Un'opera di Forgioli Forgioli, Torre del Nord, 2008

Proposte di qualità – Attilio Forgioli torna ospite della galleria Bambaia del signor Rebesco. E' questa infatti per l'artista la quinta mostra a lui dedicata in quel di Busto Arsizio. Inaugurata sabato 17 ottobre, la mostra,  visitabile fino al 24 dicembre, è composta dagli ultimi lavori dell'artista: 16 dipinti a olio su tela e 10 pastelli, da "Residence" del 2007 a "Est-Ovest" del 2009. Una conferma di qualità nell'attività della galleria Bambaia che continua a proporre alla città i grandi nomi dell'arte italiana.

Biografia – Attilio Forgioli, protagonista della scena artistica del dopoguerra, è nato a Salò nel 1933. Si trasferisce poi a Milano per gli studi all'Accademia di Brera, compiuti con Achille Funi e Mauro Reggiani. Pittore «a tempo pieno» dal 1965, partecipa nel 1978 alle biennali di Venezia e di San Paolo, in Brasile. Nello stesso anno la sua prima mostra alla galleria Bambaia. Negli anni ottanta conosce Flaminio Gualdoni e negli anni novanta viene presentato in due grandi personali nelle Marche e a Treviso. Moltissime le mostre a lui dedicate in questi anni, tra cui ricordiamo le più recenti: nel 2007, a cura di Marco Goldin, presso il Castello di Brescia e nel 2008 alla casa del Mantegna a Mantova e al Museo della Permanente di Milano. Attualmente Forgioli alterna il suo lavoro di pittore fra Milano e la Valsesia.

Un'altra opera dell'artistaForgioli, Roast beef, 2008

ll dramma della pittura – Colpisce sicuramente nelle opere di Fargioli la banalità dei soggetti prescelti: brani di paesaggio, persone, animali, umili cose (come nel caso di "Roast beef"), rappresentati da Forgioli al centro della superficie pittorica. Intorno solo il vuoto e ad intervenire, "attraverso un processo di strazio e di scomposizione, di disossamento dell'immagine", il colore. È infatti il colore a definire la forma, o meglio, a suggerire le sembianze di frutti e paesaggi, attraverso pennellate di toni vivi e da colature trasparenti che appaiono nelle tele dell' artista. Lontano da qualsiasi pretesa naturalistica, l'artista utilizza il colore per "materializzare la tensione del figurare, del dare immagini, dell'evocare fantasmi interiori" come scrive Flaminio Gualdoni nel testo di presentazione in catalogo.

E della vita – L'artista affronta con "ossessione silenziosa" un repertorio di pochi temi, riprendendoli negli anni, nello sforzo perenne di riformulare l'immagine, in una sorta di "ostico dialogo con l'unico interlocutore ce l'artista ammetta: la possibilità della pittura." Da un punto di vista formale e cromatico, nella pittura di Forgioli, sono continui i riferimenti ad artisti come Van Gogh, Munch, Bonnard, Cézanne, Bacon, Sutherland, Morlotti, Romagnoni. La natura diventa dunque puro pretesto, si palesa attraverso forme più simili ad apparizioni, sospese in una dimensione irreale, violentate attraverso il colore, messe a nudo nella loro essenza precaria e transitoria.

Attilio Forgioli – dipinti e pastelli 2007-2009
17 ottobre – 24 dicembre 2009
Galleria Bambaia
Via Carlo Porta 2 (angolo Corso Europa),
Busto Arsizio (VA)
Orari: feriali 17-19.30; festivi 16.30-19.30; lunedì chiuso