Ci sono progetti che rimangono a lungo nel cassetto. I materiali si accumulano in modo magmatico, caotico, persino incontrollabile e all'inizio non hanno un profilo preciso né una trama ben definita. Poi, piano piano tutti gli appunti, i disegni, le annotazioni cominciano a trasformarsi e i vari tasselli, ordinati gli uni dopo gli altri, prendono forma e compongono il loro racconto.
È questa la storia di UT, il capolavoro nato dalla mente di Corrado Roi, maestro delle ombre che dalle pagine di Dylan Dog passa a creare, assieme a Paola Barbato, la saga a cui sta lavorando da tutta la vita. Due punte di diamante danno così origine a una miniserie che racconta, con disegni straordinari e di grande impatto, il tempo dopo l'uomo e i conflitti tra le nuove specie dominate da istinti primordiali.
Per la prima volta nella storia della Casa editrice Bonelli, infatti, la nuova saga conterà due edizioni in contemporanea per tutta la durata della serie, una per le edicole e una per le fumetterie. L'obiettivo è quello di offrire esperienze di lettura diverse, dove la versione fumetteria si differenzierà da quella destinata all'edicola per le variant cover realizzate di volta in volta da un disegnatore ospite d'eccezione e per l'aggiunta in ogni numero di un esclusivo apparato redazionale, creato appositamente dal team Bonelli.
"Per tutta la sua brillante carriera – ci spiega Paola Barbato – non ha mai smesso di lavorarci, prendendo appunti, scrivendo sequenze e dialoghi, schizzando bozzetti e studiando i personaggi. Il materiale accumulato in quarant'anni era un magma straordinario e caotico di concetti e idee del tutto nuove, praticamente impossibile da affrontare. Lo abbiamo fatto insieme dopo tantissime chiacchierate notturne su questo argomento e ce ne abbiamo messi altri 10 per riuscire a portare a casa sei albi ricchissimi e straordinari che non assomigliano a nulla di ciò che è mai stato pubblicato in Bonelli".
Ma chi è UT? E in quale luogo trasporta i suoi lettori?
Dopo la scomparsa dell'uomo, la terra è devastata, la fauna pressoché estinta, l'ambiente intossicato. Quel che resta del pianeta è popolato da nuove specie, esteriormente molto simili all'uomo, ma dalle capacità limitate. Sono esseri governati principalmente dai loro bisogni primordiali, sui quali spicca la fame che li spinge a nutrirsi gli uni degli altri. Ut è uno di loro, una creatura elementare, feroce e infantile, i cui compiti sono cercare, per conto dell'entomologo Decio, i pochi insetti non ancora estinti e sorvegliare un'antica mastaba a cui nessuno deve avvicinarsi. Proprio da lì, il giorno in cui Ut viene accidentalmente distratto e un gruppo di malintenzionati fa irruzione nell'edificio, emerge un individuo mai visto prima, diverso da tutti gli altri… Si chiama Iranon, è enorme, frastornato e non ricorda più nulla di sé. Decio, preoccupato, lo nasconde subito in casa e incarica Ut di non perderlo mai di vista: gli deve impedire di venire in contatto con chicchessia, perché – sono le sue enigmatiche parole – "è il solo esemplare della sua specie". A Ut non importa nulla del nuovo arrivato, la sola cosa per la quale prova interesse è un gattino, esemplare rarissimo che ha trovato e preso con sé. La comparsa di Iranon però non è passata inosservata e la voce della sua presenza inizia a rimbalzare tra le Vie della Fame, le Vie dei Mestieri e le Vie dei Pensieri, raggiungendo tutte le nuove specie e chi le governa. C'è chi lo teme, chi lo brama, chi vuole strumentalizzarlo per ragioni oscure e chi vuole semplicemente cancellare la sua presenza dalla terra…
"L'universo di Ut si rifà alle esperienze dirette di Corrado – continua Barbato – ai suoi punti di riferimento pittorici e cinematografici, a concetti filosofici e letterari a lui cari e, semplicemente, all'universo che lo circonda (alcuni paesaggi sono presi pari pari da cartoline d'epoca della zona in cui vive). Ma non per questo è una storia difficile, anzi, si sviluppa su diversi piani di lettura, dal più semplice, godibile per tutti, al più complesso per i pochi che avranno gli strumenti per riconoscerlo. Un'opera ricchissima che è soprattutto una gioia per gli occhi, tavole in cui Corrado ha trovato la propria dimensione ideale, dando sfogo a tutta la propria creatività".
Corrado Roi è nato l'11 febbraio 1958 a Laveno Mombello (Varese), dove tuttora vive e lavora. Appena sedicenne, entra a far parte, con altri esordienti, dello studio diretto da Graziano Origa. Disegna "Rick Zero" per la testata "Adamo" della Corno. Negli anni Ottanta collabora con la Ediperiodici, "Il Monello" e lo Staff di If, di Gianni Bono. Nel 1986 entra in contatto con la Bonelli, disegnando qualche storia di Mister No e Martin Mystère, per passare stabilmente nella pattuglia dei "dylandoghiani". Ha collaborato con le Case editrici Comic Art, Glamour e Mondadori. Tra un numero e l'altro di Dylan Dog ha disegnato anche uno speciale estivo di Nick Raider, ha lavorato per Brendon (di cui è stato il copertinista dal numero 1 al 44), Julia, Magico Vento e Dampyr. Sue le copertine della collana Granderistampa di Dylan Dog.
Paola Barbato nasce a Milano il 18 giugno 1971 e vive a Verona con il compagno e le figlie Virginia, Ginevra e Melania. Dopo mille lavori diversi, approda alla scrittura con "Intermittenze", una raccolta di racconti che suscitano la curiosità dell'allora curatore editoriale di Dylan Dog, Mauro Marcheselli, che la invita a cimentarsi con un soggetto dell'Indagatore dell'Incubo. L'esordio nel mondo orrorifico di Dylan Dog avviene nel 1998 con l'albetto dal titolo "Il cavaliere di sventura", allegato allo Speciale n. 12. Sulla serie regolare di Dylan Dog, il suo debutto è dell'anno successivo con "Il sonno della ragione", a cui fanno seguito numerose altre avventure. Per la nostra Casa editrice, collabora anche alle serie "Romanzi a Fumetti" e "Le Storie". Il suo esordio nel romanzo di narrativa avviene invece nel 2006 con il thriller "Bilico", seguito nel 2008 da "Mani nude" e nel 2010 da "Il filo rosso". Nel 2008 scrive il soggetto e collabora alla sceneggiatura di una fiction per Sky, "Nel nome del male". Ha scritto anche per il cinema e per il teatro.