Archeologo sommozzatore in immersioneArcheologo sommozzatore in immersione

Del bronzo antico? – Una settimana di scavi intensi sta impegnando Paolo Baretti, archeologo ed ex preside del Liceo Artistico di Varese, con l'aiuto della cooperativa padovana Metamauco, specializzata in archeologia subacquea, nello specchio d'acqua che si estende ai piedi del Comune di Bodio Lomnago. L'équipe, coordinata da Barbara Grassi, ispettore della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, sta prelevando campioni di pali delle palafitte che si ergevano davanti all'attuale imbarcadero, per tracciare una mappa topografica dell'abitato e datarlo. Si attendono i dati  precisi delle analisi dendrocronologiche del Laboratorio Dendrodata di Verona, ma da quanto rivela Baretti pare che l'insediamento palafitticolo di Bodio risalga al periodo più antico dell'età del bronzo, cioè allo stesso cui appartengono le palafitte di Bardello e di Monate, indagate a partire dal 2001.

Baretti fotografa i campioni prelevatiBaretti fotografa i campioni prelevati

Tessera di un mosaico – Il lavoro non si esaurisce nei pochi giorni di scavo di luglio (dal 6 al 12): la campagna di Bodio, la numero quattro per la precisione, non è che una piccola tessera del mosaico più grande che l'archeologia subacquea sta tentando di ricomporre da anni. I fondali dei laghi prealpini, come è noto, conservano numerose testimonianze di civiltà palafitticole, il problema è riuscire ad indagarli tutti per creare una mappa topografica che serva ad individuarli e catalogarli precisamente, al fine di salvaguardarli. L'individuazione e la salvaguardia sono i compiti che i diversi Comuni che si affacciano sui laghi prealpini sono tenuti ad assolvere per la stesura dei loro PGT (piani di governo del territorio).

L'entusiasmo di Bodio e Provincia – Al di là delle incombenze imposte dalla Regione Lombardia, gli Enti territoriali locali si sono dimostrati favorevoli al proseguimento del progetto di analisi archeologica del fondale di Bodio almeno per altri tre anni, come dichiara Baretti: "Martedì mattina ho incontrato il Sindaco del paese, Pavan Bruno e l'Assessore provinciale alla Tutela ambiententale, Luca Marsico. Entrambi si sono rivelati entusiasti e decisi a portare avanti il progetto. Inoltre la provincia ci fornirà delle carte topografiche aggiornate che agevoleranno il nostro lavoro di ricerca. Il problema ora è trovare finanziatori disposti a sostenere economicamente le campagne di scavo e il volume che intendiamo pubblicare a fine lavori, come abbiamo fatto per Monate".

Baretti e un archeologo della Metamauco in barcaBaretti e un archeologo
della Metamauco in barca

Simile a Monate e a Bardello – Non è ancora stata perlustrata per intero, ma dalle indagini che si stanno compiendo da tre anni a questa parte nelle acque torbide del lago, pare di trovarsi in un sito palafitticolo simile a quelli di Monate e Bardello. Alain Rosa, responsabile della Soprintendenza dell'Emilia Romagna per l'Archeologia subacquea, presente sullo scavo come collaboratore esterno della cooperativa Metamauco, spiega che "sott'acqua vi sono lunghe palizzate che, come nei siti precedentemente indagati, dovettero fungere da recinto per le palafitte, che venivano costruite in riva al lago sulla terraferma. Sono stati i ripetuti innalzamenti del livello delle acque a sommergerle. Qui a Bodio si lavora a circa due metri e mezzo di profondità dalla superficie. L'unico rammarico per questa campagna di scavi è che la visibilità sott'acqua quest'anno è ridotta al minimo: la scarsa ossigenazione del lago e i repentini mutamenti climatici purtroppo non ci permettono di fare delle riprese video, importanti documenti che generalmente alleghiamo a reperti, foto e disegni".