Scorcio del chiostroScorcio del chiostro

Un aria nuova nel chiostro – "Il museo sta rifiorendo, lo si percepisce, visitandolo". Giorgio Galleani, stretto collaboratore di Silvana Annicchiarico, alla direzione del Triennale Design Museum ha potuto constatare di persona, nel corso di un recente sopralluogo, a Cerro, la volontà dell'amministrazione lavenese di rimboccarsi le maniche e di portare a buon fine gli sforzi possibili per condurre il Museo Internazionale del Design Ceramico fuori dalle secche di questi ultimi anni.

Il gruppo di coordinamento
– Un passo in questa direzione è la presenza, ad esempio, di un funzionario museale di MIDC al gruppo di coordinamento, che si riunirà a breve, a metà luglio a Milano, per identificare le modalità strategiche di comunicazione della Rete dei giacimenti del design italiano, promossa dal Triennale Design Museum di Milano. Una riunione già operativa che servirà a definire in prima istanza le modalità di realizzazione del logo, la valutazione di nuovi soggetti destinati ad ampliare la rete che raccoglie numerose collezioni e giacimenti, pubblici e privati, spesso d'impresa, su tutto il territorio nazionale; strategie, infine, di marketing per la stessa Rete.

Per un anno al lavoro
– Il Museo di Cerro, va dunque unirsi per il periodo previsto di un anno agli dodici membri di cui è composto il gruppo di lavoro: oltre al 'titolare', Triennale Design Museum, all'Associazione Museimpresa, entrambi membri permanenti,  le altre istituzioni sono l'Archivio Storico delle Industrie Pirelli, il

Uno scorcio dell'allestimentoUno scorcio dell'allestimento

Museo Kartell, Cassina di Meda, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", l'Archivio – Galleri delle Aziende Guzzini di Recanati, il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, il Museo Nicolis di Villafranca di Verona, l'Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea, il Museo Zucchi Collection e la Wolfsoniana di Genova.
"La presenza di Laveno – continua Galleani – è data anche dalle particolari motivazioni che sono emerse evidenti, dalla voglia di parteciparvi. E credo che possa essere di buon augurio per raggiungere gli obiettivi che l'ex Museo delle Terraglie si è prefissato".

Le basi – Obiettivi di crescita e consolidamento, nonostante il posto vacante di direttore, in termini di apparentamenti con altre istituzioni. Apparentamenti più stabili di quanto non siano i pur proficui rapporti già esistenti con Università dell'Insubria, Università degli Studi di Milano, l'Università di Venezia, per alcuni versi con il Politecnico di Milano e gli ormai solidi contatti con il Museo delle Culture di Lugano. "Ma soprattutto merita di essere valorizzato perché rappresenta – continua Galleani – una testimonianza importante di un territorio, che molto ha dato alla ceramica, oggi che quel potenziale produttivo è andato perdendosi. E' giusto che cresca ed è giusto aiutarlo a crescere per quanto ha fatto in passato per gli artisti". E a proposito della cifra non solamente seriale della collezione, nella prossima edizione 2009 del Triennale Design Museum, alcuni pezzi, certamente gli Andloivtz, saranno presenti a Milano.