Un'opera dell'artistaUn'opera di Manghi

Mestieri e passioni – Un'abilità manuale innata in Gianni Manghi, che dal lavoro, 'parrucchiere con fantasia' come viene definito, si trasferisce nella sua passione, la pittura. Prima mostra per colui che ama definirsi in primis artigiano e poi artista. Capelli che ritornano nei suoi quadri ad olio, accanto alla passione per la fotografia che ha generato le opere in bianco e nero che si vedono in mostra. La moglie Giovanna è soggetto prediletto; accanto a questa altre figure e soggetti, ricercati nelle diverse situazioni quotidiane. Nascono in tal modo quelli che vengono definiti dai curatori dell'esposizione – il figlio Eugenio Manghi e Franco Prevosti – 'arte musiva'. Termine questo da intendere come 'composizione di tanti elementi, questa volta eterogenei', in un 'assemblaggio estroso'. Come il mosaico è infatti un insieme studiato di tessere colorate poste ad arte a creare forme, figure, sfondi, anche l'opera di Gianni risulta da un insieme di elementi che non si chiamano più tessere, ma che delle tessere del mosaico hanno il forte significato", scrive Franco Prevosti.

L'artigiano tra le starGianni Manghi è originario della provincia di Parma, arriva a Varese dove risiede tuttora, nel 1952. Una passione per la pittura che nel tempo è sempre stata in secondo piano rispetto alla sua attività professionale. Risalgono agli anni '50 i primi lavori eseguiti soprattutto con pastelli colorati, accanto ad altre tecniche utilizzate su supporto di diversa natura. Negli anni '70 Manghi è all'apice della sua carriera professionale: viaggia, è a contatto con le più importanti figure del cinema italiano e internazionale, è richiesto per note copertine di riviste di moda del momento. Sul finire degli anni '80 frequenta l'Accademia di Brera; nell'ultimo ventennio l'arte pittorica trova più spazio nella vita di Gianni Manghi, tant'è che ricomincia a dipingere usando l'acrilico, la tempera su carta a mano, l'olio soprattutto in quadri in bianco e nero. Un percorso dettato dalla volontà di espressione che sfocia in diverse forme, raccontato nella mostra in Sala Veratti, che permette la conoscenza di una figura poliedrica.

'Gianni Manghi un artista – artigiano'
a cura di Eugenio Manghi e Franco Prevosti
inaugurazione 9 maggio ore 17.30
presentazione del volume dedicato alle opere
edito da Macchione Editore
Sala Veratti
Via Veratti, 20 Varese
da sabato 9 a mercoledì 27 maggio
Orari: da martedì a domenica: 10 – 12.30 / 15 – 19
Ingresso libero
Per informazioni: cell. 346/3071632 – 348/4412139