L'ingresso al MaglioL'ingresso al Maglio

L'umido no – La prima preoccupazione è l'umido: là nello splendido Maglio di Ghirla, dove ancora l'acqua scorre, in seguito all'intervento di restauro che ne ha riportato in funzione gli austeri meccanismi, le esalazioni di umidità possono provocare danni ai pannelli lignei su cui si adagiano i polimaterici con i quali da tempo Roselia Bonù va dispiegando la sua nuova opera.

In coppia – I suoi Dinamismi materici, troveranno posto, una decina i pezzi esposti, solo nell'edificio attiguo al Maglio, nello spazio più libero che in questi mesi estivi, come è ormai tradizione negli ultimi anni, è stato messo a disposizione di artisti che espongono in coppia misurando la propria affinità o, meglio, la propria spesso non colmabile diversità. Al fianco di Roselia Bonù esporrà, nell'occasione, dal 2 al 16 settembre, Nicoletta Magnani.

Quasi come la Genesi – Sono opere complesse quelle di Bonù. Fondali marini, magma vulcanici, frammenti di cosmo. Costruzioni polimateriche che investono il suo amore per la natura, spingendone le conseguenze fino agli estremi,  fino ad una natura mai vista, sconosciuta, reinventata manipolando la materia, rendendo la superficie dell'opera un'immaginaria crosta terrestre su cui misurare la propria identità creativa.

Dinamismo matericoDinamismo materico

Il rifiuto della figura – C'è un buco nella carriera e nella vita dell'artefice, nata a Macugnaga nel 1946, ma a Varese dalla metà degli anni Sessanta. Una percorso espositivo regolare, a partire dagli anni Settanta, segnato da buoni e costanti riconoscimenti e una consuetudine, da autodidatta, con la pittura ad olio e con l'acquerello, che sente l'impronta umile e semplice delle sue origini montane. Disdegna la figura, rimarca già il paesaggio, naturale, silenzioso, immobile. Rifiuta quello umano, urbano.

Dopo il buio, altre strade – Poi accade qualcosa. Nella vita e nell'arte. Che prende altre pieghe, si chiude in se stessa. Sono gli anni in cui si dedica alla pittura su cravatte, ai collegamenti con la moda, rifiuta però le esposizioni. Rispetto al primo approccio romantico comincia a farsi intravedere una relazione più matura,  sperimentale con gli strumenti del fare arte, meno accattivante, meno per palati semplici, più di ricerca.

L'artistaL'artista

La progressione – Con lo scollinamento del nuovo millennio, si configura il suo Dinamismo materico. Spariscono i titoli delle opere – solo nell'occasione della mostra a Ghirla una piccola brochure esplicita, a beneficio del pubblico, l'apparato didascalico – le opere diventano una serie, individuata con una progressione numerica. Polveri d'oro e d'argento, metalli, sabbie, cristalli, un lungo lavoro quasi da artista musivo, che rende questi pannelli ibridi tra il piano e e la tridimensione.

L'energia del cosmo
– "E' il primordio – ne spiega il senso l'autrice – l'energia misteriosa degli inizi, quella sconosciuta del cosmo. E' come interpretare l'inizio della creazione, dell'indistinto". E' tornata ad esporre, in collettive, in piccole personali, ricevendo l'Ambrogino d'oro lo scorso dicembre per la particolarità del suo lavoro. In mostra, a Ghirla, lavori anche recenti, ansiosi di essere visti nella loro partitura complessa, ansiosi di manifestare  la diversità genetica di cui l'autrice va fiera. Ma non così tanto da esporli alle gore del Maglio.

Enigma donna. Roselia Bonù – Nicoletta Magnani
Spazio D'arte Il Maglio di Ghirla
Statale Valganna, bivio Ghirla, Cunardo, Ponte Tresa
a cura di Fabrizia Buzio Negri
2 settembre – 16 settembre
inaugurazione 2 settembre 17.30
orari: mercoledì 15.30-18.30; sabato e domenica 10.30-12.30; 15.30-18.30
info: 0332-590224