L’animale è immenso e non sembra affatto tranquillo. Dondola in continuazione in una spaventosa danza sincopata, risultando instabile nonostante le sue zampe siano tronchi giganti. Avanza e poi subito arretra, avanza e arretra, barrisce minacciosamente: avverte l’uragano in arrivo. Il suo conducente, una specie di Sandokan con tanto di bandana in testa e machete in mano, è più spaventato di lui. Rimane immobile, con le orecchie tese come un felino pronto ad attaccare o forse a scappare. Sente il pericolo sulla sua pelle. Ad un tratto si volta indietro rapido e alza gli occhi verso la Montagna.

Al mio sguardo interrogativo risponde sottovoce: “Elefanti hanno paura di Alberi. Alberi cadono per-il-vento. Spiriti dell’isola sono arabbiatti. Non so motivo. Ma tanto arabbiatti. Adesso andare da questa parte. Giù, lungo il fiume…”

Sembra che stia per scatenarsi un inferno meteorologico, forse ingestibile anche da questa gente d’Asia che dovrebbe esser pratica di monsoni e cataclismi vari.

Attraversiamo una piantagione di caucciù diretti a nord, alla Grotta dei Pipistrelli e fortunatamente, dopo un po’, il vento si placa.

L’elefante ora procede lento e sicuro, come l’abbiamo sempre immaginato  nelle fiabe di Walt Disney, pestando i passi al ritmo del tempo che scorre e il suo autista  canticchia ormai rassicurato del pericolo scampato.

Ora Sandokan mi lascia solo, per tornare indietro sulla pista e ricompattare il gruppo di pachidermi. Mi volto, sperando che non ci sia nessuno ad osservarmi. Non c’è nessuno. E’ il momento: ACCAREZZO L’ELEFANTE, così, per sentire al tatto  la sua pelle di terra sgretolata. Non l’avevo mai provato prima d’ora.

Siamo quello che facciamo quando sappiamo che nessuno ci sta guardando.

Poco dopo Sandokan ritorna e mi trova appeso con le unghie alla groppa dell’animale. Mi osserva rigirarmi intorno spaurito: tutti i muscoli in tensione.

VOLTO_LA_FACCIA_DI_SCATTO_AD_OGNI_DONOLIO_DI_RAMI. Cerco di spiegare che è la mia prima volta su questo “mezzo di trasporto”. Sperando di rassicurarmi, lui m’apostrofa con l’occhio di chi la sa lunga: “Questi animali molto buoni. Resistono a tutto. C’erano prima dell’uomo. Quando uomo sarà finito sulla terra, loro continueranno a camminare.”

Khlong Chak Waterfall น้ำตกคลองจาก Koh Lanta, Krabi,
Thailand Latitude: 7.499968 Longitude: 99.093770

Ivo Stelluti