Saronno – Appena si entra nella sala si è subito colpiti da queste figure molto realistiche, – malinconiche e trasognanti allo stesso tempo – che vengono sempre rappresentate in connubio con elementi marini e sembrano emergere dagli abissi.

Antonio De Blasi, persona molto pacata e quasi schiva, si anima nel raccontarci l’esposizione e il suo percorso:“Mare nero” è il riassunto, dei miei due grandi amori, la figura umana in particolar modo quella femminile e il mare, che per questa mostra in particolare ho voluto evidenziare con la poesia “L’uomo e il mare” di Charles Baudelaire, uno dei miei poeti preferiti insieme a Dino Campana e Giorgio Caproni. La poesia di Baudelaire esprime perfettamente il binomio “profondità marine” e “profondità dell’animo umano” tema che mi è caro già presente nella personale di Varese “Abyssi” . Lo sfondo nero rappresenta la profondità, il buio totale che si incontra scendendo nelle profondità del mare ma essprime anche il mio totale disinteresse per ogni qualsiasi forma di panorama e la solitudine del mio quotidiano disegnare. Molte delle figure non hanno gli occhi: questo permette all’opera di essere una composizione godibile nel suo complesso e non essere un semplice ritratto. La mostra può così viaggiare su due binari da una parte possiamo vedere conchiglie, meduse, cavalli marini coralli, “o mare, nulla conosce le tue intime ricchezze”, dall’altra possiamo pensare alle profondità dell’animo umano, in questo caso del mio animo. Per questo lascio libera interpretazione, e nulla aggiungo a quanto precedentemente visto poichè come dice Baudelaire “uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi” “. Antonio De Blasi prosegue descrivendo il suo percorso formativo e lavorativo: “Sono autodidatta: non ho avuto maestri né ho mai fatto

corsi. Ho studiato disegnando nei musei più vicini, ricopiando le opere dei grandi maestri e analizzando i cataloghi d’arte.

Orari di visita fino al 28 ottobre: lunedì-venerdì  dalle 10.00 alle 12.30, quindi dalle 15.00 alle 19.00; il sabato dalle 10.00 alle 19.00; domenica dalle 10 alle 16.30. Il finissage è previsto per le 17,00. www.gigarte.com\deblasiantonio

Tra i progetti passati che più mi hanno arricchito come artista, c’è “Sono Stato” con il quale nel corso di tre anni ho girato tutta la costa italiana per lanciare 

ritratti in bottiglia che raffiguravano uomini che hanno

trascorso la loro esistenza all’ombra di un grande ideale: a chi trovava le bottiglie raccontavo le vite che queste custodivano:(VIDEO YOUTUBE). Un altro mio percorso sono le illustrazioni per libri: sicuramente mi hanno permesso di lavorare a fianco di editori, scrittori, poeti e giornalisti; il confronto con queste figure per me è stato, ed è ancora importante, per la mia crescita. Dal punto di vista tecnico Mare nero è completamente realizzato con matite colorate Faber Castell Polychromos su carta bianca da 400 gr. Fabriano e Canson. Ogni opera ha un bozzetto della stessa misura del quadro realizzato con matite in grafite che poi riporto su un cartoncino bianco da 400 grammi. La fase successiva 

consiste nel realizzare nella sua totalità l’opera in bianco e nero. Successivamente

applico velature di colore al disegno in bianco e nero intervallate da spruzzi del fissativo spray. La gamma dei colori è molto ristretta visto che la mia ricerca artistica si concentra principalmente sullo studio del segno e della forma prima ancora del colore: i colori che uso di più sono le varie tonalità di blu e di rossi. I punti luce dell’opera altro non sono che il foglio lasciato bianco, mentre lo sfondo è realizzato con la matita nera. Gli strumenti sono fogli di carta, matite, temperini e gomma pane. Proprio per questo son felice che la mostra sia visitata ogni mattina dalle scolaresche, credo che la mostra sia molto vicina al mondo scolastico al mondo dell’infanzia dell’ adolescenza perché è realizzata con gli stessi strumenti che usano gli studenti quotidianamente a scuola, gli stessi che ho usato io e che continuo ad usare e che ancora oggi mi fanno sentire un bambino. Preciso che non dipingo e non uso alcun tipo di pennello, lavoro solo con matite, pastelli, gessetti, carboncino…tutto ciò che lascia una segno”.

Cristina Pesaro