ascanio-celestini2.jpgTriplice appuntamento con il grande teatro di narrazione italiano a Gallarate. La stagione della Fondazione Culturale ospita nei prossimi giorni Davide Enia (mercoledì 18 febbraio alle 21.00 al teatro del Popolo con “Maggio ’43”) e Ascanio Celestini nella duplice veste di attore e di curatore di un laboratorio aperto al pubblico (venerdì 27 febbraio alle 21.00 al teatro Condominio Vittorio Gassman con “Fabbrica” e sabato 28 febbraio nella mattinata per un seminario sul racconto orale con partecipazione a numero chiuso e su prenotazione obbligatoria).Entrambi i protagonisti sono inseriti nel cartellone complessivo del progetto “Sipari Uniti”, coordinato dalla Fondazione Culturale di Gallarate e riconosciuto e sostenuto anche dalla Provincia di Varese: Davide Enia sarà infatti anche giovedì 19 febbraio alle 21.00 al teatro Nuovo di Varese e venerdì 20 febbraio alle 21.00 al teatro Fratello Sole di Busto Arsizio con lo spettacolo “Italia-Brasile 3 a 2”, eccezionale monologo già presentato due anni fa a Gallarate.Ascanio Celestini porterà invece anche giovedì 26 febbraio alle 21.00 al teatro Nuovo di Varese il toccante “Radio Clandestina”, racconto sulle Fosse Ardeatine. Per quanto riguarda gli appuntamenti gallaratesi, torna dunque Davide Enia, che mercoledì 18 febbraio alle 21.00 per la sezione di prosa e innovazione della stagione della Fondazione Culturale porta al teatro del Popolo di via Palestro 5 “Maggio ‘43”.Dello stesso Enia, con musiche in scena di Giulio Barocchieri, il lavoro trae linfa da una serie di interviste a persone che, nel maggio del 1943 a Palermo subirono i bombardamenti e i massacri della guerra, dai quali uscirono miracolosamente illesi. Dalla loro narrazione e dai frammenti di memoria raccolti parte l’elaborazione drammaturgica, che scompone, intreccia e rielabora queste testimonianze, incastonandole poi in un’unica storia. Una storia di quei tempi cupi e atroci in cui era necessario ingegnarsi per sopravvivere. Il testo sulla guerra è narrato attraverso gli occhi di un ragazzino dodicenne.Enia, la cui prima produzione in veste di attore e autore risale al 1998 con “Studio per 2 petali di rosa”, raggiunge il successo nel 2002 proprio con il monologo di narrazione “Italia-Brasile 3 a 2”, che rievoca in scena la “storica” partita ai mondiali di Spagna del 1982, alternando come l’hanno vissuta sia i giocatori stessi, sia il pubblico davanti alla tv. “Maggio ‘43” nasce invece nel 2004 da “Schegge”, presentato l’anno prima al Festival di Santarcangelo: grazie a questi interessanti lavori, Enia è riconosciuto a pieno titolo come uno dei principali esponenti del teatro di narrazione italiano. Nella sua opera l’autore recupera infatti la tradizione siciliana del “cunto”, con il suo ritmo, la sua lingua, i suoi canoni. Enia ha ottenuto importanti premi teatrali, dal Premio Riccione per il Teatro al Premio Tondelli al Premio Ubu, dal Premio Vittorio Mezzogiorno al Premio Gassman. Nel 2005 ha esordito in radio (Rai Radio 2) con “Rembò”, diventato poi un libro. 

L’autore siciliano in scena al teatro del Popolo mercoledì 18 febbraio;l’incisività del protagonista romano sul palco del Condominio Vittorio Gassman venerdì 27 e in un seminario sabato 28 febbraio. Previsti spettacoli anche a Varese e Busto Arsizio all’interno del cartellone provinciale “Sipari Uniti”