Tante volte abbiamo commentato le sue opere in mostre personali e collettive. Ci lascia Gian Luigi Premoli, noto agli amici e colleghi come il "Pittore del Ticino".

Nelle opere, le bellezze paesaggistiche sono lo spunto per proporre una visione poetica ed immaginifica che astrae dagli elementi del reale.
Restano nei suoi lavori, immagini particolarmente suggestive, spaziando da una fedeltà al reale fino ad una più libera fantasia immaginativa ed espressiva.
Così, emerge l'esigenza profonda di dialogo con la materia, con la natura e con il colore, ma anche il desiderio di ricercare soluzioni formali sempre nuove, capaci di dare forma ai propri pensieri e ai propri stati d'animo. I suoi acquerelli vivono – e vivranno in futuro – di quella trasparenza e di quella delicatezza che è propria del mezzo impiegato.