Si ricorda che, per effetto del DPCM del 3 novembre 2020 relativo al contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, le attività espositive sono sospese sino al 3 dicembre 2020.

Roma – “La Signora dell’Arte. Opere dalla collezione di Bianca Attolico da Mafai a Vezzoli”, è il titolo dell’esposizione allestita nelle sale del Casino dei Principi di Villa Torlonia. L’esposizione, a cura di Ludovico Pratesi, presenta circa sessanta opere, tra dipinti e sculture, che attraversano un secolo di storia dell’arte. Scelte che rivelano il profilo e la personalità della collezionista, perspicace e coraggiosa donna, scomparsa lo scorso gennaio, all’età di 90 anni. Gli spazi espositivi dove si svolge la mostra sono anche la sede dell’Archivio-Biblioteca della Scuola Romana, (corrente dalla quale parte la collezione di Bianca -iniziata dal padre) . Il percorso, suddiviso in sezioni per ordine cronologico, ricrea l’atmosfera dell’appartamento della Attolico, dove, per oltre trent’anni si sono incontrati artisti, critici e intellettuali . L’esposizione rimarrà in calendario sino al prossimo 17 gennaio. Gli orari: da martedì a domenica 9-19.

Lugano – Il Masi ha dedicato una grande mostra a Hans Josephsohn, uno dei principali scultori della seconda metà del XX secolo. L’esposizione , organizzata in  occasione del centenario della nascita dell’artista  presenta una selezione di opere in ottone realizzate tra il 1950 e il 2006, che si concentrano sull’essenzialità della figura umana  documentando tutte le tipologie del suo lavoro: figure in piedi, sedute, distese, mezze figure e rilievi. Sebbene il punto di partenza per le sue sculture siano modelli reali, il lavoro di Josephsohn rifugge un approccio realistico privilegiando immediatezza e vivacità, enfatizzando elementi anatomici e sommando diversi punti di vista che rendono difficile individuare la frontalità della scultura. Fino al prossimo 21 febbraio. Orari martedì, mercoledì e venerdì: 10 – 17; giovedì: 10-20; sabato, domenica e festivi: 10 – 18.

Mendrisio – E’ dedicata ad André Derain la mostra ospitata nelle sale del Museo d’Arte, organizzata nell’ambito delle esposizioni dedicate ai grandi maestri moderni. L’esposizione intende esplorare tutti i principali aspetti della ricerca dell’artista e in particolare rimette a fuoco, valorizzandole, le peculiari qualità della sua complessa e articolata produzione realizzata fra le due guerre e fino alla sua morte. Circa un centinaio le opere esposte suddivise in specifiche sezioni dedicate alle tematiche centrali della sua ricerca, nel campo della pittura, del disegno, della scultura e del suo impegno in ambito teatrale. Per quanto riguarda la pittura si è messa in luce l’evoluzione e le sperimentazioni stilistiche e tematiche, oltre ai numerosi riferimenti, impliciti o espliciti, dei più diversi territori dell’arte di tutte le epoche nei vari generi: dal paesaggio, alla natura morta, al ritratto, al nudo femminile, fino alle composizioni più articolate. Significativa, anche se più ridotta, la produzione scultorea. Infine, una sezione mette in luce il lavoro teatrale, aspetto meno noto dell’artista, attraverso una selezione di disegni, bozzetti e documenti fotografici. La mostra rimane in calendario sino al 31 gennaio 2021 con i seguenti orari d’apertura al pubblico: martedì – venerdì 10 – 12/14– 17; sabato – domenica e festivi 10– 18.

Melano (CH) – All’Artrus di via Pedemonte di Sopra, “Street Stars on Stairs”, una selezione di opere firmate da alcuni dei nomi più importanti della storia della Street Art, dalle origini del graffitismo sino ai giorni nostri. Un concentrato del meglio dell’arte urbana, sintetizzato nel percorso in ascesa di 51 gradini. Si possono ammirare opere di: Banksy, Blu, Haring, Jonone, Nevercrew, Osgemeos, Space invader, Taki183 e Zevs. La mostra è in calendario sino l 18 dicembre. Gli orari: dal martedì al sabato dalle 14 alle 18. Per informazioni: T.  +41 (0) 916493336

Mendrisio – “I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916”, è il titolo della mostra allestita al Teatro dell’architettura. Charles-Édouard Jeanneret, noto con lo pseudonimo di Le Corbusier, è stato uno dei maggiori esponenti del movimento moderno in architettura. Alcune sue opere, con i numerosi scritti teorici, rappresentano i cardini dell’evoluzione dell’architettura nel corso del Novecento. E’ stato anche urbanista, pittore e designer.  In mostra sono esposti più di ottanta disegni originali inediti provenienti da collezioni private e pubbliche svizzere, e riproduzioni arrivate dalla Fondation Le Corbusier di Parigi. L’esposizione, organizzata in occasione della pubblicazione del primo volume del “Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier”, curato da Danièle Pauly, è accompagana dalla rassegna “Living LeCorbusier” realizzata  in collaborazione con Milano Design Film Festival. Si tratta di una selezione di filmati sulla vita e le opere dell’architetto  che potranno essere visionati  nella Galleria al secondo piano del Teatro dell’architettura. Fino al 24 gennaio 2021. Orari: damartedì a venerdì 14 – 18; sabato e domenica 10- 18.

Bologna – “Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi” è la mostra allestita a Palazzo Albergati fino al prossimo 14 febbraio. Protagonisti della rassegna anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac, i maggiori esponenti dell’Impressionismo francese : 57 capolavori che insieme creano un’occasione  per ripercorrere l’evoluzione del movimento. La mostra inoltre rende omaggio anche a tutti quei collezionisti e benefattori – tra i quali molti discendenti e amici degli stessi artisti in mostra – che, a partire dal 1932, hanno contribuito ad arricchire la prestigiosa collezione del museo parigino rendendola una tra le più ricche e più importanti nella conservazione della memoria impressionista. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20.

Modena – E’ dedicata a William Henry Fox Talbot, inventore della fotografia su carta, la retrospettiva allestita alle Gallerie Estensi, intitolata “L’impronta del reale. Alle origini della fotografia”. L’esposizione documenta l’attività di questo pioniere mettendo a confronto il suo lavoro con quello di altri fotografi, artisti e scienziati, e i suoi legami con l’Italia, in particolare con Modena, dove risiedeva l’amico Giovanni Battista Amici. Il percorso propone infatti, oltre alle opere di Talbot, fra cui disegni fotogenici, calotipi, dagherrotipi, incisioni da dagherrotipi e fotografie contemporanee, la corrispondenza autografa con il modenese.Uno scambio epistolare, un’amicizia quella con l’ottico, matematico, astronomo e studioso di scienze naturali, testimoniata, come è possibile vedere in mostra, da alcuni strumenti scientifici che furono alla base del rapporto fra i due inventori. Sino al prossimo 10 gennaio; orari: sabato 8.30 – 19.30; domenica e festivi 10– 18.

Parma – “Ligabue & Vitaloni.Dare voce alla natura” è il titolo della grande mostra ospitata nelle sale del cinquecentesco Palazzo Tarasconi I capolavori del travagliato genio italiano (qui esposti 83 dipinti e quattro sculture) dialogano con quelle del contemporaneo Michele Vitaloni (Milano, 1967) esponente di spicco della Wildlife Art e dell’iperrealismo scultoreo. In mostra la natura, vista attraverso le splendide rappresentazioni di animali come leoni, tigri e iene che insieme a una serie di autoritratti e scene di vita, raccontano l’opera di uno dei più originali autori del Novecento italiano. Di Vitaloni, artista da sempre incuriosito dalla procreazione e dall’istinto di protezione negli animali,  si possono ammirare quindici opere. L’artista, nel suo linguaggio, ritrae gli animali con sapiente virtuosismo, esaltando la figura nella condizione selvaggia. L’esposizione è dedicata alla memoria di Flavio Bucci, l’attore scomparso lo scorso 18 febbraio che, con la sua indimenticabile interpretazione, aveva dato il volto ad Antonio Ligabue, nel film diretto nel 1982 da Salvatore Nocita. L’esposizione è visitabile fino al 30 maggio 2021. Orari: martedì-domenica, 10-19.30.

Torino – Artissima, fiera di arte contemporanea, non si ferma: in attesa della riapertura delle tre mostre di Stasi Frenetica, allestite nelle sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e del MAO- Museo d’Arte Orientale, la fiera mette a punto un’ampia offerta di attività online fruibili sul sito, sui canali social e in forma di appuntamenti Zoom-call. Le ultime novità messe a punto sono i virtual tour in 3D, i video trailer e i Walkie Talkies delle mostre di Stasi Frenetica che si aggiungono alle visite guidate e ai tour tematici online di Artissima XYZ, del catalogo digitale. E’ inoltre possibile visitare e scoprire la mostra Folle che riunisce, su una piattaforma online  26 fotografie dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.  Info: T +39 011 19744106 www.artissima.art.

Milano – Alle Gallerie d’Italia, fino al prossimo 21 marzo, la mostra “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”. L’esposizione, organizzata in occasione dei duecentocinquanta anni dalla morte di Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 – Madrid 1770), presenta circa settanta opere tra quelle firmate dal maestro, (una quarantina) e altre di importanti artisti suoi contemporanei (tra cui i veneti Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta, Sebastiano Ricci e il lombardo Paolo Pagani), ripercorre la vicenda artistica del Maestro e le sue committenze principali nelle città che lo hanno visto protagonista: con Venezia, Milano, Dresda e Madrid. E’ possibile ammirare per la prima volta esposti al pubblico, dopo i restauri, gli straordinari affreschi staccati della basilica Sant’ Ambrogio e di Palazzo Gallarati Scotti. La mostra,  è visitabile da martedi a domenica 9,30-19,30; giovedi 9,30 – 21.

Roma – Nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli, prorogata fino al prossimo 10 gennaio, la mostra “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi”. La mostra, è dedicata alla raccolta dei dipinti caravaggeschi del grande storico dell’arte e collezionista (Alba 1890 – Firenze 1970), di cui ricorre ques’anno il cinquantenario della scomparsa. Nella sua dimora fiorentina, villa Il Tasso, (oggi sede della Fondazione che gli è intitolata), raccolse un numero notevole di opere dei maestri di tutte le epoche e tra queste, il nucleo più rilevante e significativo è quello che comprende le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci. In mostra il famoso “Ragazzo morso da un ramarro” del Caravaggio oltre quaranta dipinti degli artisti che nel secolo XVII hanno subito in differente misura l’influsso dalla sua rivoluzione figurativa del grande Michelangelo Merisi. Tra le opere spicca il famoso “Ragazzo morso da un ramarro” del Caravaggio databile intorno al 1596-1597, che colpisce per l’espressione dovuta al brusco scatto per il dolore fisico, che si esprime nella contrazione dei muscoli del viso e nella contorsione della sua spalla. La mostra è accompagnata da un catalogo (Marsilio Editori) che presenta le opere della Collezione Longhi, corredate da una scheda e da una breve biografia degli artisti. Orari: tutti i giorni 9.30-19.30.

Monte Vido Corrrado (FM) – Il centro studi Osvaldo Licini ospita la mostra “La regione delle madri. I paesaggi di Osvaldo Licini”. L’esposizione indaga il legame dell’artista con la campagna marchigiana, le vedute francesi e quelle svedesi; le fonti pittoriche, quelle letterarie e filosofiche; il paesaggio descritto nelle lettere e quello disegnato o dipinto, l’interiorizzazione colta durante le sedute en plein air, fino alla sua trasfigurazione astratta, a partire dagli anni trenta fino alle proiezioni cosmiche degli ultimi anni. Il percorso, che presenta alcune opere mai esposte e altre raramente presentate nelle mostre degli ultimi anni, è suddiviso in nove sezioni tematiche. La prima è ospitata nelle sale del Centro Studi Licini e accoglie i paesaggi del periodo figurativo con un’ampia panoramica sull’evoluzione stilistica. Le altre sezioni sono invece allestite nella Casa Museo. Fino l’8 dicembre. Aperto solo sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. Info 334 9276790.

Ferrara – Prolungata sino al 27 dicembre la mostra “Tra simbolismo e futurismo. Gaetano Previati” ospitata nelle sale del Castello Estense organizzata in occasione del centenario della morte dell’artista . Una grande esposizione che presenta e ripercorre gli aspetti più suggestivi e innovativi della sua opera. La figura di Previati ha avuto un ruolo fondamentale nel rinnovamento dell’arte italiana alle soglie della modernità. L’artista infatti è considerato un erede della tradizione romantica, un interprete delle poetiche simboliste e, per la sensibilità visionaria e sperimentale della sua pittura divisionista, un anticipatore delle ricerche d’avanguardia futuriste. Il percorso espositivo si snoda attraverso un centinaio di opere tra dipinti, disegni, cimeli e documenti inediti che ripercorrono l’appassionante avventura che ha condotto l’artista: dalle visionarie interpretazioni storiche e letterarie alla pittura degli stati d’animo. La mostra osserverà i seguenti orari: 9.30 – 13.30 / 15.30 – 19.30; martedì mattina chiuso.