Avere a che fare con l'arte riguarda tutta la nostra umanità in modo così profondo che restringerla – come spesso capita nella scuola o nei musei – a un approccio culturalistico è riduttivo oltre che oggi inefficace.
Le parole di Christian Raimo e Claudia Ricci aprono questo libro, che raccoglie le voci di chi ha fatto una scommessa: la scommessa che il museo, se lo si desidera, può essere uno spazio di crescita e riflessione su di sé e sul mondo, un osservatorio, una lente attraverso cui guardare alla complessità che circonda la vita di tutti, e quella degli adolescenti in particolare.
Vero è che non basta esporre il pubblico degli adolescenti alle collezioni, per contatto: è utile una mediazione sensibile, progettata a partire dalle domande di quei visitatori, dai loro bisogni, urgenze e curiosità.
Ancora dalla prefazione di Raimo e Ricci:
[…] La domanda sull'arte è sempre una meta-domanda, perché include tutte le altre questioni, quelle politiche, quelle scientifiche, quelle morali. Il nostro senso per la bellezza ci rende uomini. Crescere non è altro che continuare a rimodulare sempre questa domanda.

I metodi, dunque, sono al centro del volume: metodi di traduzione, avvicinamento, contenimento. E, a monte, metodi di progettazione per gli operatori – curatori, educatori, esperti di interpretazione, allestitori e così via – chiamati a rinnovare il proprio sguardo e linguaggio.
Il volume nasce dall'esperienza di Che cosa vedi?, uno strumento di mediazione fra pari progettato dal liceo Daniele Crespi di Busto Arsizio presso il Museo del Novecento di Milano: intorno a quell'esperienza si coagulano criticamente le voci di altri operatori culturali che si interrogano sui visitatori adolescenti: Maria Elena Santomauro, Alessio Bertini, Federica Pascotto, Lorena Giuranna, e ancora di Maria Chiara Ciaccheri, Stefano Laffi e Franca Zuccoli.
Ne emerge un quadro di grande vitalità, in cui gli adolescenti non si accontentano di essere visitatori "qualunque", ma diventano protagonisti di un momento cruciale della loro formazione.
Sono due gli appuntamenti in programma per presentare il volume: il primo, Giovedì 27 aprile alle 18.30 all'osteria La Rava e la fava di Busto Arsizio, e il secondo Mercoledì 3 maggio alle 17.30 nella Sala Arte Povera del Museo del Novecento di Milano.
Anna Chiara Cimoli. Storica dell'arte specializzata in Museologia all'Ecole du Louvre di Parigi, è dottore di ricerca in Storia dell'Architettura (Politecnico di Torino). È stata assistente alla curatela presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro, docente a contratto presso l'Università Cattolica e l'Università Statale di Milano, ricercatrice nell'ambito del progetto MeLa*- European Museums in an age of migrations. All'attività di docente di Storia dell'Arte affianca quella di mediatrice e consulente museale per la cooperativa ABCittà, con un focus sui metodi di interpretazione e sulla diversità culturale. Conduce seminari di formazione per professionisti museali nell'ambito del progetto Senza titolo, promosso da Spazio B**K. Cura, con Maria Vlachou, il blog museumsandmigration.wordpress.com.
È autrice del volume Musei effimeri. Allestimenti di mostre in Italia 1949-1963 (il Saggiatore) e curatrice, con Fulvio Irace, di La divina proporzione. Triennale 1951 (Electa).
CHE COSA VEDI? MUSEI E PUBBLICO ADOLESCENTE
a cura di Anna Chiara Cimoli
NOMOS EDIZIONI | € 9,90 | ISBN 978-88-98249-879| 80 p. | cm. 15 x 22