Veduta esterna dell'edificio religiosoVeduta esterna dell'edificio religioso

La chiesa di S.Eusebio, un esempio di Romanico minore, con interessanti tracce archeologiche, tipico oratorio campestre dei tanti diffusi in Lombardia. Non esistono informazioni certe relative alla sua fondazione, sebbene le fonti del Trecento prima e le visite pastorali di Borromeo dopo citino la presenza di un oratorio con fonte battesimale.

Le preesistenze.
Scavi del XX secolo hanno portato alla luce elementi più antichi, come gli affreschi della parete sinistra e soprattutto l'epigrafe di Marcellino. Gli studiosi tendono a definire la fondazione al XII-XIII secolo, sebbene di quel periodo rimanga molto poco, infatti la facciata e i muri perimetrali hanno aspetto moderno.

L'abside.
Solamente l'abside conserva l'aspetto trecentesco, grazie alle finestrelle e alle decorazioni dello zoccolo

Resti di affreschi all'internoResti di affreschi all'interno

absidale. Qui si intravedono una serie di animali fantastici, intervallati da motivi vegetali. Sulla parete sud si conservano alcuni affreschi quattrocenteschi, fra cui la Madonna del Latte entrata nelle pratiche devozioni popolari.

Tracce del passato.
È possibile osservare sia nelle murature che all'esterno dell'edificio materiali di epoca tardo-romana, riferiti ad un cimitero cristiano: coperchi di sarcofagi e soprattutto iscrizioni funerarie. Fra queste quella di Tealisinia è una copia di un originale, rinvenuta nella chiesa nel Settecento e poi trasportata a Villa Ghirlanda Silva, in Cinisello, dove fu incastrata in una parete e coperta di intonaco, così che fosse per sempre sconosciuto il luogo di riutilizzo.

L'epigrafe di Marcellino.
La lapide più importante è quella reimpiegata nella controfacciata, l'epigrafe ritrovata nel 1880, nella cosiddetta tomba di Marcellino, dove era posta sotto il cranio assieme ad alcuni elementi in vetro. Di epoca altomedievale, fu riutilizzata in un tomba qualche secolo più tardi.