La sede di OrangotownLa sede di Orangotown

Arte nella legalità – Diatriba storica quella tra sostenitori e oppositori della street art: è soprattutto il difficile confine tra forma artistica e atto di vandalismo ad essere oggetto della perenne disputa. Ma questa volta a prendere le distanze dal graffitismo vandalico sono gli stessi writers, sei tra i più importanti in Italia, per rivendicare la validità della propria forma artistica, che nulla a che fare con scarabocchi o semplici tag sparse sui muri. Street art, quindi, al servizio della città: è questa l'idea alla base di Orango Town, laboratorio creativo fondato da Alfiero Marangon a Gallarate, che si farà conoscere al pubblico il 16 e 17 luglio in occasione di "Gallarate sotto le stelle" con una performance di street art in via Manzoni.

Be Jungle – Inaugurato lo scorso maggio, Orango Town si trova all'interno di un grande capannone in via Leonardo da Vinci (ex Bellora). Qui Alfiero Marangon, un expertise di oltre vent'anni nel settore della comunicazione, ha

Un'immagine dell'internoUn'immagine dell'interno

dato via a questo spazio creativo in cui creare nuove strategie di comunicazione per le aziende, avvalendosi soprattutto della componente creativa e artistica. Una fucina di idee e progetti, dunque, che non tralascia di curare anche l'impatto ambientale, servendosi di materiali ecologici e di riciclo.   

Il progetto – Tutto questo è la "Jungle Philosophy" a cui si ispira Orango Town, perfettamente espressa sulle pareti dello studio, rigorosamente ricoperte di murales ad opera degli artisti coinvolti nel progetto. La street art diventa quindi funzionale a progetti di comunicazione rivolti a privati, aziende, ma non solo: l'energia creativa di Orango Town si apre anche alla città di Gallarate, con l'intento di riqualificare gli spazi urbani attraverso l'opera di artisti e contrastare il graffitismo vandalico. "Messi al Muro è il titolo del progetto ideato dall'agenzia, rivolto agli enti locali (Gallarate in primo luogo) che presenta iniziative contro il fenomeno del graffitismo vandalico e iniziative a favore del graffitismo artistico, un'idea per coinvolgere ragazzi ed artisti emergenti e dare loro occasioni di mostrare la propria creatività" spiega Marangon.   
L'evento sotto le stelle – La preview di questa campagna contro il graffitismo vandalico sarà presentata la pubblico venerdì 16 e sabato 17 luglio, nell'ambito di "Gallarate sotto le stelle" ed in collaborazione con l'Assessorato ai Grandi Eventi, attraverso la realizzazione di un murales in via Manzoni, ispirato alla dantesca citazione "Fatti non foste a viver come bruti". L'opera costituisce il primo intervento di questo tipo, a carattere permanente, in pieno centro storico e vede il coinvolgimento di sei tra i migliori writers d'Italia: Raptuz, Mambo e Gatto da Milano, Senso (Bergamo), Thoms (Roma), Skah

OrangotownOrangotown

(Vicenza). L'opera verrà realizzata a partire dal pomeriggio del 16 e nelle due serate previste sarà possibile assistere al suo progressivo completamento. Contemporaneamente si svolgerà anche un'altra perfomance, dal titolo "L'arte…è un Bidone", in cui gli artisti saranno chiamati ad esprimere la loro creatività su dei bidoni di benzina: una sorta di "cow parade" gallaratese, ma arricchita di un messaggio ecologista. 

Sperando nella rivoluzione – "Un'arte di grande impatto per un evento che lascerà il segno" recita la locandina: noi ci auguriamo davvero che il muro di via Manzoni non si limiti ad un evento fine a se stesso, ma che sia solo il primo intervento di una nuova politica che finalmente riconosca la street art come parte integrante dell'estetica urbana.