Castiglione O. – Nell’anniversario della morte del cardinale Branda Castiglioni, venerdì (3 febbraio) alle 16, è stato programmato l’incontro “Gli scultori del Cardinale I Maestri Caronesi tra Collegiata e borgo”, a cura di Laura Marazzi, conservatrice del Museo. L’evento, organizzato alla Nuova Scolastica del Museo della Collegiata (Via Cardinal Branda 1); si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 600 anni della Collegiata.

Il termine “Maestri Caronesi” deriva da Carona, paese sopra Lugano, ai piedi del Monte San Salvatore. A loro sono attribuite oltre quaranta sculture, eseguite nel secondo quarto del Quattrocento in un’ampia fascia del Nord Italia (Udine, Venezia, Ferrara, Verona, Milano, Castiglione Olona, Canton Ticino, Genova, Savona).

I pagamenti per la Tomba di Giovanni Borromeo, già in San Francesco Grande a Milano e oggi all’Isola Bella, fanno emergere dall’anonimato Filippo Solari e Andrea da Carona (o da Giona, frazione di Carona). Individuato come personalità di spicco all’interno del nutrito gruppo, Andrea firma anche il Cristo tra i ss. Giovanni Battista e Margherita al Metropolitan Museum di New York.
Castiglione Olona costituisce uno dei teatri più interessanti dell’attività dei Maestri Caronesi. Qui infatti realizzano la prima opera datata, la lunetta che nobilita l’ingresso principale della Collegiata, 1428. A loro sono assegnati i polittici sugli altari laterali della Collegiata, il tabernacolo, la tomba di Branda Castiglioni, il fonte battesimale in pietra molera di Malnate, ma anche le sculture in terracotta oggi nel portico del Battistero. Dei Maestri Caronesi sono le statue colossali sulla facciata della Chiesa di Villa, i portali e le sculture in terracotta e pietra poste all’interno, come il toccante Cristo morto, cuore di questo tempio dedicato al Santissimo Corpo di Cristo.

L’incontro mostrerà la straordinaria coerenza della committenza del Cardinale, capace di far dialogare due mondi che non si conoscevano: lo stile degli affreschi di Masolino da Panicale, infatti, si armonizza perfettamente con il linguaggio soavemente tardogotico dei Maestri.

Sarà data inoltre una risposta alla curiosità dimostrata dal pubblico che, stimolato dalle occasioni favorite dal Sesto Centenario, desidera approfondire più capitoli del crogiuolo straordinario che è la Castiglione Olona ridisegnata dalla volontà di Branda Castiglioni. L’incontra sarà anche occasione per precisare le inesattezze che non di rado accompagnano la lettura delle sculture di questi maestri, prima fra tutte la confusione con Carona in Val Brembana, in luogo della Carona in Canton Ticino, quale patria dei nostri protagonisti. Un altro  importante argomento è  la recente pubblicazione di un  testo, in due volumi, interamente dedicato ai Maestri Caronesi: Anne Markham Schulz, Late Gothic Sculpture in Northern Italy: Andrea da Giona and I Maestri Caronesi, (edizioni Brepols, 2022; 2 vol., 660 p).

Anne Markham Schulz, dopo gli studi in storia dell’arte all’Università di Harvard e all’Institute of Fine Arts di New York, ha insegnato all’Università dell’Illinois, alla Brown University e all’Università Federico II di Napoli. Tema centrale della sua attività di ricercatrice è la scultura rinascimentale veneziana. La storica dell’arte americana è venuta più volte a Castiglione Olona per analizzare da vicino le opere in Collegiata e in Chiesa di Villa. L’autrice ha distinto mani e ha individuato Andrea da Giona quale maggior rappresentante del gruppo, identificando le sue opere e tracciando lo sviluppo del suo stile. Tutto questo grazie all’analisi diretta di tutte le sculture; a una lunga campagna fotografica, a disposizione nel secondo volume; all’esame di documenti e iscrizioni; a una ricognizione accurata non solo della bibliografia relativa ai singoli manufatti, ma anche riguardo ai luoghi alla cui storia essi sono inscindibilmente legati.
L’ingresso all’incontro è libero.