Milano – Gallarate – Un’app che è punto di partenza per un percorso culturale, un processo virtuoso per coinvolgere istituzioni culturali e agenzie educative, ma soprattutto bambini e famiglie in una nuova modalità di avvicinamento all’arte, capace di renderli davvero protagonisti. È questo l’ambizioso obiettivo di Artoo, un orso che diventa guida virtuale dei bambini dai 3 anni in su per avvicinarsi al mondo dell’arte.

Racconta Francesca Gentile di Alchemilla, la cooperativa di Gallarate che ha pensato il progetto: «La sfida di Artoo è grande: promuovere la fruizione dell’arte e il protagonismo culturale dei bambini e delle famiglie pensando anche ai bambini in età prescolare. Una priorità, se si vuole guardare al futuro, è lavorare oggi con scuole, famiglie e musei per formare cittadini che considerino l’arte un bene prezioso, significativo, da fruire e da tutelare».

L’idea, selezionata da Fondazione Cariplo nel 2017 tra le 10 migliori sulle 255 proposte presentate a livello nazionale, punta a coinvolgere i bambini e a rendere la loro immaginazione e le loro storie il cuore di prodotti editoriali adatti a tutti grazie a laboratori creativi e alle nuove tecnologie.

«Immaginiamo un mondo in cui le arti, il pensiero immaginifico, il sentire poetico, siano riconosciuti come fondamentali per la felicità e il benessere individuale e sociale, da 0 a 99 anni», dicono i creatori. Artoo – L’arte raccontata dai bambini è un progetto di Alchemilla (alchemillalab.it) sostenuto dal progetto iC – innovazione Culturale di Fondazione Cariplo.

Artoo, l’orso che ama l’arte. Artoo è un orso un po’ particolare: vive nella soffitta di un museo e adora l’arte. Però, a causa della sua timidezza, scende a guardare i quadri solo di notte, quando nel museo non c’è più nessuno. Artoo conosce un segreto: sa che i bambini, soprattutto quelli piccoli, hanno un sesto senso per capire il significato nascosto delle cose. Anche delle opere d’arte. Per questo ha fatto un buco nel pavimento della sua casa e da lì ascolta le voci dei bambini che di giorno vengono in visita al museo. È l’universo fiabesco di Artoo, dove i bambini vengono considerati come dei veri e propri autori, capaci di avvicinarsi alla sensibilità dell’artista con competenza. I “barattoli di marmellata” in cui Artoo conserva le voci dei bambini sono un modo per valorizzare e conservare queste competenze ed esperienze, mettendoli a disposizione della community nata attorno all’app.

Umberto, il direttore del museo, è il simbolo del mondo degli adulti: Artoo “fa ascoltare” ad Umberto le voci dei bambini, facendo da tramite tra loro e i grandi studiosi. Umberto è il portavoce degli adulti, ma è un adulto che sa ascoltare i bambini senza pregiudizi, consapevole del valore delle loro riflessioni.

Chiunque scaricherà la app potrà aprire i “barattoli di marmellata” in cui, fiabescamente, Artoo ha raccolto le voci dei bambini e ascoltare i loro pensieri sull’arte. Poi potrà a sua volta anche registrare e inviare ad Artoo il proprio commento alle opere proposte.

Lo scopo ultimo è dare vita dare vita a una community, creando un grande racconto collettivo dell’arte vista attraverso gli occhi e le voci dei bambini. Un’applicazione per condividere le idee sull’arte.

Artoo ha creato un’applicazione per tablet e smartphone che gli permette di dialogare con i bambini. Attraverso l’app i più piccoli possono:  • conoscere gli artisti; • esplorare le opere da vicino; • registrare le loro impressioni sull’opera; • tenere un archivio audio delle proprie idee; • condividere le loro voci con la community; • ascoltare le voci di altri bambini; • giocare con l’opera, disegnando e creando con gli artisti che hanno conosciuto.

Per ora, la release dell’app è dedicata principalmente alle opere di Kandinskij, ma il team di Artoo è già al lavoro per ampliare il museo virtuale dell’orso amante dell’arte, raccogliendo i pensieri ei bambini su altri autori. I bambini e i critici: un esempio. Sono sorprendenti le rispondenze tra il racconto dei critici e i commenti dei bambini, e questo è stato uno dei punti di partenza di Artoo.

Ecco un esempio su “Several Circles” di Vasilij Vasil’evič Kandinskij

Visto dai bambini «C’era una volta una terra piena di lava, piena di lava, con i vulcani e con i mari di lava. Un giorno arrivò un tetis. Si avvicina, si avvicina… BOOOM! E allora si creò la luna». (Almendra, 5 anni) Per ascoltare il racconto di Almendra: https://www.facebook.com/artoobear/videos/2117008631861504/

Visto dai critici «Dipinto nel 1926, Several Circles appartiene a una fase del lavoro di Kandinsky denominato proprio “periodo dei cerchi”. In questo dipinto i cerchi, di dimensioni e colori diversi ricordano il cosmo: i cerchi dipinti su uno sfondo nero sembrano pianeti che orbitano nell’universo e che obbediscono alle leggi della attrazione e dello scontro gravitazionale. Del resto per Kandinsky ogni opera d’arte ha origine nello stesso modo in cui ebbe origine il cosmo: attraverso catastrofi che dal caotico fragore formano una sinfonia che ha nome armonia delle sfere».

Nei laboratori di Artoo i bambini collaborano per aiutare l’orso ARTOO a comprendere le opere. Così facendo: sviluppano competenze espressive, creative e immaginative; entrano in contatto con le opere d’arte e la poetica degli artisti; sperimentano tecniche artistiche differenti; producono contenuti culturali.

Il progetto Artoo rappresenta una vera e propria immersione nella fantasia e nell’arte guidata da un simpatico orso capace di ascoltare i bambini. Un personaggio speciale che già durante la fase di progettazione e sperimentazione, durata circa un anno, i bambini hanno dimostrato di amare molto. E che, nelle intenzioni degli autori, potrà diventare il protagonista di libri illustrati e serie per la TV e il web, i cui contenuti partiranno sempre dai racconti dei bambini.

Artoo propone un modo nuovo di avvicinarsi all’arte e promuovere il protagonismo culturale dei bambini anche in età prescolare. Grazie all’orso Artoo l’arte può entrare nelle case e i contenuti prodotti dai bambini la raccontano in un linguaggio semplice e immediato. Non solo: le storie dei bambini diventano un bene da condividere. Un approccio innovativo che favorisce il riconoscimento dei bambini come cittadini autori di contenuti culturali.

Dietro ARTOO c’è Alchemilla, un team di professionisti con sede operativa a Gallarate provenienti dalla pedagogia, dalla scrittura, dalla comunicazione digitale, dal teatro e dal mondo dell’illustrazione, impegnato nella definizione di processi creativi ed educativi innovativi, basati sull’arte e le nuove tecnologie.

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