Mostre Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/mostre-arte/ L'arte della provincia di Varese. Fri, 26 Apr 2024 13:57:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.4 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Mostre Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/mostre-arte/ 32 32 Domodossola centro dell’Illustrazione https://www.artevarese.com/domodossola-centro-dellillustrazione/ https://www.artevarese.com/domodossola-centro-dellillustrazione/#respond Fri, 26 Apr 2024 15:00:58 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74104 Domodossola – Parte la quarta edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se. Da sabato 27 aprile al 26 maggio torna l’appuntamento che si conferma tra i più attesi e originali del panorama nazionale. Nato nel 2021 nell’ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”  è un festival giovane che continua a tessere una valida e […]

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Domodossola – Parte la quarta edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se. Da sabato 27 aprile al 26 maggio torna l’appuntamento che si conferma tra i più attesi e originali del panorama nazionale.

Nato nel 2021 nell’ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”  è un festival giovane che continua a tessere una valida e vivace rete di artisti e creativi intorno al tema del disegno e dell’illustrazione portando, di volta in volta, nomi sempre più interessanti e conosciuti legati al mondo dell’arte. Quella che sta per arrivare è la prima parte di un più vasto programma che continuerà a novembre con la mostra di Hugo Pratt in dialogo con Nicola Magrin.

Al Collegio Mellerio Rosmini  sabato, alle 17, inaugura Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell’Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza.  Folì è un artista di punta nel panorama italiano dell’illustrazione, art-director del prestigioso calendario Epson. Per l’occasione l’artista ha realizzato una serie di cinque grandi tavole a partire da alcuni schizzi realizzati durante la sua prima visita nelle valli ossolane. Esposti anche i disegni preparatori e una raccolta di fotografie che seguono la costruzione e l’uso delle centrali, accompagnate da libri e memorabilia d’epoca. Un percorso che illustra anche l’incredibile valenza architettonica, storica e artistica delle centrali idroelettriche d’Ossola, frutto dell’ingegno di uno dei più interessanti architetti del secolo scorso.

In concomitanza lungo la centrale via Rosmini  si potrà visitare “Passare le Alpi”, percorso artistico realizzato all’aperto e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d’Ossola e Canton Vallese. 28 gli illustratori e gli artisti coinvolti che hanno lavorato su diversi temi: paesaggi dei valichi tra Italia e Svizzera, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.

L’evento centrale della quarta edizione, avrà luogo sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18, con la Mostra mercato “Plein Air”, nel centro storico di Domodossola, tra le piazze Chiossi e Fontana, e la via Motta. 30 artisti che hanno collaborato con il progetto Di-Se nei suoi primi tre anni tornano in Ossola per presentare dal vivo i propri lavori. Nel corso dell’evento realizzeranno per il pubblico sketch e dimostrazioni delle tecniche utilizzate. Tra gli espositori: Cristina Amodei, Sara Bernardi, Cecilia Campironi, Lorenzo Duina, Andrea Legnaioli, Sofia Maltempi, Marco Goran Romano, Gabriele Pino, Carol Rollo, Antonello Ruggieri, Federico Salis, Paola Tassetti e Ilaria Zanellato. Alle 18.30 al collegio Mellerio Rosmini, presentazione di The Milaneser Book, la prima raccolta di cover della rivista immaginaria The Milaneser. Il volume raccoglie illustrazioni datate dal 2020 al 2023 con contributi di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. A seguire apericena con gli artisti lungo la via Rosmini.

Nel corso della rassegna molti gli appuntamenti collaterali previsti in questa prima parte del programma. Tutte le mostre sono aperte dal 27 aprile al 26 maggio con ingresso libero. Il programma completo è consultabile sulle pagine IG Associazione Musei d’Ossola FB Associazione Musei d’Ossola | Di-Se

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“Illumin-azioni” alla Fondazione Lucrezia Tangorra https://www.artevarese.com/illumin-azioni-alla-fondazione-lucrezia-tangorra/ https://www.artevarese.com/illumin-azioni-alla-fondazione-lucrezia-tangorra/#respond Tue, 23 Apr 2024 17:58:18 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74059 Novara – La chiave di lettura che caratterizza la collettiva “Illumin-azioni”, con inaugurazione sabato 27 aprile alle 17,30 alla Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, appare insita nel titolo. La misura del trattino posto tra le due parole distingue la percorrenza che dalla scintilla ispiratrice porta alla fattività pratica. Non procederemo pedissequamente per ordine alfabetico ad illuminare […]

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Novara – La chiave di lettura che caratterizza la collettiva “Illumin-azioni”, con inaugurazione sabato 27 aprile alle 17,30 alla Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, appare insita nel titolo.

La misura del trattino posto tra le due parole distingue la percorrenza che dalla scintilla ispiratrice porta alla fattività pratica. Non procederemo pedissequamente per ordine alfabetico ad illuminare i lavori dei 19 artisti presenti in mostra, proprio nel rispetto di quelle insondabili dinamiche interiori che dal kaos immaginifico portano alla razionalità del fare.

Nei mondi folli e selvaggi di Lino Molinario si sovrappongono oniriche figure distinte da variazioni genetiche mosse da istintive emotività, come in attesa che il loro creatore le conduca verso un possibile contesto narrativo.

Massimo Romani affida la sua sintesi espressiva ad un oggetto simbolo dello scrivere, contestualizzandolo in una costrizione simbolico-formale dà cosi vita a un misurato equilibrio di spazio nello spazio.

“Noi non siamo quello che crediamo di essere, siamo come gli altri ci vedono”, l’affermazione di Luigi Pirandello si attaglia ai ritratti di Fabrizio Molinario. Tale ambivalente ruolo pone alcuni quesiti sulle dinamiche che li hanno portati ad assumere stravolte fattezze.

Un doppio moto, centrifugo e centripeto, pulsa nelle opere di Pietro Lo Presti.

Il respiro cosmico di quelle braci cromatiche tende ad un ipnotismo percettivo entro il quale il senso del mistero assume cadenze avviluppanti.

Nei pulsanti mondi vividi di colori creati da Davide Ferro, sono i personaggi a conferire dinamicità agli spazi.

Ognuno di essi, con la propria personalità, si pone agli altri dando vita ad una fiabesca armonia sociale.

Il movimento ascensionale retto da un impalpabile pulviscolo nero tende, nei lavori di Enzo Fiore, a definire la spazialità superiore della superficie piana.

In quel silente incedere pare di scorgere il secolare mistero delle cadenze temporali.

Una germinante disseminazione immaginifica freme nelle opere di Corrado Bonomi, dove dinamiche pulsioni palpitano di misurata e sottile ironia.

Irreale e reale tendono ad arrogarsi il potere di rivelare quali siano le alchimie che animano i distinti moti di complicità.

Mauro Ferraris, connota le sue figure femminili con l’inesausta volontà di apparire attraverso inconsce pulsioni.

Oltrepassando i confini del pudore ognuna di esse fa del desiderio il metro della propria esistenza.

Come riemerse da una memoria profonda, gli scorci urbani di Michael Rotondi rivelano una ritrosa e ispida bellezza. Quelle architetture avvolte da profondi ansiti traggono la loro valenza dalla riemersioni dei ricordi, da quella lontananza storica in cui l’autore le ha cristallizzate nobilitandole.

“Illumin-azioni” – Novara – Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, V.le Buonarroti 26. Inaugurazione sabato 27 aprile ore 17,30. Fino al 5 maggio 2024. Orario: venerdì- sabato e domenica 16-19

Mauro Bianchini

 

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“Siamo Acqua” https://www.artevarese.com/siamo-acqua/ https://www.artevarese.com/siamo-acqua/#respond Sun, 21 Apr 2024 08:00:01 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74049 Milano –  Durante la serata “Paper Art Party”  il 7 Maggio allo Studio Orti, (con sede in via Orti),  dalle ore 18 alle 21 avrà luogo la Presentazione del progetto “Siamo Acqua”, con opere, libri artisti e il video di Carrano, JeanSadao e Luca Ferro, con musica di Claudio Cojaniz. L’evento  prosegue anche domenica 12 […]

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Milano –  Durante la serata “Paper Art Party”  il 7 Maggio allo Studio Orti, (con sede in via Orti),  dalle ore 18 alle 21 avrà luogo la Presentazione del progetto “Siamo Acqua”, con opere, libri artisti e il video di Carrano, JeanSadao e Luca Ferro, con musica di Claudio Cojaniz.

L’evento  prosegue anche domenica 12 Maggio, dalle 15 alle 19 con l’inaugurazione, al Giardino Indro Montanelli dei “Manifesti-Opera”, realizzati in un materiale resistente all’acqua di colori diversi a seconda dello stile e identità dell’artista. Accanto verranno posizionati dei “Manifesti –bianchi” sui quali gli studenti di licei artistici saranno invitati ad intervenire artisticamente disegnando o scrivendo, come pure il pubblico dei visitatori del Parco che avrà a disposizione fogli e pennarelli per realizzare sul posto ”un’opera”.

Nel Giardino i Manifesti saranno affissi in prossimità degli ingressi principali del Parco e sui 23 Pali Luce presenti lungo il Viale interno che si snoda da Via Palestro a Piazza Oberdan.

Gli Artisti:

Manuela Carrano (materia e disegno), Angelo Caruso (scultura e installazioni), Cristiana Fioretti (pittrice e docente a Brera), Francesco Garbelli (Urban Art), Guido Locati (scrittore di aforismi), Lithian Ricci (ricamo e pittura), Cristina Ruffoni (scrittura visuale), il duo artistico Jean Sadao e Tadzia (video e disegni) e Alice Zanin (scultrice della carta).

“Siamo Acqua” prosegue l’intento di “EDEN ON DEMAND” , progetto artistico mutante che invade pacificamente luoghi pubblici della città. L’esposizione potrà essere visitata sino al 12 giugno.

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“Graphiae”, un viaggio nel tempo e nello spazio delle idee https://www.artevarese.com/graphiae-un-viaggio-nel-tempo-e-nello-spazio-delle-idee/ https://www.artevarese.com/graphiae-un-viaggio-nel-tempo-e-nello-spazio-delle-idee/#respond Sat, 20 Apr 2024 08:00:17 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74051 Somma Lombardo – Gianluca Cingolani porta “Graphiae” nella prestigiosa cornice della Porta di Milano dell’aeroporto di Malpensa. Si tratta di un polittico multimediale che fonde la modernità dello strumento artistico con elementi di una cultura lontana. La scrittura cinese millenaria diviene così antropomorfa,  diventando protagonista di un’affascinante narrazione visiva. Con una visione astratta ed enigmatica, […]

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Somma Lombardo – Gianluca Cingolani porta “Graphiae” nella prestigiosa cornice della Porta di Milano dell’aeroporto di Malpensa.

Si tratta di un polittico multimediale che fonde la modernità dello strumento artistico con elementi di una cultura lontana. La scrittura cinese millenaria diviene così antropomorfa,  diventando protagonista di un’affascinante narrazione visiva. Con una visione astratta ed enigmatica, “Graphiae” celebra la grande invenzione della scrittura, trasportando lo spettatore in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio delle idee.

I segni diventano simboli e si trasformano in scrittura. Un omaggio alla Cina da cui partono e arrivano numerosi voli del network di Malpensa. Sono infatti 5 le compagnie che collegano lo scalo internazionale di Milano, di cui 4 cinesi e una italiana.

Un’installazione che si inserisce perfettamente nell’ambiente internazionale dell’aeroporto di Malpensa, che continua a consolidare il suo ruolo nodale per i collegamenti intercontinentali. E il 2024 è stato l’anno del ritorno dei voli a lungo raggio, soprattutto verso l’Asia, confermando Malpensa quale porta d’accesso del Nord Italia del continente asiatico.

Tornando all’opera di Cingolani, “Graphiae” rappresenta un’opportunità unica per i passeggeri e gli appassionati d’arte di immergersi in un’esperienza visiva e concettuale straordinaria, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale e artistica dell’aeroporto di Milano Malpensa. Contestualmente rende omaggio a tutti i passeggeri provenienti dalla Cina.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 giugno. (Ph: ufficio stampa Sea).

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Dal Congo a Varese: arte, religione e spiritualità in mostra https://www.artevarese.com/dal-congo-a-varese-arte-religione-e-spiritualita-in-mostra/ https://www.artevarese.com/dal-congo-a-varese-arte-religione-e-spiritualita-in-mostra/#respond Fri, 19 Apr 2024 07:00:06 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74026 Varese – Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita dal 19 aprile  in sala Veratti.  L’esposizione, organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria si aprirà al pubblico alle 17 alla presenza di Padre Pietro Ciuciulla, assistente generale dei […]

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Varese – Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita dal 19 aprile  in sala Veratti.  L’esposizione, organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria si aprirà al pubblico alle 17 alla presenza di Padre Pietro Ciuciulla, assistente generale dei Missionari comboniani e coordinatore di Fondazione «Nigrizia». Obiettivo dell’evento è far conoscere l’arte e la storia congolese, in particolare la ricerca del mondo spirituale, le religioni, la comunicazione e la preghiera degli spiriti, la magia, la potenza di certe evocazioni, il contatto con la natura e con il mondo degli antenati.

Sono esposte oltre 60 sculture e oggetti d’arte tradizionale, maschere e una ricca selezione di feticci, tessuti e altri oggetti rappresentativi dei diversi stili, che provengono da 27 villaggi congolesi e rappresentano 12 gruppi culturali.

L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13 e 14.30-18.30, ingresso gratuito; prenotazioni per scolaresche T. 347.0034534 e 328.0564628. Durante la mostra gli studenti del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo guideranno le scolaresche nelle visite. Sono previsti alcuni eventi di approfondimento che si terranno  a Villa Mirabello, dalle 18.15, nelle seguenti date:

 Giovedì 9 maggio: «Sapienze tradizionali ed eredità filosofica europea. forme di coesistenza nella cultura africana», con Florinda Cambria, Università dell’Insubria.

 Mercoledì 5 giugno: «L’Africa e le sue guerre che non fanno notizia. L’Etiopia e la sfida del “dopoguerra”», con Katia Visconti, Università dell’Insubria, Uoldelul Chelati Dirar, Università di Macerata, e Padre Giuseppe Cavallini, Fondazione «Nigrizia».

 Giovedì 12 settembre: «Il cinema in missione: storia e caratteristiche del “cinema missionario”», con Maria Francesca Piredda, Università dell’Insubria.

 Giovedì 3 ottobre: «Sguardi africani: il ruolo dei film festival nella promozione del continente africano», con Maria Francesca Piredda, Università dell’Insubria, Stefano Gaiga, Festival del Cinema africano e oltre di Verona, e Alessandra Speciale, Festival del Cinema africano, d’Asia e America Latina di Milano.

 Giovedì 7 novembre: «Learning from Maputo. lezioni per una riflessione sull’approccio post-coloniale», con Florinda Cambria, Università dell’Insubria, Alice Buoli, Gabriele Pasqui e Laura Montedoro, Politecnico di Milano.

 

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“Vuote promesse”… Axel Lieber espone a Milano https://www.artevarese.com/vuote-promesse-axel-lieber-espone-a-milano/ https://www.artevarese.com/vuote-promesse-axel-lieber-espone-a-milano/#respond Thu, 18 Apr 2024 06:44:02 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74016 Milano -Suona di ironica attualità il titolo “Empty Promises” riferito alla personale di Axel Lieber, per la seconda volta presente alla maab gallery. Lascia intendere l’idea di vuoto presente non solo in più settori sociali, ma anche in quei personaggi politici che pur di accaparrarsi qualche voto in più, propongono soluzioni che fanno dell’inattuabilità il […]

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Milano -Suona di ironica attualità il titolo “Empty Promises” riferito alla personale di Axel Lieber, per la seconda volta presente alla maab gallery.

Lascia intendere l’idea di vuoto presente non solo in più settori sociali, ma anche in quei personaggi politici che pur di accaparrarsi qualche voto in più, propongono soluzioni che fanno dell’inattuabilità il loro punto cardine.

Il vuoto di Lieber si manifesta nell’installazione posta al centro della prima sala della galleria, quale diretto rimando alle impalcature usate per i manifesti pubblicitari, pervasa da oggetti d’uso comune come tappi multicolorI di distinte dimensioni e occhielli metallici lì sospesi al termine della loro pratica funzione.

A definire l’impossibilità di un nuovo uso alimentare concorrono una serie di pantofole di differenti calzate da utenza famigliare, inutilizzabili in pratica in quanto scavate in forme di pane.

Nelle opere di Axel Lieber (Düsseldorf 1960) la dicotomia tra il pieno e il vuoto assume la forma di scatole, anch’esse lontane dal loro reale utilizzo, divenute tra le mani dell’artista, lillipuziane architetture abitative.

L’assenza dell’individuo è data da una felpa sorretta da fili come in un teatro di burattini, con un paio di scarpe vuote posate a terra a dire di un involucro privo del suo abitante.

Immaginifiche costellazioni composte, anche in questo caso, da una serie di bottoni collocati sulla pagina 17 di un noto fumetto, annerita da un buio notturno, danno vita a percorrenze spaziali di improbabili quanto ingegnosi arcipelaghi celesti.

Axel Lieber, “Empty Promises”,  Milano maab gallery, Via Nerino 3. Fino al 10 maggio. Orari: da martedì a venerdì 10.30-18

Mauro Bianchini

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Sara Montani inaugura “Caleidoscopio” https://www.artevarese.com/sara-montani-inaugura-caleidoscopio/ https://www.artevarese.com/sara-montani-inaugura-caleidoscopio/#respond Wed, 17 Apr 2024 16:30:07 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74009 Bellagio – Si presenta come una vera e propria retrospettiva, da scoprire come se si stesse guardando attraverso un caleidoscopio, dove ogni angolo offre una nuova prospettiva e una visione unica… E’ la nuova mostra dell’artista milanese Sara Montani in apertura dal 24 aprile al Centro espositivo Torre delle Arti con inaugurazione in programma alle […]

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Bellagio – Si presenta come una vera e propria retrospettiva, da scoprire come se si stesse guardando attraverso un caleidoscopio, dove ogni angolo offre una nuova prospettiva e una visione unica… E’ la nuova mostra dell’artista milanese Sara Montani in apertura dal 24 aprile al Centro espositivo Torre delle Arti con inaugurazione in programma alle 17.

Ed è proprio “Caleidoscopio”  il titolo di questa personale caratterizzata da una ricerca che da sempre unisce materiali e linguaggi differenti. L’arte di Sara Montani è come un viaggio tra passato e presente, attenta esplorazione della memoria collettiva attraverso il linguaggio di oggetti d’un tempo che diventano magicamente simboli di una ricerca personale di significato e appartenenza.

Partendo da questo assunto, all’interno della suggestiva Torre delle Arti costruita nel XIII secolo come avamposto di avvistamento, l’artista ha pensato a un allestimento site specific che si adattasse a uno spazio espositivo che si sviluppa in verticale e non in orizzontale, come accade canonicamente, presentando una serie di opere appartenenti a diversi periodi, dai differenti linguaggi espressivi e dalle varie dimensioni.

Nella parte alta della torre, sono collocate due imponenti installazioni, Textum (una grande camicia ospedaliera trasparente con motivi floreali cristallizzata in resina) e In ragione di un filo sottile. Itinerari (due stampe di grandi dimensioni affiancate, il fronte e il retro di una tavola di legno, a suggerire la forma di un albero, con alla base cinque stampe strette e lunghe di diverse misure).

Proseguendo, negli ambienti ai primi due piani, invece, si possono ammirare opere dai formati più piccoli: acquerelli, chine, incisioni, monotipi e monoprint, libri d’artista, selezionati per affascinare e coinvolgere un pubblico internazionale.

La mostra di Bellagio ripropone come la caleidoscopica creatività di Sara Montani trovi fondamento nella riorganizzazione di oggetti archeologici e antropologici, portavoci di memorie perdute, che si trasformano in opere d’arte variegate: dall’incisione alla stampa, dalla scultura alle installazioni.

Una ricerca poetica che nel tempo si è concentrata in particolare sugli indumenti, custodi tangibili di esistenza, intimità e valori umani, rendendoli di volta in volta protagonisti della sua arte attraverso nuove forme espressive che ne esaltano il valore simbolico e narrativo: opere uniche che dialogano con il presente pur rimanendo profondamente radicate nella memoria storica e culturale.

Caleidoscopio è dunque un racconto a specchi e frammenti di vetro colorati che vuole ribadire il bisogno dell’artista di andare oltre alla rielaborazione estetica, volendo instaurare un dialogo profondo con lo spettatore, per lasciare un’impronta e stimolare una riflessione sulla continuità dell’esperienza umana e sul ruolo dell’arte come ponte tra le epoche.

L’esposizione sarà visitabile sino al 6 maggio. Orari al pubblico: tutti i giorni 10.30-13 / 15.30-18.30; venerdì e sabato apertura anche serale dalle 21 alle 22.30. Tutti i giorni alle 11 visita guidata gratuita con l’artista. Per prenotazioni: 339-1052214

 

Cenni biografici

Artista impegnata nell’indagine della realtà sociale, la produzione artistica di Sara Montani abbraccia più linguaggi, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’incisione, alle installazioni e ai libri d’artista, impiegando materiali e tecniche varie.

La sua ricerca affonda le radici nella memoria, individuale e collettiva e nella trasmissione della conoscenza, di generazione in generazione. Predilige progetti tematici, trasferendo il vissuto personale all’interno dell’opera d’arte.

Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera con Tito B. Varisco e Guido Ballo, Sara Montani espone dal 1970 ed è stata invitata a prestigiose manifestazioni conseguendo premi e segnalazioni. Le sue opere figurano in collezioni e raccolte di enti pubblici e privati in Italia, Francia, Belgio, Inghilterra, Romania, Svizzera, Egitto, Germania, Cina, Giappone, Stati Uniti, Polonia, Repubblica Dominicana.

Già membro della Commissione Artistica del Museo della Permanente di Milano, dal 2022 Sara Montani fa parte del Consiglio direttivo del Museo della Permanente di Milano e continua a contribuire attivamente al panorama artistico milanese ed italiano.

Sara Montani vive e lavora a Milano.

 

 

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“Donne e Motori? Gioie e Basta” https://www.artevarese.com/donne-e-motori-gioie-e-basta/ https://www.artevarese.com/donne-e-motori-gioie-e-basta/#respond Wed, 17 Apr 2024 14:51:40 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74004 Tradate – In occasione della Italian Motor Week, iniziativa promossa da ANCI-Città dei Motori, rete di Comuni cui aderisce anche la città, dal 19 al 21 aprile, il Museo Fisogni (sede della più grande collezione al mondo di pompe di benzina antiche e migliaia di oggetti relativi al carburante), ospita la mostra fotografica “Donne e […]

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Tradate – In occasione della Italian Motor Week, iniziativa promossa da ANCI-Città dei Motori, rete di Comuni cui aderisce anche la città, dal 19 al 21 aprile, il Museo Fisogni (sede della più grande collezione al mondo di pompe di benzina antiche e migliaia di oggetti relativi al carburante), ospita la mostra fotografica “Donne e Motori? Gioie e Basta” ideata da Elisabetta Cozzi, presidente del Museo Fratelli Cozzi di Legnano.

“Di stereotipi sulle donne ce ne sono tanti – spiega l’ideatrice dell’esposizione – e quelli che le collegano al mondo delle automobili sono particolarmente denigratori e tra i più difficili da eliminare. La mostra, giunta alla II edizione, vuole essere un contributo per combattere le immagini che distorcono la realtà e per superare la cultura discriminatoria”.

Protagoniste degli scatti sono 20 donne di alta professionalità ritratte a bordo delle Alfa Romeo del Museo Fratelli Cozzi che la fotografa Camilla Albertini ha ritratto alla guida, “colpendo – precisa Elisabetta Cozzi – con la forza di immagini eleganti e rispettose, i luoghi comuni antiquati e retrogradi. Per sensibilizzare tutti sull’urgenza del contrasto alla violenza e di una vera parità, che nasce anche dalle battaglie culturali”.

Un’esposizione fotografica densa di contenuti e significato, per testimoniare l’arretratezza dei pregiudizi e promuovere la parità anche – ma non esclusivamente – nel campo dei motori. “Un evento che rientra in un più ampio quadro di collaborazioni culturali che stiamo portando avanti con i musei della zona e che siamo lieti di ospitare” – ha sottolineato Nicolò Fisogni, amministratore del museo tradatese e figlio del fondatore Guido.

“Quello della parità di genere al volante è un tema fondamentale – aggiunge il curatore Marco Mocchetti – se ne parla da oltre un secolo, ma i fatti di ogni giorno dimostrano che c’è ancora tanto da fare”.

In occasione della mostra si potrà anche visitare e scoprire la collezione Fisogni, un gioiello di archeologia industriale riconosciuto dal Guinness World Record. Orari al pubblico: venerdì 19 aprile su prenotazione (chiamando il 335-6777118); sabato dalle 14 alle 17.30; domenica dalle 10 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30. Nelle giornate di sabato e domenica, sempre a Tradate, sarà inoltre possibile visitare il Museo della Motocicletta Frera, aperto dalle 15 alle 18.

 

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“Carte d’Identità”, le sculture di Antonella Gerbi https://www.artevarese.com/carte-didentita-le-sculture-di-antonella-gerbi/ https://www.artevarese.com/carte-didentita-le-sculture-di-antonella-gerbi/#respond Tue, 16 Apr 2024 17:33:22 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73998 Barzanò (LC) – Prosegue per tutto il mese di aprile il programma dedicato all’arte, con mostre e installazioni urbane, oltre a momenti “riversati” ai  bambini. Alla Canonica di San Salvatore, la scultrice Antonella Gerbi, attuale vincitrice del bando annuale Residenza d’Artista del Consorzio Villa Greppi presenta la personale dal titolo “Carte d’Identità”, una selezione di […]

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Barzanò (LC) – Prosegue per tutto il mese di aprile il programma dedicato all’arte, con mostre e installazioni urbane, oltre a momenti “riversati” ai  bambini.

Alla Canonica di San Salvatore, la scultrice Antonella Gerbi, attuale vincitrice del bando annuale Residenza d’Artista del Consorzio Villa Greppi presenta la personale dal titolo “Carte d’Identità”, una selezione di opere pensate in stretta sinergia con gli spazi dell’ambiente.

Artista poliedrica, che si muove tra scultura, installazione e performance, concentra la propria ricerca attorno al concetto di provvisorietà che ci circonda, indagandolo attraverso l’osservazione quotidiana delle cose nella loro evoluzione, crescita e scomparsa. Spiega – “Sempre più mi sento immersa nel modo in cui vivo e, attraverso la mia esperienza personale, imparo e ho l’esigenza di descrivere il mondo nelle sue complessità. Nel mio fare artistico è come se sviluppassi diversi percorsi attraverso l’uso di media differenti la scultura, l’installazione, l’incisione, la fotografia, la performance. Tutto confluisce nella volontà di rendere visibile ciò che non lo è, fosse questa una sensazione, un concetto o una forma estetica”.

Gli ultimi lavori di Gerbi mostrano l’evoluzione di un percorso che fa da ponte tra passato e futuro: un materiale ipertecnologico e artificiale come il plexiglass, si innesta su materiali antichi e naturali come il marmo e il legno, a rappresentare l’ibrida epoca contemporanea e postmoderna, in cui organico e inorganico si mescolano per partorire qualcosa di nuovo e ancora sconosciuto. “Il mio – prosegue l’artista – è un gioco di incastri in cui le forme interne si stringono e si uniscono a un altro corpo esterno, l’intrusione in plexiglass, formando una geometria che soddisfi pienamente l’occhio. Inserendo tasselli di plexiglass all’interno della scultura sviluppo una meta-scultura, ovvero una scultura nella scultura: la parte di plexiglass che si vede viene lavorata come un materiale da intaglio, come se fosse un materiale antico”.

Quando lo lavoro, creo un vuoto con dell’aria all’interno che è proprio ciò che si vede. La scultura è fatta di aria e in questo modo racconto qualcosa che in realtà non esiste. Cerco di dare corpo all’assenza attraverso una presenza. Quando lavoro con la pietra, in certi casi, trovo dei pezzi che sono così belli in sé che mi viene naturale fare solo interventi minimi. Cerco di evocare forme che ricordino l’immagine della nudità più profonda e nascosta, la parte più misteriosa del corpo: le ossa, ossa dell’uomo, ossa della terra nel loro bianco splendore. Le mie opere partono da una base anatomica molto forte, soprattutto le ossa, che sono ciò che ci sorregge”.

La ricerca dell’artista vuole essere una scrittura in frammenti, senza pretese di globalità: frammenti del proprio tempo che sopravvivono alla quotidianità. “Non voglio creare una visione unitaria, completa e violenta, piuttosto creare una poesia solida e rarefatta insieme, sottile, una narrazione polisemica in cui convivono identità differenti”.

La mostra rimarrà aperta all’interno della Canonica romanica di via Castello, con ingresso libero, fino al 21 aprile con i seguenti orari: giovedì  10 – 12/ 18 – 20, venerdì 18 – 20; sabato 14– 18; domenica 10-12/14 – 18.

Altri appuntamenti nell’ambito del mese dedicato all’arte:

Sabato 20 aprile alle 17, nell’edificio ex scuole elementari di piazza Mercato, inaugurazione dell’installazione dell’opera land art “La Cura” di Gabriele Mundula

Sabato 27 aprile alle 17 alla Canonica di San Salvatore, inaugurazione della collettiva “Materia Fragile” che riunisce opere in ceramica e pezzi da collezione, con lavori realizzati in materiali affini, come creta e gesso e  porcellane. L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio.

Infine, sino al  29 aprile, alla Sala Civica di via Colli è in corso “MODULOPOLI”, progetto ideato dall’artista Federico Marcoaldi, che ha scelto di raccontare la sua idea di città metropolitana modulare, coinvolgendo in una collettiva, cento artisti e cento bambi.

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Como – Alla Pinacoteca Civica echi di “Voci dal paesaggio Nordico” con la mostra degli artisti  svedesi Britta Marakatt–Labba e Lars Lerin. L’esposizione, allestita nelle sale al primo piano dell’edificio, a cura degli architetti Davide Adamo e Marina Botta, propone un’immersione sensoriale nel paesaggio nordico tra forme, colori, profumi e materiali richiamati da betulle, pini, muschi, licheni, legni, sassi e conchiglie, pelli di renna e i colori del cielo d’inverno e del mare ghiacciato.

Al centro della ricerca dei due artisti contemporanei, tra i più rinomati nell’arte scandinava, ci sono l’osservazione e la rappresentazione di una regione del Nord Europa, ancora in gran parte allo stato naturale, l’attenzione per il valore e la fragilità del paesaggio, il clima e l’identità dei luoghi, con le proprie storia, cultura, mitologia e tradizioni.

Una visione artistica che si fa racconto non limitandosi ad una contemplazione estetica, ma coinvolgendo i visitatori in un’esperienza più profonda, cognitiva e sensoriale. Le opere svelano l’anima dei luoghi e diventano scene di vita e di azioni dell’agire umano: le case e il lavoro dei pescatori nei piccoli porti delle isole Lofoten, i boschi di betulle della regione del Värmland, la vita nomadica dei Sami/Lapponi e le loro proteste per difendere le terre e i pascoli delle renne, insidiati sia dallo sfruttamento delle risorse naturali sia dai cambiamenti climatici.

Britta Marakatt–Labba, artista tessile e pittorica, strettamente legata alla narrativa Sami, (cultura che attraversa il Nord di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia) porta in mostra ricami  narrativi eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco che disegnano la storia di un popolo poco conosciuto e ancora in cerca di legittimazione, nonostante le antichissime origini. Il suo mezzo d’espressione, l’ago e il filo, evidenziano l’estetica della lentezza e portano a riflessioni sulla saggezza silenziosa degli animali, su tutto ciò che vive, sottolineata dalla presenza di renne, corvie  figure mitologiche Sami. Le  storie e racconti del popolo Sami sono stati esposti in tutto il mondo, in particolare a Documenta (Kassel, Germania) nel 2017 e alla Biennale di Venezia nel 2022.

Gli acquarelli di Lars Lerin, pittore e scrittore, raccontano percezioni e legami a paesaggi di boschi e di mare, facendoci capire il freddo, il silenzio e l’immensità degli spazi. Considerato uno dei principali artisti scandinavi nella tecnica dell’acquerello, Lerin ha tenuto mostre personali e collettive in musei e gallerie d’arte in Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Isole Faroe, Islanda, Germania, Norvegia e Stati Uniti. Le sue opere sono esposte in Svezia e Norvegia. Scrittore, ha pubblicato più di cinquanta libri e il testo di saggistica “Naturlära – Imparando dalla Natura” è stato premiato con l’August Prize 2014.

L’obiettivo della mostra è stimolare un dibattito sul valore e la fragilità del paesaggio, anche il nostro, incentivando la consapevolezza che la bellezza del paesaggio dipende da come lo usiamo e come lo viviamo, dal consenso che i “luoghi” hanno una propria identità e una “voce” che dobbiamo ascoltare.

Il tema della natura sarà anche amplificato in mostra attraverso una installazione verde,
curata da Botanic Studio And Deco, ispirata alla vegetazione della foresta svedese, in cui il visitatore potrà immergersi e rigenerarsi, accompagnato da un sonoro curato da Paolo Lipari.

La mostra “Voci dal paesaggio Nordico” ospitata alla Pinacoteca di via Diaz sarà visitabile fino al 13 ottobre. Orari al pubblico: da martedì a domenica ore 10-18.

 

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