Roma – “La penna è il bisturi dell’Arte” è la mostra che la Galleria Carlo Virgilio &C.dedica ad Alberto Martini (1876-1954). Esposto un corpus significativo di disegni a penna di china dell’artista trevigiano, protagonista del Simbolismo europeo, dagli esordi alla prima maturità. Grande amante della letteratura ha dedicato numerose opere a importanti testi come le illustrazioni per il Morgante Maggiore di Luigi Pulci (1895), la Secchia Rapita di Alessandro Tassoni,  La corte dei miracoli (esposti alla Biennale di Venezia del 1897) e per il Poema del lavoro (a Torino nel 1898 e poi  a Venezia, Londra, Monaco di Baviera e Berlino). Il nucleo più ragguardevole e consistente della mostra riguarda le illustrazioni per i Tales di Edgar Allan Poe: 11 disegni eseguiti tra il 1906 e il 1908 tra i più celebri di Martini e ora ritrovati negli originali. I disegni del ciclo di Poe,  accompagnati da un vasto successo di critica (a Londra Martini fu paragonato a William Blake), rappresentano il più significativo contributo dell’artista all’illustrazione letteraria europea di matrice simbolista, dove un’immaginazione visionaria si lega con il gusto per il simbolo arcano, il macabro e l’ironia grottesca. Un’esposizione congiunta, intitolata “Alberto Martini. Maschere e Ombre”, a cura di Monica Cardarelli, è allestita, nelle stesse date, alla Galleria Apolloni di Via Margutta. Fino al 30 giugno. Orari: da lunedì a venerdì 11.30 – 15/ 16 – 19. Sabato su appuntamento.

Varese – “Puntini…Puntini…” è il titolo della personale di Davide Nido (1966-2014) allestita negli spazi espositivi di Showcases Gallery. Nella sede di via San Martino della Battaglia si potranno ammirare le serie: “Coriandoli“, “Persistenze mutevoli“ e “Natura viva“.  Ispirandosi al mondo naturale, Nido ha saputo dar vita ad un linguaggio formale astratto, nuovo e personale. Partendo dalla struttura geometrica dell’immagine e dalla sintesi della forma  primordiale, con il colore e trame di materiali sintetici, (come colle siliconiche sciolte a caldo), ha creato un linguaggio espressivo, globalizzante e poetico. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Davide Nido, rimarrà in calendario sino al 30 luglio. Orari: da lunedì a venerdì 9-12.30 / 14.30–18.30. Sabato e domenica su appuntamento T.338 2303595/ +39 0332 237529.

Varese –  Sono 22 gli artisti, italiani e stranieri, che quest’anno prendono parte alla rassegna “20 15×15 / 20×20 Collezione Punto sull’Arte“,  divenuta ormai format iconico della galleria di viale Sant’Antonio. Al centro della mostra vi è come sempre il formato 15×15 cm e 20×20 cm, elemento cardine del progetto sin dai suoi esordi.  In mostra sono esposte 80 opere, realizzate con le più svariate tecniche artistiche: dai monotipi al drybrush, dal vetro alla corda, dal marmo alla carta, fino ai più tradizionali colori a olio e ad acrilico.  Nella Project Room al piano terra della galleria è allestita, come di consueto, una panoramica della collezione con opere provenienti dalle precedenti edizioni. Fino al 31 luglio. Orari: martedì – sabato: 10-13/15-19.

Gallarate – Pittura, scultura poesia e fotografia  nella collettiva “Nel ventre della balena“ organizzata nella sede di piazza Diaz (quartiere Cajello)  dall’ Associazione Artistica Alfa. Alla mostra hanno aderito venticinque artisti: Silvia Gabardi, Desirée Binaghi, Monica Monti, Luciana Spelta, Giuseppe Benecchi, Ennio Melandri, Giovanni Perota, Lalla Colombo, Cristina Rizzitiello, Sonia Naccache, Anna Gorla, Gianluigi Casiraghi, Raffaello Giunti, Antonella Rosa, Massimo Massarelli, Rosanna Battaiotto, Ida D’Angelo, Vanna Bossi, Giorgio Colombo e Giuliano Introini. Un’esposizione dall’allestimento “particolare” che accompagna i visitatori in un’esperienza multisensoriale. Le opere infatti sono collocate in una scenografica simulazione che richiama appunto “la pancia” del cetaceo. Fino al 15 luglio. Orari: venerdì, sabato e domenica, 10-12.30 /16-19.

Gallarate – E’ uno dei movimenti che più ha segnato la storia dell’arte e che il museo MA*GA ha ricreato  nella mostra “Impressionisti. Alle origini della modernità” attraverso 180 opere dei maggiori esponenti: da Courbet a Pissarro, da Degas a Manet, da Monet a Renoir, da Cézanne a Sisley e molti altri; opere provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane. Dipinti, disegni, acquarelli, incisioni e sculture in un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda metà del XIX secolo, che spazia dal Realismo, all’Impressionismo, al Post-Impressionismo. L’itinerario di visita si articola in una serie di sezioni dedicata ai capolavori letterari di fine Ottocento. Il percorso espositivo prosegue tra artisti quali Auguste Renoir, Berthe Morisot, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini e Federico Zandomeneghi, capaci di rappresentare le trasformazioni sociali di quella che Baudelaire definiva La Vie Moderne (1863). Accompagnano i lavori,  preziosi abiti da cerimonia originali di fine Ottocento, provenienti da una collezione privata, già di proprietà della regina di Portogallo e di nobildonne francesi e da vetri Art Nouveau che testimoniano la moda e la modernità della Parigi fin-de-siècle. Fino al 9 gennaio 2022 orari: martedì-venerdì 10-19; sabato e domenica 10-20. Info T. 0331 706011.

Brescia – E’ la prima mostra personale di Ceal Floyer alla galleria Massimo Minini. L’artista britannica, di fama internazionale, ha all’attivo mostre che comprendono Biennali e personali in diversi Musei di tutto il mondo. Il suo lavoro è caratterizzato da una forte vena ironica e tagliente; si basa sulle alterazioni impercettibili e l’accostamento di oggetti del quotidiano che, combinati o leggermente modificati, creano momenti di stupore. Floyer ci inganna e crea situazioni dell’assurdo che costringono a riflettere e a ragionare. Troppo abituati al concetto di bello assoluto, ora in mostra dobbiamo rimettere le carte in tavola e lasciarci sorprendere. Sino al  30 giugno orari: lunedì-venerdì 10-19; sabato 15.30-19.30.

Mantova – La Casa del Mantegna ospita  “Il Tamburo dello Sciamano“, mostra organizzata per commemorare il centenario della nascita dell’artista tedesco Joseph Beuys (Krefeld 1921 – Düsseldorf 1986). Grande protagonista della sperimentazione concettuale, Beuys compendia con Andy Warhol, di cui era amico ed estimatore benché su posizioni diverse, le linee fondamentali dell’arte visiva del secondo dopoguerra. Fu sempre molto attivo nel proporre temi ecologici e politici. Circa 150 documenti rari guidano il visitatore lungo il percorso: i manifesti, le cartoline e le fotografie accompagnati da una serie di video realizzati tra il 1964 e il 1985. La mostra è affiancata da eventi collaterali come incontri tenuti da Antonio d’Avossa ( il 10 e il 24 luglio), percorsi didattici, con “immersione” nella natura, (prenotazioni e informazioni: www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/). Fino al 29 Agosto. Orari: sabato e domenica 10-18.

Domodossola (VB) – Negli spazi di l’Artoteca Di-Se, all’interno del Collegio Rosmini, da domani (con inaugurazione alle 17) si apre al pubblico la mostra “Ostinato sguardo”. Gianluca Folì: vent’anni di idee, poetica, tratti e colori. Un viaggio tra gli strumenti, la concretezza e gli umori di un mestiere”. Sono esposte circa cinquanta opere dell’illustratore romano, una retrospettiva dei principali lavori eseguiti nei suoi primi vent’anni di carriera tra cui le stampe per il calendario Epson 2021 “Colorseeker. Affianca la mostra una serie di appuntamenti: il 3 luglio, alle 16, è prevista la presentazione del libro “Ostinato sguardo”, dedicato al percorso ventennale dell’artista, che per l’occasione sarà presente. Nei giorni 16, 17 e 18 luglio, Folì sarà tra i relatori della terza edizione di Mountain Academy, il corso nel quale verrà realizzato un taccuino d’artista. L’esposizione proseguirà sino al 18 luglio con i seguenti orari: martedì- venerdì 16-19; sabato – domenica 10-12 /15-19.

Martigny (Svizzera) – La Fondation Pierre Gianadda dedica una grande mostra a Gustave Caillebotte (1848-1894). “Impressionista e moderno”, secondo la definizione che lo accompagna è un pittore poco conosciuto, al quale si deve attenzione. La retrospettiva, propone una novantina di tele dipinte tra 1870 e 1894, con opere provenienti da musei europei tra cui il Musée d’Orsay e il Musée Marmottan Monet di Parigi, il Musée des Beaux- Arts di Rennes, il Musée des Beaux-Arts di Rouen, il Petit Palais di Ginevra, la Fondation de l’Hermitage di Losanna, il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Museum Barberini di Potsdam, oltre che da importanti collezioni private. L’arte di Caillebotte esplora delle prospettive inaspettate e dipinge vedute a volo d’uccello “dall’alto” sulle nuove grandi arterie parigine. Cattura scene della vita borghese moderna e  il duro ambiente della classe operaia. La mostra è accompagnata da un catalogo che raccoglie, oltre ai testi del curatore della mostra, Daniel Marchesseau, interventi di conservatori, critici e storici dell’arte francesi e internazionali, specialisti del pittore e della sua epoca che rendono la pubblicazione, (contenente anche le immagini delle opere esposte), un documento importante per la conoscenza di Caillebotte. Fino al 21 novembre; tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Ligornetto (CH) – “Vincenzo Vela. Il sogno della materia” è la mostra allestita al Museo dedicato al maestro, in occasione del bicentenario della sua nascita. Si tratta della videoinstallazione di Adriano Kestenholz, opera che occupa alcune sale dello spazio espositivo e che propone al visitatore, su uno sfondo musicale composto da Andreas Pflüger, un continuo raffronto tra alcuni modelli in gesso, conservati nel museo, e le rispettive opere marmoree e bronzee visibili in vari luoghi del Ticino, Italia e Francia. Immagini video, materia e musica dialogano generando uno spazio onirico fatto di luci e ombre, di prossimità e di lontananze, di corporeità e di evanescenze, che ribalta e amplia i confini di locazione originaria delle opere di Vela. L’installazione di  Kestenholz è parte integrante di un progetto transmediale più ampio e articolato, che comprende anche un documentario musicale, dall’omonimo titolo, e una serie di sette clips musicali; documentario già trasmesso sui canali della RSI, che ha ottenuto diversi premi e una nomination per il miglior film sperimentale al Rome Prisma Film Awards. Fino al 12 settembre. Orari: da martedì a domenica: 10- 18.

Rancate – “Le donne, l’arte e il Grand Tour“ è il titolo della mostra visitabile alla pinacoteca Cantonale Zust. Piccoli capolavori che fondono estrema perizia e narrazione artistica grazie a tecniche raffinate e inconsuete sono il tema delle due collezioni private svizzere presentate per l’occasione. Si tratta di oggetti risalenti al XVIII-XIX secolo che conducono il visitatore sulle tracce del Grand Tour, il celebre viaggio di formazione intrapreso attraverso l’Europa da intellettuali e giovani aristocratici. La meta era l’Italia e le tappe imprescindibili Venezia, Firenze, Roma e Napoli. La prima raccolta riunisce una serie di gioielli in micromosaico realizzati con minuscole tessere in pasta vitrea, diventati di gran moda tra Sette e Ottocento e che i viaggiatori amavano portare in patria quali preziosi souvenir. La seconda collezione è dedicata a un’espressione artistica mista, che fonde pittura, perlopiù acquarello, e ricamo su un supporto di solito in seta. In mostra anche incisioni, libri, disegni che rappresentano la Città Eterna con opere di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) e del suo erede Luigi Rossini (1790-1857). Fino al 3 ottobre; orari: giugno, settembre e ottobre: 9-12 / 14-17; luglio e agosto: 14-18. Chiuso il lunedì.

St. Morits – E’ dedicata al ritratto la mostra ospitata al museo Segantini. L’artista, conosciuto in particolare per i paesaggi e le scene di vita contadina, considerava il ritratto come il più nobile dei generi pittorici. La rassegna presenta ventidue opere dedicati al tema (16 dipinti e 6 disegni), provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali, realizzati lungo tutta la carriera di Segantini, dagli esordi a Milano (1879), fino alla morte prematura in Alta Engadina (nel 1899, a 41 anni, a causa di peritonite mentre stava lavorando al quadro centrale del suo Trittico della natura). Attraverso questi lavori è possibile ripercorrere l’evoluzione della ritrattistica segantiniana da specchio a simbolo, ossia la graduale trasformazione dalle opere giovanili alla concezione del ritratto come veicolo per esprimere un’idea o un simbolo. Fino al 20 ottobre; orari: martedì-domenica, 11-17.

Arcumeggia – L’artista Ugo La Pietra nel suggestivo borgo espone in due differenti sedi: alla Sangalleria con “Abitare la città” e al Museo della Fotografia con “Ritratto”. Questa esposizione presenta diciotto opere fotografiche in bianco e nero, (realizzate da Vincenzo La Pietra), relative all’ultima fatica editoriale dell’artista dal titolo “Ritratto di mia madre” nel quale  ripercorre, attraverso racconti e riflessioni, un percorso di affetto filiale, una narrazione che analizza un’intera esistenza, fatta di luoghi, persone e affetti. Nella sede di Sangalleria invece,  “Abitare la città”, presenta dodici opere, storiche, tese a indagare Milano nelle sue forme urbane, attraverso spazi e accessori urbani, individui e contraddizioni socio-antropologiche, che fanno della città meneghina la capitale culturale della Lombardia.Fino al 20 luglio. Orari: sabato 15-18;  domenica  10-12/ 15 -18.

Bosia (OR) – Ultimi giorni per iscriversi al Concorso  Fratelli Melis 2021. Al Premio (con iscrizioni entro il 27 giugno) a tema  libero,  possono partecipare, artisti, artigiani e designer, emergenti o affermati, professionisti e amatori che utilizzano la ceramica come linguaggio artistico e con qualsiasi tecnica. Ogni partecipante potrà presentare una sola opera. I lavori, selezionati dalla giuria (composta da esperti) saranno esposti in una Mostra Internazionale in programma dal 7 al 25 agosto nelle sale dell’antico chiostro dei frati cappuccini a Bosa sulla costa occidentale della Sardegna. I vincitori saranno annunciati il giorno dell’inaugurazione dell’esposizione. Il Premio di arte Ceramica è organizzato dal Comune, dalla Pro Loco Melkiorre Melis, dal Messy Lab collettivo Ceramiche di Torino e dal Collectif National des Ceramistes (Francia) con il patrocinio della Regione Sardegna assessorato alla Cultura e Turismo. Per informazioni contattare infopremiomelis@gmail.com.