Milano – “Questa mostra è immersiva”. Quante volte lo abbiamo sentito dire, soprattutto in relazione ad esposizioni ad alto tasso tecnologico e di forte esperienzialità per il visitatore? Ma che significa questo aggettivo? La Treccani definisce immersivo come qualcosa “nel quale si entra completamente, rimanendone avvolti e catturati”. Il termine, diciamocelo pure, è piuttosto abusato in ambito museale.

Una mostra davvero immersiva è, però, attualmente in corso a Milano, precisamente all’Armani/ Silos, museo voluto da re Giorgio Armani nel 2015 per raccogliere una selezione ragionata delle sue creazioni. Una volta entrati nelle sale che ospitano la retrospettiva dedicata alla fotografa Sarah Moon si viene catapultati letteralmente in una dimensione altra. Si è circondati da pareti grigie, da opere che sembrano dipinti e da una musica avvolgente. Si ha quasi la sensazione di essere ingannati dai propri sensi. Sono davvero fotografie quelle che stiamo osservando? Siamo davvero in un museo? I riferimenti spazio temporali sembrano venire meno. Si avverte un senso di sospensione, di rarefazione da cui si diventa quasi dipendenti.

Ecco l’effetto delle fotografie di Sarah Moon sulla gente. Creano dipendenza. Saltando da un’immagine all’altra, da una stagione all’altro il visitatore è chiamato a tentare di mettere a fuoco delle fotografie pittoriche. In mostra sono esposte, infatti, oltre centosettanta immagini di piccolo e grande formato, a colori e in bianco e nero, che coprono quattro decenni, dalla metà degli anni Settanta al 2018. Sarah Moon, curatrice dell’esposizione, sceglie di affiancare le iconiche foto di moda a immagini meno conosciute, raffiguranti danza, animali, fiori ed edifici industriali.

“Ho scelto di mescolare immagini di moda astratte con fotografie meno conosciute. Sono grata a Giorgio Armani per il suo invito e per la libertà che mi ha concesso con questa mostra. Apprezzo da sempre la sua couture senza tempo. A entrambi piace la sfida di fare di più con meno, e di lavorare con o senza colore” afferma Sarah

E Giorgio le risponde:

Stile ed eleganza senza tempo: questo è ciò che mi affascina del lavoro di Sarah Moon. Siamo spiriti affini e ho avuto il piacere di lavorare con lei, scoprendo una reciproca propensione per la semplicità come lingua forte e potente. Sono orgoglioso di ospitare questa mostra presso Armani/Silos: le immagini di Sarah Moon dialogano meravigliosamente con la nuda solidità dello spazio”

Le fotografie che popolano l’Armani/Silos hanno come soggetto principale il tempo e sollecitano continuamente la memoria dello spettatore conducendolo all’ultima sala. Qui un video cattura irrimediabilmente la sua attenzione: le opere di Sarah Moon sono mostrate in sequenza con in sottofondo la musica di Bach. Impossibile restare indifferenti, il coinvolgimento emotivo è innegabile.

Se nella vita quotidiana siamo sollecitati da immagini forti e rumori, il mondo di Sarah Moon è ovattato, fluido, in tono minore per usare un’espressione tipica della musica classica. Ecco una visita totalmente immersiva. Altamente consigliata.

Info:

Fino al 06 Gennaio 2019 MILANO

LUOGO: Armani/Silos

CURATORI: Sarah Moon

http://www.armanisilos.com/

 

Eleonora Manzo