La bellezza, l'eleganza e la profondità spirituale del gesto e del segno vibrano nelle opere di Stefania Dalla Torre.
Non un attimo di sosta, non un istante di dubbio nel seguitare a tracciare, su carta sottilissima che vibra al passaggio dei visitatori, segni su segni, traiettorie di danza simile quelle compiute dai dervisci o come mandala in ritorno continuo su se stessi all'infinito.

Tant'è, "Disegno infinito" è il titolo della personale di Stefania Dalla Torre in corso presso Spaziotemporaneo a Milano a cura di Anna Comino.
Le opere della giovane artista esprimono una reiterata gestualità, ampia, simile all'atto della semina.

Due i colori: blu e grigio.
Quattro fogli di grande dimensione posti sulle pareti della galleria, gli uni di fronte agli altri in silente dialogo formano, nella parte inferiore, data la loro lievità, minime onde d'ombra a dire come oltre al visibile v'è la mutabile impalpabilità dell'effimero.
Composte ad angolo, sette carte blu rivelano, nel loro succedersi segnico, misurate aperture spaziali, come soste meditative, portandoci a dedurre che per Stefania Dalla Torre disegnare non è esclusivamente azione ma anche percorso meditativo.
Nel meccanismo della ripetizione oltre all'aspetto estetico, si compie un atto identificativo di ciò che l'autrice ha per un certo tempo, tenuto dentro di sè, per poi liberarsene sino a donarlo ad ognuno di noi.

Stefania Dalla Torre – "Disegno infinito"
Milano – Spaziotemporaneo, Via Solferino 56
Fino al 22 marzo
Orario: martedì – sabato dalle 16.00 alle 19.30