Di sicuro non sanno che cosa vogliono dire monotonia o conformismo i dieci artisti che si sono ritrovati nelle Sale Nicolini di Varese. La mostra collettiva, intitolata "Paesaggi della Mente" e curata da Virginia Monteverde e Lorenzo Mortara, mette le une accanto alle altre, opere diversissime per stili e per materiali adoperati. C'è tempo fino al 21 aprile per visitare la rassegna, sperando che possa far rivivere e popolare di visitatori questo spazio culturale un po' dimenticato e abbandonato a se stesso.

Canuti, pittore figurativo da sempre, ha però abbandonato i temi a lui cari, quali paesaggi marini e scorci della sua città per cimentarsi con rappresentazioni essenziali ed ironiche, di ispirazione magrittiana, di personaggi in doppio petto, figure di potere.

Desana, pittrice poliedrica di matrice espressionista, vuole qui incantarci con le sue opere più intime: capnografie e graffiature, eseguite con la tecnica antica del fuoco.

L'incrocio, l'ibrido, la contaminazione di diverse arti assurgono a simbolo e a totem nella poetica di Kalepyros, artista di origine greca, esuberante, provocatoria e profetica. I suoi acrilici-collage, per chi li sa ascoltare, ci parlano del nostro contemporaneo, dei suoi enigmi e contraddizioni e delle idiosincrasie-amnesiefollie della mente umana, con rispetto e gioco ludico.

Kartavitskaia, artista di origine ucraina, ha trovato il suo principio – arché, del suo linguaggio pittorico indagando storie parallele, tra libertà e silenzi, nel fluire dei tempi siderali, partecipe del meraviglioso pulsare stellare, eco del pulviscolo animato, generatore del principio femminile e di quello maschile.

Il fulcro espositivo in Leone è rappresentato dai suoi acquerelli digitali, incrocio tra fotografia e arte digitale.

Levi, pittore sperimentale, ci introduce in mondi combinatori, cellulari, ricchi di richiami astratti e informali. Le sue tecniche miste riflettono il suo occhio della mente ipertrofico e il suo anelito di ricerca di conoscenza senza autoimporsi alcun limite di materiali, di simbologie e di percorsi immaginativi.

Mazzari ci allieta con campiture suggestive di vernice materica su vetro per catturare il nostro logos e la nostra sete di evasione lasciando libero spazio al gioco delle sfumature e dei toni di colore, riflesso dei nostri umori e dei nostri desideri contingenti.

Menozzi, pittrice formale-astratta sempre in evoluzione, e all' ascolto e alla rielaborazione del messaggio di antichi filosofi, poeti e letterati. La sua cifra stilistica si avvale di oli e acrilici su tela o su broccato, e i suoi paesaggi raffigurano grandi sedie vuote, elemento quotidiano delle nostre esistenze.

Monteverde, con le sue opere digitali – Sacro Monte e videoinstallazione: "La città liquida" ci ricorda dello stato provvisorio e in continuo mutamento nella società in cui viviamo e delle nostre relazioni frenetiche, globalizzate, con contraddizioni e ferite profonde, sulla base del pensiero del sociologo Z. Bauman, teorico del mondo liquido-moderno.

Perotti, astrattista poliedrico e in continua sperimentazione, sempre all'ascolto del sé interiore e delle sue manifestazioni, dà vita a simbologie e profili urbani con la tecnica degli smalti denotando un carattere fondante la nostra vita e le nostre relazioni, l'idea di sacro e di spirituale.

Così Lorenzo Mortara si congeda dal lettore e dal visitatore della mostra: "Garbato ascoltatore, quanto mi piacerebbe che alla dipartita da questa vernice ti rimanesse un'omeomeria come ricordo, ossia un seme microcosmico e poliedrico, di questo incontro-viaggio nell'universo di questi dieci artisti, con la certezza che la grande sfida oggi per la pittura e l'arte è il sapere tessere insieme le diverse conoscenze e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo".


Mostra d'arte contemporanea
PAESAGGI DELLA MENTE

Dal 6 al 21 aprile 2013
Varese, SALE NICOLINI
a cura di Virginia Monteverde e Lorenzo Mortara
Per maggiori info.: Lorenzo Mortara -Ass.ne ART Commission 3479300692 info: artcommission.genova@gmail.com