Ecco la seconda parte del video sull’”isola dei colori”. La musica a cuba è dovunque. Sembra una frase fatta ma è proprio vero: in ogni angolo delle strade si trova qualcuno che suona, anche semplicemente dei barattoli e dei coperchi utilizzati come percussioni. Inoltre è una terra dove il riciclo dei materiale non è un vanto un po’ chic ma è una necessità. E’ difficile far possedere pezzi di ricambio delle auto, elettrodomestici, abiti e tutto ciò che non può essere prodotto in loco. Non è raro che i passanti ti chiedano in regalo magliette, penne o altri accessori che da noi nei negozi di certo abbondano. Fare un regalo ad uno sconosciuto incontrato per strada non è un gesto di mera elemosina: credo che significhi rendersi conto della fortuna di poter possedere tutto ciò che si desidera.
Eravamo ospiti in una “casa particular”, un’abitazione privata che offre servizio di bed and breakfast ai turisti. Stavamo guardando una telenovela latino-americana alla televisione con la proprietaria di casa. In una scena girata in una lussuosa villa brasiliana hanno inquadrato un divano simile a quello di casa mia e io, senza pensarci, ho esclamato “sembra proprio il mio divano nuovo!” La signora mi ha guardato con occhi sgranati e ha urlato: “ma come? Tu possiedi un divano?” Poi mi ha spiegato la loro difficoltà di procurarsi alcuni “beni di lusso”, come ad esempio il forno a microonde, che essendo merce rara, viene condiviso tra più abitazioni della stessa via.
Le tappe del mio viaggio a cuba di 12 giorni: La Habana, Plaza de la Revolución, Museo del Rum, LAM (Centro di Arte Contemporanea), Bodeguita del Medio, Casa de la Musica Cubana, Soroa Giardino Botanico (Orquideario), Pinar del Rio, Montagne del Rosario, Valle di Vinales, Mogotes (formazioni Rocciose), escursione in barca all’interno della Grotta degli Indios, Finca San Vicente – passeggiata a cavallo nelle piantagioni di tabacco, Cayo Levissa (mangrovie), Spiaggia delle Stelle Marine, Penisola Zapata (osservazione dei coccodrilli), Baia dei Porci (Museo della Rivoluzione), Playa Giron, Caleta Buena, Rinefuegos, Trinidad, Plaza Mayor, Museo Romanitco, Iglesia de Santa Ana, Convento di S. Francisco, Plaza de les Tres Cruces, Playa Ancon, Valle de los Ingenios, Visita zuccherificio, Santa Clara, Remedios, Spiaggia delle streghe, Ritorno a La Habana visita alla Casa di Hemingway.

Vi propongo un altro estratto del mio racconto ¡Tierra y Libertad!, dalla raccolta Strade Stralunate del 2015: “E’ così, ragazzi: fatevene una ragione… fa parte dell’essenza stessa del viaggio!” dichiara il Comandante, coi piedi fissi sul pontile, scrutando quei nuvoloni neri provenire minacciosi da sud, dal mar dei Caraibi. “Ci sono giorni fermi, in cui non puoi navigare via a causa del tempo (atmosferico) o dei tempi (d’attesa). Non ci puoi fare niente. Non pensateli però momenti sprecati: sono pause tra le note senza le quali non si potrebbe creare la melodia stessa del viaggiare. “Tutto ciò in cui si inciampa sa anche scivolare via: Esta es nuestra Revolución.

Ecco altre tre frasi per me significative su cuba:
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. È la qualità più bella di un buon rivoluzionario.
[Ernesto Che Guevara]

Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono.
[Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare, 1952]

Possa Cuba aprirsi con tutte le sue magnifiche possibilità al mondo e possa il mondo aprirsi a Cuba.” [Papa Giovanni Paolo II in visita a Cuba nel 1998]

Hasta siempre!

Ivo Stelluti,
Il Viaggiator Curioso