Un'opera in mostraUn'opera in mostra

Libro d'artista – Domenico D'Oora è sempre all'opera, l'artista di Castelveccana ci ha informato della sua ultima fatica, una pubblicazione per lui molto importante che ha richiesto molto tempo e lavoro. "Un libro/opera intitolata D'Oora Vista della Vista – Sicht des Sehens" spiega l'artista "sono stato invitato da Roberto Peccolo dell'omonima Galleria Peccolo di Livorno e Edizioni Peccolo di Livorno a realizzare una pubblicazione d'arte nella sua collana di volumi da collezione "Memorie d'artista". I libri vengono editi in carta pregiata in tiratura limitata di 200 esemplari di cui 30 esemplari con numerazione romana da I a XXX firmati dall'artista contenenti un'opera originale realizzata per l'occasione e 170 con numerazione araba e firmati dall'artista". Continua D'Oora: "I volumi sono opere verbo/visive in quanto accolgono sempre 13 immagini a colori delle opere dell'artista, e testo a fronte dell'artista medesimo. Ogni autore presenta così una propria testimonianza completa, grafica e scritta, quest'ultima può essere liberamente costituita da pensieri, poesie, teorie, parole libere, divagazioni, poesia visiva. Per l'occasione ho pubblicato una dichiarazione di poetica, sorta di nuovi statements della pittura contemporanea "…dell'ultima pittura possibile…". Il titolo del libro Vista della Vista – Sicht des Sehens è tratto da un passo della Brhadãranyaka-upanisad, un testo sapienzale della tradizione indiana". "L'edizione che ho curato in questo caso è bilingue; edita in italiano e tedesco verrà presentata a Francoforte sul Meno, Zurigo, Milano" conclude D'Oora.

Solo colore – Concluso il libro l'artista è stato protagonista di una mostra a Francoforte che è terminata il 10 ottobre, ma D'Oora sarà di nuovo in Germania l'anno prossimo in quanto è stato inviato a partecipazioni all'Art Karlsuhe. In perenne attività il pittore è attualmente in mostra a Milano inserito nella collettiva "Indagini sulla pittura una trama in tre puntate astrazione: nuovi episodi". Un'esposizione curata da Angela Madesani che descrive così il suo lavoro: "Domenico D'Oora è un artista, la cui ricerca è tesa al profondo, che si pone in rapporto con la tradizione. I suoi neri densi di significato, qui presenti in mostra, in tutta la loro difficoltà espressiva ci riportano a Magnasco, pittore amatissimo, così come al Malevich di Victory over the Sun o a Ad Reinhardt o ai silenzi di John Cage e Giacinto Scelsi e non solo".

Gli strati della pittura –
Prosegue la critica: "Quello di D'Oora è il tentativo, riuscito, di dare una misura, che riesce a delimitare. Così la pittura funziona per allusioni, come dichiara lui stesso, per riferimenti a qualcosa che va oltre, non è essa stessa l'oggetto della sua riflessione in un atteggiamento antianalitico. Il suo rapporto con la pittura inizia alla fine degli ani Sessanta, quando da poco sono sbarcati nel nostro paese gli americani con il verbo Pop. Il concettuale imperversa. Si affacciano all'orizzonte le nuove tecnologie, anche in ambito artistico: il video, la fotografia, lo schermo. Sin dal quel momento la sua è una chiara presa di posizione contro il politicamente corretto delle mode culturali. Oggi più che mai la sua è un'operazione di matrice gnoseologica attraverso la pittura, che si costruisce su stessa attraverso molti strati di colore, tra loro leggermente dissonanti, così da creare un dialogo in cui differenza e ripetizione, parafrasando Deleuze, offrono un senso alla sua poietica. Anche per lui, infatti, la realizzazione dell'opera è determinante, anche se la tensione è quella di liberarsi da qualsiasi sovrastruttura di matrice estetizzante".

INDAGINI SULLA PITTURA UNA TRAMA IN TRE PUNTATE
ASTRAZIONE: NUOVI EPISODI

14 ottobre – 14 novembre 2009
Marc Angeli, Enrico Bertelli, Domenico D'Oora, David Lindberg, Federico Rizzi, Roberto Rizzo
a cura di Angela Madesani
Galleria Bianconi – Via Fiori Chiari 18, Milano
Orari: da lunedì al sabato 10.30-13.00/14.00-19.00
Ingresso: libero
Tel. 02-72007053
renata.bianconi@galleriabianconi.com