Carlo FarioliCarlo Farioli

Un ricco curriculum – Artista bustocco autodidatta, prova giovanissimo il disegno e la pittura, facendone una professione a partire dal 1970, quando abbandona il lavoro da grafico. Carlo Farioli, attratto dalla maniera pittorica degli impressionisti francesi, la cui modalità artistica non abbandonerà mai più, se non per sconfinare di tanto in tanto nella tendenza espressionista. È anche ceramista, scultore, incisore e affreschista. Dipinge prevalentemente paesaggi, che espone in numerose mostre personali allestite in diverse città italiane fra il 1956 e il 1991, ma si distingue anche per la produzione di monumenti scultorei, come il pannello bronzeo commemorativo ai deportati della Ditta "Ercole Comerio" di Busto in Germania, o il monumento "Al vigile del fuoco" realizzato presso la caserma bustocca nel cinquantesimo anniversario di fondazione dell'associazione dei Vigili.

L'arte sacra – Numerose sono le raffigurazioni legate ai temi della cristianità rappresentate su una vastità di mezzi espressivi: dalle vetrate alle porte bronzee, dalle pale d'altare agli affreschi alle ceramiche smaltate. Fra tutti questi lavori, però, uno in particolare merita menzione, "La Trinità", il grande murales (14×8 m.) dipinto nella chiesa parrocchiale di Boncore in provincia di Lecce, che gli valse un riconoscimento da parte dello stesso papa Giovanni Paolo II per lo splendido lavoro svolto in favore della Chiesa.

Una marina di FarioliUna marina di Farioli

Piccolo formato per grandi viaggi ed intense emozioni – Nonostante le ridotte dimensioni, i dipinti distribuiti in alcune sale del castello di Fagnano permetteranno di apprezzare le emozioni che Farioli ha provato in prima persona immerso nelle atmosfere di Paesi diversi, dall'Italia alla Francia, patria degli amati impressionisti, dalla Bretagna alla Spagna, dal deserto del Sahara al Brasile, al Messico. Un sunto dei ricordi e dei sentimenti vissuti nei numerosi viaggi compiuti fra il 1970 e il 2006.

Il suo modus operandiFarioli si definisce post-impressionista, ma il suo fare artistico non emula quello di Monet o di Renoir, ossia quello della pittura en-plein-air, piuttosto da quegli artisti eredita la capacità di fissare in bozzetti l'impressione ricevuta dai paesaggi, per elaborarla in seguito rivivendo le prime sensazioni e arricchendole delle emozioni provate nel ricordo di alcune ambientazioni paesaggistiche.

Carnevale a VeneziaCarnevale a Venezia

Il colore tanto amato – La pittura di Farioli, così ricca di cangiantismi cromatici e di tonalità accese, ma anche rasserenanti, rivela, come egli stesso dichiara, l'amore per la componente espressiva del colore, capace di veicolare facilmente i suoi sentimenti. Non a caso la sua scelta ricadde diversi anni or sono sull'arte degli impressionisti e su quella degli espressionisti, teorizzatori di un nuovo uso del colore, dovuto alle allora recenti indagini sulla luce e alla nascita della fotografia.

Carlo Farioli. "Il piccolo formato"
Castello Visconteo, Fagnano Olona (VA)
Durata: 11-18 novembre
Orario: giorni feriali: 15-18
giorni festivi: 10-19:30