Una passione di famiglia. Quella di Giorgia Carena, giovane varesina innamorata dalla fotografia. La zia a trasmettergliela, permettendole “di giocare” – fin da bambina – con macchine fotografiche professionali e regalandole l’esperienza della camera oscura.
Una passione che Giorgia non ha mai abbandonato e che – dopo anni di studio – si è concretizzata nella creazione di un’associazione dove si svolgono corsi, convegni, attività. Si trova a Besnate e accoglie tutti coloro che desiderino farsi rapire dal fascino dell’immagine.
È curioso parlare con Giorgia. Si percepisce subito come il tempo abbia completamente cambiato il mondo. Anche della fotografia. Non ci sono più gli scatti di una volta, verrebbe da dire. Ed è proprio così: lo sviluppo della tecnologia ha regalato ad ognuno di noi la possibilità di catturare immagini utilizzando strumenti semplici e “a portata di mano”. I telefoni cellulare e i tablet, per esempio: innumerevoli modi che consentono a tutti noi di sentirci (bravi) fotografi.

Ovviamente un progresso.
Ma non completamente: come sempre, ogni cambiamento porta con sé piacevoli novità, ma anche qualche rinuncia. Si è persa la magia della camera oscura; l’attesa, prima dello sviluppo (quando ancora non si poteva sapere se quella foto per noi così importante avrebbe soddisfatto le nostre aspettative); la necessità di conoscere i dettagli tecnici della macchina che si utilizza, prima di scattare. Oggi tutto è immediato, così veloce da sembrare “troppo facile”, quasi scontato. “Sono i giovani a non apprezzare particolarmente i corsi di fotografia” – dice Giorgia. “Sentono di non aver niente da imparare”.
Peccato. Perché dietro ad ogni scatto si ela un mondo affascinante. Che, indipendentemente dallo strumento che teniamo tra le mani, merita di essere scoperto. Poiché capace di farci apprezzare la bellezza del dettaglio, quella che ormai troppo spesso perdiamo, nella vita. Perché sopraffatti dalla fretta, dagli impegni… e dalla tecnologia.