City of Moscow (Map of the City of Moscow), 2009 (foto J. HodgkiCity of Moscow (Map of the City of Moscow),
2009 (foto J. Hodgkiss)
Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli

Incisore, scultore, scenografo, straordinario disegnatore, performer, regista, William Kentridge, nato a Johannesburg nel 1955 dove ancora oggi vive e lavora, sfugge a qualsiasi definizione troppo ristretta. Cresciuto nel Sudafrica dell'apartheid, in molte opere riflette sulla tragicità e assurdità di quei drammatici decenni terminati con la liberazione di Mandela e l'abolizione delle leggi razziali e più in generale sul tema della fragilità, della disintegrazione e della conseguente necessità di ricreare una coesione, che al di là del piano letterale dell'immagine può essere riferita alla società e al nostro presente. Tematica che emerge con evidenza nell'installazione (Repeat) From the Beginning / Da capo (2008) allestita nella Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale che prevede la proiezione sincronica dei film Breathe, Dissolve, Return originariamente ideati per il Teatro La Fenice di Venezia. Figure fatte di pezzetti di carta nera si creano e si dissolvono sotto il soffio dell'artista, sculture di fili di ferro e cartoncino sono "leggibili" solo grazie alla visione monoculare della macchina da presa, mentre il suono di un'orchestra che accorda gli strumenti, registrato e rimontato dal compositore Philip Miller, trova rispondenza nelle immagini riflesse da una superficie d'acqua.

Disegni, sculture, film. Le opere esposte alla Galleria Lia Rumma rispecchiano la varietà dei media usati dall'artista: dall'installazione "I am not me the horse is not mine", ispirata all'opera di Šostacovič tratta dal racconto di Gogol "Il naso" che rilegge il periodo dell'avanguardia russa e la sua fine sotto Stalin, ai disegni, le incisioni, gli arazzi, i mosaici e le sculture. L'interesse per i più diversi mezzi d'espressione deriva dalla particolare formazione dell'artista che, dopo la laurea in Scienze politiche e gli studi all'Art Foundation di Johannesburg, all'inizio degli anni ‘80 ha frequentato l'École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq di Parigi. Se la componente teatrale è un filo rosso che lega molte opere di Kentridge, il disegno è la pratica fondante della sua attività creativa. Un disegno, a volte stilizzato e sintetico, a volte tormentato e drammatico che ricorda l'espressionismo di Grotz o Beckmann. Un disegno da cui nascono le storie dei suoi personaggi più noti come Soho Eckstein e il suo alter ego Felix Teitlebaum e dove si incontrano memoria personale e storia collettiva.


William Kentridge & Milano. Arte, musica, teatro

Palazzo Reale, Milano
Dal 16 marzo al 3 aprile 2011
Orari: lunedì 14.30 – 19.30; da martedì a domenica 9.30 – 19.30 (giovedì e sabato 9.30 – 22.30)
A cura di Francesca Pasini

William Kentridge
Galleria Lia Rumma, Via Stilicone, 19, Milano
Dal 22 marzo al 6 maggio 2011
Orari: martedì – sabato 11.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00

Al Teatro Verdi di Milano in programma per il 20 e il 21 aprile Woyzeck on the Highveld, regia e animazione William Kentridge e Handspring Puppet Company.
Per info: 02 6880038