La mostra in corso in Sala Veratti rende omaggio a Roberto Molinari (Gemonio 1946-2017) . I curatori
Debora Ferrari e Luca Traini hanno voluto porre l’accento sull’aspetto più intimo e forse meno conosciuto di questo artista impegnato in fotografia d’arte per quasi quarant’anni con il suo “Obiettivo-Soggettivo” che è anche il titolo dell’esposizione. La mostra ha il patrocinio del Comune di Varese, del Comune di Gemonio e di un’Istituzione prestigiosa come l’Archivio fotografico Alinari di Firenze e anche del Ministero per i Beni artistici e culturali ed è stata citata per l’Anno del Patrimonio Culturale Europeo.
Molinari, è passato dalla passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande raffinatezza come è documentato in mostra, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e neri. Viene chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, accentuandola naturalmente. Luca Traini ci racconta: “Roberto Molinari entra nel mondo della grande fotografia sulla scia di personalità come Cartier-Bresson o André Villers.
In particolare Molinari ha la caratteristica di essere fotografo di artisti che sono anche suoi amici e quindi il pubblico che viene a visitare questa mostra vede negli occhi le persone di cui normalmente apprezza le opere ed entra in contatto con i protagonisti dell’arte del nostro territorio degli ultimi trent’anni ma anche nazionale e internazionale di cui percepisce un ritratto psicologico molto fine emolto forte al contempo. Come curatori Debora Ferrari e io abbiamo voluto presentare Roberto nella misura più ampia possibile in
questo inizio di riscoperta: oltre alla fotografia abbiamo voluto presentare i suoi primi lavori, i suoioggetti ma anche una parte del suo immenso archivio bibliografico. Abbiamo poi scelto una cinquantina di grandi ritratti ma anche la giacca di lavoro di Lucio Fontana che così imbrattata di colori è molto d’impatto e apre il percorso.
Roberto Molinari è un fotografo che non si serve di macchine particolari ma ha la capacità di inquadrare, vedere e guardare: utilizza strumenti semplici per definire invece personalità
complesse quali sono quelle degli artisti.
Li segue nelle loro mostre: uomo molto esile e timidissimo come un ballerino danza nelle posizioni più strane e riesce a riprendere degli scorci, dei particolari, dei dettagli che sono quelli che conferiscono l’anima alle sue foto, che lo rendono originalissimo perché non è mai un fotografo di occasione che si limita a restituire un’immagine superficiale ma scava dentro. Entra negli studi degli artisti, li vede al lavoro, li scopre in tutte le visuali possibili con una varietà formidabile e sopratutto centrando quello che è lo spirito dei vari personaggi.
Si è avvicinato a più di 60 artisti – e qui fare qualche nome sarebbe riduttivo – ma mai per professione in senso stretto ma per passione: quello che riprende lo ama e questa è la nota caratteristica e fondamentale di tutta la opera. E’ stato uno dei pochissimi che hanno fotografato la casa di Lucio Fontana e infatti la prima opera che si vede in mostra è proprio il  suo grembiule strapieno di colore, che invita ad un percorso che dalle origini alla fine degli anni ’80 arriva all’ultimissima foto del 2017 poco prima che ci lasciasse così prematuramente. Questa mostra è come un inizio che poi avrà un seguito dal
15 settembre al 6 ottobre al Museo Bodini di Gemonio – e tra l’altro Bodini è stato uno tra i più fotografati da Roberto – dove non ci saranno solo ritratti ma anche le ambientazioni del suo studio.

Riratti degli artisti presenti:Abate, Ambrosini, Arcangioli, Azuma, Baj, Bodini, Borghi, Botero, Buda, Caminati, Casiraghy, Chisari,Cipolla, Costantini, D’Ambros, Dangelo, D’Oora, Fabbri, Ferrario, Fontana, Gandini, Isella, Leoncillo, Lerpa, Lindner, Lischetti, Maineri, Mandelli, Marrocco, Milani, Monti, Morlotti, Pedretti, Pellini, Penna, Piccaia, Pizzolante, Quattrini, Raffo, Ranza, Ravedone, Reggiori, Robustelli, Robusti, Rossello, Salino,Savinio, Sangregorio, Scarabelli, Shiao, Sovana, Tavernari, Tapia Radic, Traini, Ukrufi, Veronesi, Vicentini, Zilio.

www.robertomolinariphoto.blogspot.it
Sala Veratti, via Veratti 20, Varese
Orari: da giovedi a sabato 15.00-18.00
Ingresso gratuito

Cristina Pesaro