O. Albertini, La stretta di LavenaO. Albertini, La stretta di Lavena

Mercato solido – Non avranno conseguito i risultati di un Boldini o di Emilio Longoni ma nella più recente sessione d'asta da Sotheby a Milano, tenutasi pochi giorni prima di Natale, le opere di Domenico De Bernardi e di Oreste Albertini, hanno  mostrato i muscoli, dimostrando che il mercato dei maestri varesini del secolo scorso è ancora più che solido.

Scarso giro di affari – La sessione era dedicata a pittura e scultura italiana dell'800. Un catalogo di più di 120 oggetti; una seduta che non ha riservato il sold out – ottimi Pratella sono rimasti invenduti, così come un Fornara del 1939, o un paesaggio di Alberto Pasini, e tra i tanti anche anche un bel ritratto femminile di Mosè Bianchi – ma che nella generale assegnazione a cifre spesso parecchie vicine alle stime di partenza ha visto i due paesaggi della provincia fare ottimi investimenti.

D. De Bernardi, Mattino d'invernoD. De Bernardi, Mattino d'inverno

La stretta di Lavena – Di Oreste Albertini è stato battuto l'olio su tela Stretta di Lavena – Lago di Lugano, opera del 1932. Un classico della produzione dell'artista di origine pavese, trasferitosi  a partire dagli anni venti del Novecento a Besano, in Valceresio, tranne una parentesi di qualche anno a Viconago. E' proprio dalle alture del Monte Cislago, sopra Viconago, che Albertini ha ritratto la figura in primo piano, lo scorcio di lago, le


montagne svizzere in prospettiva a volo d'uccello. Il dipinto, proveniente da un privato collezionista milanese, e acquistato nel 1950 direttamente dall'artista, è stato aggiudicato per una cifra di 62,650 euro, oltre le stime di partenza, calcolate tra i 30 e i 50 mila euro.

Opera da Biennale – In proporzione, un 100×70 di Domenico De Bernardi, un luminescente Mattino d'inverno, opera firmata e datata nel 1926, ha avuto un riscontro ancora più soddisfacente. Raffigurante un paesaggio

G. Boldini, Ritratto di Lady MichelhamG. Boldini, Ritratto di Lady Michelham

innevato e valutato tra i 6 e gli 8 mila euro è stato aggiudicato per la cifra di 23,050 euro, in virtù forse della sua storicità documentata: il dipinto, un olio su compensato, venne esposto alla Biennale di Venezia del 1926.

La star viene da Busto – Non hanno avuto fortuna le due opere di altre due conoscenze del varesotto. Una Marina di Lorenzo Gignous, modenese, ma per lunghi tratti e fino alla morte residente a Porto Ceresio, non ha trovato nessuno acquirente, nonostante la bassa cifra di partenza, 6 mila euro; stessa sorte ad una suggestiva natura morta di Ugo Celada da Virgilio, mantovano d'origine ma morto a Varese nel 1995, centenario. Star della sessione, sono risultati tuttavia Emilio Longoni, una cui Natura morta con frutta candita e caramelle è stata battuta per la consistente cifra 234,250, quasi tre volte la valutazione di base e il Ritratto di Lady Michelham del ferrarese Giovanni Boldini, in passato già in collezione Candiani di Busto Arsizio, acquisto per 220 mila euro.