Chi voleva comprendere il valore delle opere di Giuseppe Uncini (Fabriano 1929-Trevi 2008) lo poteva fare a partire dalla fine degli anni '50. Chi distrattamente non ne ha colto la genialità, ora ne rincorre il percorso, sempre contraddistinto da una coerenza creativa, formale e concettuale che solo i grandi artisti possiedono.
Ora per i primi e per gli altri, Cardi Gallery offre una imperdibile personale a cura di Annamaria Maggi, dal titolo "Cemento e cemento disegnato. Opere dal 1958 al 2008", di lavori a partire dai primi "Cementati" dell'ultima metà degli anni '50, sino agli "Artifici" del 2007 e del 2008. Sono i disegni, posti nella parte superiore dello spazio espositivo, esaustivi nel rendere leggibili le intenzioni dell'artista e a fare intendere come prima della costruzione materiale di un'opera, sia fondamentale elaborarne l'idea d'origine.
Dopo di che, nel grande spazio d'ingresso della Galleria, la lirica sintesi di Uncini si manifesta attraversi una serie di sculture, di medie e grandi dimensioni, dove i suoi elementi base: cemento, tondini di ferro, reti metalliche, paiono perpetuare l'anima profonda del suo creatore.
La grandezza di Uncini, consiste nel rendere istintivamente percettibile al visitatore, il concetto di "insieme" e di "lievità" pur nell'uso di materiali pesanti atti nell'edilizia a sostenere pesi di carico imponenti.
Nelle sue opere le venature create con il ferro diventano tracce di percorrenza segnica, come schizzi rubati ai disegni su carta, mentre la materia, mai percorsa o intaccata dal colore manifesta nell'irregolarità della superficie l'eleganza di una soave e severa energia compressa.

Info.
Giuseppe Uncini – "Cemento e cemento disegnato. Opere dal 1950 al 2008"

Milano – Cardi Gallery, Corso di Porta Nuova 38
Fino al 15 settembre
Orari: lunedì-sabato 10-19