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Un test – L'inserimento di Castellanza e dei suoi due gioielli artistici, Palazzo Brambilla e Museo Pagani, nell'elenco dei siti aperti al pubblico nella Giornata di Primavera del Fai è stata accolta con grande favore dall'associazione cittadina Amici dell'Arte, che rilancia così il territorio: "Oltre ad essere presidente degli Amici dell'Arte – esordisce Alessandra Oldani – sono anche socia Fai. E' infatti importante mettersi a disposizione e fare un servizio quando ci sono iniziative così interessanti a favore della cultura. Il Comune da questi due giorni avrà un'occasione speciale: sarà un test per verificare l'afflusso delle persone, che ci sarà, e testare quindi l'interesse della gente per le cose vicine e che di solito sono trascurate e viste di meno".

Valorizzare il territorio – "Per la Fondazione Pagani – ha continuato la Oldani – è una bella cosa, una vetrina come il Fai può amplificare e far conoscere a più gente possibile che viene anche da fuori città una realtà così significativa, soprattutto a chi non ne conosce l'esistenza. Per Palazzo Brambilla le giornate del Fai saranno motivo per incentivare con iniziative future le aperture delle sale per farne punto di accoglienza e riferimento culturale, e programmare quindi un domani altre attività legate all'arte per promuovere il territorio. La stessa Sala Colonne, una volta ultimata, potrebbe diventare prestigiosa sede per organizzare una serie di lezioni e conferenze, per esempio, su tematiche artistiche legate al territorio, penso ad esempio al Liberty nel Varesotto, all'archeologia industriale. In tal modo sarà come legare i luoghi e far e conoscere gli abitanti del Seprio a un pubblico ampio".

XVI Giornata FAI di PrimaveraXVI Giornata FAI di Primavera

Gli Amici dell'Arte, realtà da promuovere – L'associazione partecipa anche dietro le quinte alle giornate del Fai: alcuni dei ragazzi delle scuole che faranno da ciceroni nelle visite guidate hanno partecipato al corso di arte contemporanea promosso a febbraio dagli Amici: "Il Corso d'arte contemporanea – ha proseguito la Oldani – ha avuto quest'anno molto successo ed è piaciuto tantissimo. La nostra associazione va sostenuta ed aiutata proprio perché, per esempio, alcuni ragazzi che fanno i ciceroni a palazzo Brambilla hanno partecipato al corso; le loro professoresse sono nostre socie e, grazie anche ai nostri corsi, si sono tenute aggiornate e hanno così sensibilizzato le classi con risultati eccellenti. Il nostro è un lavoro silenzioso, ma che vuole dare un valido contributo all'arte e alla sua diffusione sul territorio".