Rancate – Prosegue alla Pinacoteca Zust  l’approfondimento di un’epoca che ha condizionato culturalmente l’intera Europa. Con “Il Rinascimento nelle Terre Ticinesi2. Dal Territorio al Museo” si è aperta,  nelle sale dello spazio espositivo, la grande mostra curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa. E’ la seconda parte dell’indagine dei due storici, iniziata nel 2010 (allora affiancati da Marco Tanzi) presentata otto anni fa con l’ampia rassegna intitolata “Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini“.

Francesco De Tatti, Santo Stefano davanti ai giudici, 1526

Questo nuovo appuntamento, oltre a celebrare l’anno europeo del Patrimonio mette in luce uno spaccato di storia locale grazie ad un importante recupero, frutto di un recente acquisto della pinacoteca cantonese.

Si tratta della preziosa tavola datata 1526 e firmata da Francesco De Tatti, artista tra i più rappresentativi del periodo, nel varesotto raffigurante “Santo Stefano davanti ai giudici”. Il dipinto, in origine già apparteneva al polittico sull’altare maggiore della chiesa di Santo Stefano a Rancate.

Madonna con il Bambino, 1500 circa vetrata. Zurigo, Schweizerische. Nationalmuseum Landesmuseum

Ed è sulla figura dell’artista De Tatti il focus della mostra che presenta una selezione di opere, disegni compresi, accanto a lavori di altri maestri ai quali l’artista ha guardato nel suo percorso creativo.

Opere, finora mai riunite, che nel percorso consentono un confronto e un approfondimento sulla cultura visiva di De Tatti come la luminosa tradizione di Martino Spanzotti, uno dei grandi misconosciuti della pittura italiana del Quattrocento, riscoperto da Giovanni Testori, la Milano leonardesca di Bernardo Zenale e del Bramantino, fino a una precocissima conoscenza delle novità raffaellesche. I curatori inoltre hanno messo in luce forme di conservazione e di dispersione del patrimonio artistico con il temporaneo rientro di  opere che hanno lasciato il territorio per scelta dei proprietari o per altre vicende, come la pala di Bernardino Luini, oggi collocata in una chiesa della campagna inglese, un trittico di Calisto Piazza diviso tra più proprietà e per la prima volta, dopo secoli, riunito. Altri lavori hanno invece lasciato le sedi per le quali erano state realizzate per trovare  definitivo dimora nel Landesmuseum di Zurigo.

L’esposizione, allestita da Mario Botta, rimarrà in calendario sino al 17 febbraio ed è visitabile nei seguenti orari: da martedì a venerdì 9-12 / 14-18; sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18. Pinacoteca cantonale Giovanni Züst Rancate (Mendrisio), Canton Ticino. Info: +41 (0)91 816 47 91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest.

 

La Redazione