C. Carletti, G. Lotti e il sindaco F.Paronelli C. Carletti, G. Lotti e il sindaco F.Paronelli

Una battaglia continua – La poliedrica carriera di Giorgio Lotti in una mostra antologica allestita nell'affascinante monastero benedettino di Voltorre.
Uno sguardo sull'arte
raduna, raggruppate in tre temi, centocinquanta scatti di un maestro della fotografia. Reporter attivo, a partire dal 1957, su giornali e quotidiani quali Epoca, Panorama e Paris, Giorgio Lotti, celebra i suoi quarant'anni d'attività con una esposizione che include le varie 'anime' del suo obiettivo.
Da Teatro alla Scala – primo nucleo tematico – dedicato alla lunga permanenza del fotografo presso il più celebre palcoscenico d'Italia, agli Artisti nel mondo, secondo tema dedicato al ritratto di personaggi illustri, fino allo sperimentalismo di On the road. Una triade da scoprire nell'affascinante Chiostro.

Sindaco, Lotti e C. TavernaSindaco, Lotti e C. Taverna

Conferenza frizzante – Inaugurata il 25 giugno, la mostra che accompagnerà i visitatori tutta l'estate, è stata presentata in una conferenza stampa a Villa Recalcati, dove si sono messi in campo, oltre alle tematiche degli scatti esposti, anche altri problemi che Lotti stesso, sente vicini. Una critica costruttiva ai mezzi di comunicazione è emersa dalla fleblile voce dell'autore, che con settantanni già compiuti, conferma la grinta di un ragazzino. "Mi piacerebbe che Varese dedicasse una Fondazione alle bellezze prodotte dal Made in Italy, a partire dalla moda, per poi passare magari alla fotografia", dice Lotti, "si può chiamare Fondazione dei sette laghi e deve puntare a premiare la qualità".
Dalle proposte alle critiche Lotti non lascia spazio a repliche e spiega dettagliatamente il suo pensiero. Non mancano commenti negativi rivolti alla stampa locale (presente alla conferenza)."Bisogna dare delle corrette informazioni, non replicare da un giornale all'altro ma cercare altre notizie" incalza Lotti, "ci sono testate nazionali che fanno gossip invece che notizia".

Opere in mostraOpere in mostra

I Grandi maestri da collezionare – Lotti, padrone ormai di una professione che sente sempre più sulla pelle, esprime pareri negativi anche verso la nuova generazione di fotografi della quale non condivide gli intenti. E commenta anche l'assenza di un collezionismo specializzati: "I grandi maestri della fotografia sono italiani, come Berengo Gardin, De Biasi, solo per citarne alcuni. Hanno archivi vastissimi che chissà se mai verranno acquistati, esposti. Si rischia di perdere un patrimonio comune a tutti".
Parla dell'Italia, ma guarda all'estero e include nel suo discorso e negli scatti tutta l'arte internazionale. Compresi i luoghi che ha avuto il piacere di frequentare come la Cina – che gli ha portato nel 1973 il premio "The word understanding Award" assegnatogli dalla Univerty of Photojournalism della Colombia – per realizzare un reportage.

Senza limite –
La Cina e l'Asia come terra più lontana, ma Lotti apprezza anche l'Europa, a partire dal maestro Cartier Bresson. Lotti volge lo sguardo dalle metropoli e alle piccole realtà, nella sezione On The Road si china con l'obiettivo verso la strada. La strada degli ultimi e dei primi, la strada come metafora del viaggio, del tempo e della memoria che non hanno nazionalità.

'Uno sguardo sull'arte'
mostra Giorgio Lotti
fino al 27 settembre 2009
Chiostro di Voltorre
Gavirate (Va)
Orari di apertura
martedì – domenica 10,00 – 13,00; 14,00 – 19,00
Per informazioni
+39 0332 731402
info@chiostrodivoltorre.it
www.chiostrodivoltorre.it