Il retro della chiesa di BoscoIl retro della chiesa di Bosco

Operazione conclusa – Concluso il restauro della controfacciata e di alcuni altari nella Chiesa Parrocchiale dell'Annunciazione di Bosco Valtravaglia, è giunto il gradito interessamento di un architetto, legato a Bosco da motivi affettivi, che ha offerto il restauro dei due affreschi, raffiguranti stazioni della Via Crucis, situati sul prospetto nord della Chiesa.

DiscendenzeAnna Bertarini Monti, discendente dall'antica famiglia Parietti di Bosco, ha proposto di prendere in carico gli oneri del delicato lavoro, per ricordare le zie materne Parietti, che le avevano lasciato "una casa e un giardino amatissimi" proprio vicino alla Chiesa.

Edicole scomparse – Gli affreschi facevano parte, in origine, di una Via Crucis con stazioni dipinte in parte sulle pareti esterne della Chiesa settecentesca ed in parte in edicole innalzate lungo il perimetro del sagrato, secondo uno schema che si può ancora ammirare presso alcune Chiese della zona, come a Montegrino. Di queste edicole, purtroppo, non è rimasto alcun segno a Bosco, perché nelle varie sistemazioni del sagrato, non ultima l'edificazione della Grotta di Lourdes, nel 1933, non si è data la dovuta importanza a queste testimonianze di notevole valore, delle quali resta oggi solo la memoria, riprodotta in un bel quadro a olio del pittore boschese Antonio Parietti, eseguito alla fine dell' ‘800.

Un affresco restauratoUn affresco restaurato

I due recuperi – L'attuale lavoro di restauro, eseguito da Martina Mori, nipote di Anna Bertarini Monti e da Stefano Lovati, ha interessato gli unici due affreschi ancora recuperabili.
Il primo raffigura la XI stazione, Cristo inchiodato alla croce, attorniato da figure di guerrieri, incorniciato da due colonne che sorreggono un timpano, all'interno del quale un medaglione recava la scritta della stazione corrispondente.
Il secondo rappresenta la XII stazione "Cristo in croce alzato", ai piedi si trovano la Madonna e le pie donne, mentre sulla destra un soldato porge la spugna a Gesù.
Anche in questo, la cornice è costruita con due eleganti colonne in marmo, sormontate dal timpano con medaglione. Entrambi gli affreschi erano gravemente degradati e in alcune parti staccati.

IL buon successo – Tuttavia, la tecnica a graffito che l'autore settecentesco, pare un certo Maiorchino, aveva adottato, ha permesso di attuare un restauro conservativo almeno parziale, attraverso adeguati interventi di pulitura e ripristino dei livelli materici mancanti, che hanno restituito alla memoria una piccola traccia del passato.