 25 aprile – Doppio appuntamento per la festa della Liberazione. Alle ore 10,30 e alle 15,30 sarà proposta la speciale visita primaverile che ha riscosso molto successo lo scorso anno 'Quando la natura si fa simbolo'. La conservatrice accompagnerà i visitatori tra le opere conservate in museo soffermandosi in particolare sui soggetti naturali rappresentati. Verrà effettuata una lettura simbolica di piante, fiori, frutti, soggetti iconografici che hanno risvolti iconologici accattivanti. Una passeggiata virtuale tra ulivi, gelsi, aquilegie, iris, gigli, mele, uva alla scoperta dei significati nascosti nei particolari naturalistici di dipinti, miniature, sculture e paliotti. Verrà svelato cosa volesse rappresentare realmente un artista affiancando ad esempio una mela alla Vergine col Bambino o come l'ulivo sia diventato per tutti simbolo allegorico della pace. La visita è compresa nel costo del biglietto d'ingresso (€ 3,00; € 1,00).

La Madonna col Bambino del XII sec.La Madonna col Bambino del XII sec.

Attenti alla Collezione – Venerdì 2 maggio è prevista la visita, dal titolo 'Il Museo Baroffio e del Santuario e i suoi tesori' che sarà replicata due volte: ore 10,30 e ore 15,30. Un percorso che illustra l'intera collezione del museo. Una buona opportunità per chi non ha mai visitato il Baroffio o per chi vuole approfondire la conoscenza delle preziosità raccolte in questa sede. Durante la visita guidata verrà data maggiore attenzione alle opere d'eccellenza del museo. Ai dipinti di Camillo Procaccini, Girolamo Chignoli, Bartolomeo Schedoni, del Pitocchetto; alle tele del varesino Pietro Antonio Magatti, ai quadri di Giuseppe Antonio Petrini, oltre che ai valenti maestri fiamminghi e olandesi. Troverà particolare spazio anche l'illustrazione delle sculture presenti, come la Madonna col Bambino scolpita da Domenico e Lanfranco da Ligurno alla fine del XII secolo, già parte del portale romanico di S. Maria del Monte. Al Baroffio sono inoltre presenti degli antifonari, tra cui uno dei più antichi tra quelli ambrosiani, con miniature dell'inizio del XIV secolo, e l'ingressario miniato nel 1476 da Cristoforo de' Predis. Nel piano superiore del museo sono conservati i due paliotti donati dal duca Ludovico il Moro alla fine del XV secolo e un terzo detto leonardesco per il ricamo centrale raffigurante la Vergine delle Rocce, ispirato alla versione parigina del celebre dipinto di Leonardo da Vinci. Il Baroffio ha dedicato però ampio spazio anche all'arte sacra contemporanea esponendo opere di noti artisti del XX secolo, tra i quali spicca il nome di Matisse, ma trovano spazio anche presenze locali importanti come Bodini, Tavernari e Guttuso il grande artista siciliano che amava Varese.

Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese
Piazzetta Monastero, 21100 – Varese
tel. 0332 212042
info@museobaroffio.it
www.museobaroffio.it
Ingresso € 3,00; ridotto € 1,00