Ass. Massimo BeneggiAss. Massimo Beneggi

Da una felice intuizione – "Il convegno nasce da un concorso di idee dell'Amministrazione comunale con il Centro studi per il Chiarismo 'Francesco de Rocchi', e prende spunto da una felice intuizione del sindaco Pierluigi Gilli, di intitolare due anni fa Saronno Città degli angeli", dichiara Massimo Beneggi, assessore alla cultura. Le giornate di studi, che il Comune ospiterà a fine marzo o ad inizio aprile, avranno appunto come tema dominante gli angeli: quelli realizzati da Francesco De Rocchi nel Novecento, influenzato dal maestro rinascimentale Gaudenzio Ferrari.

L'Ottocento e il Cinquecento insieme – De Rocchi e Ferrari, due personalità, due epoche artistiche diverse tenute insieme da due elementi in comune: aver creato importanti opere d'arte a Saronno e aver realizzato stupende figure alate. Gli angeli affrescati nel XVI secolo da Gaudenzio Ferrari sulla cupola del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli furono non solo fonte di ispirazione per artisti a lui contemporanei, ma anche per autori molto più giovani, come il saronnese De Rocchi che, nel Novecento, dipinse con ben altri tecnica e stile angeli ispirati a quelli del maestro cinquecentesco. Il pool di esperti, alcuni dei quali dell'università Cattolica di Milano, illustreranno appunto come e quanto l'autore novecentesco si fece influenzare da quello cinquecentesco.

Un convegno alternativo – "Per rimanere in tema con il concerto d'angeli della cupola del Santuario", spiega Beneggi, "l'Amministrazione intende proporre un convegno un inusuale, in cui le relazioni dei professori saranno intervallate da brani musicali suonati dal duo Zampetti, composto da pianista e flautista, che non ha ancora reso noti autori e tipo di brani da eseguire".

Tesi, non atti – "Al termine delle giornate di approfondimento, inoltre, non saranno pubblicati i tradizionali atti del convegno, bensì una tesi di laurea di uno studente dell'Università Cattolica dedicata proprio al tema dell'influenza dell'antico sul moderno e nello specifico di Ferrari su De Rocchi: un'occasione in più per guardare alla cupola gaudenziana da un altro punto di vista", conclude l'assessore alla cultura del Comune.