Una foto storicaUna foto storica

Scovare nel passato – Viggiù ha una lunga e interessante storia da raccontare. La proposta avanzata dall'assessorato alla cultura del Comune ha come intento quello di creare un archivio fotocinematografico rappresentante luoghi, persone e avvenimenti viggiutesi dal 1850 ad oggi. Una ricerca che, coinvolgendo l'intera popolazione, mira ad avere una raccolta documentaria al fine di assicurare la conservazione e la consultazione del materiale raccolto, a scopo didattico e di ricerca. Amatori, collezionisti, ma anche semplici persone che possiedono nella "scatola dei ricordi" ritratti di vita viggiutese dei decenni passati. I promotori dell'iniziativa informano che il materiale può essere consegnato presso la Biblioteca Comunale (viale Varese 4 – tel. 0332 486510) ove si procede alla digitalizzazione e all'inserimento in un archivio informatizzato. Al termine dell'operazione il materiale verrà restituito al prestatore. "Il materiale raccolto sarà a disposizione di ricercatori e studiosi di storia locale e potrà essere utilizzato a scopo divulgativo, ponendo sempre in risalto il nominativo del prestatore-donatore dell'originale", precisa il sindaco Sandra Maria Cane.

Cartolina storicaCartolina storica

Lontane testimonianze – Il paese di Viggiù affonda le sue origini in epoche lontane: due sono le ipotesi legate alla nascita del borgo: una risale all'età protostorica, l'altra ai tempi di Giulio Cesare. L'abitato su uno dei monti che si innalza sulle sponde del lago Ceresio, ha una storia segnata proprio dalle caratteristiche morfologiche; elemento distintivo di questa zona è ancora oggi la pietra di Viggiù, utilizzata da artigiani prima e artisti di primo piano poi, per la creazione di opere decorative e costruttive. Sin dal XII secolo, scalpellini e scultori hanno segnato la storia di questo luogo, portando le maestranze locali in tutta Italia e oltre i confini nazionali. Realtà storica fondamentale nella crescita e nello sviluppo del paese è la SOMS, Società di Mutuo Soccorso degli Operai di Viggiù nata proprio nella seconda metà del XIX secolo e punto di riferimento prima per gli scalpellini e i lavoratori di diversi settori e poi per i numerosi artisti attivi in questa zona. Il paese degli artisti ha oggi un patrimonio inestimabile da conservare e valorizzare, partendo proprio dalle realtà museali presenti, utilizzando al meglio le risorse esistenti e i nuovi mezzi tecnologici.

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Novità da Viggiù – Di recente il Comune ha annunciato che, grazie alla sinergia con AGESCI gruppo Varese 1, i musei di Villa Borromeo, Museo della Scultura Viggiutese dell'Ottocento e Museo dei Picasass, attueranno fino al prossimo mese di settembre un'apertura pomeridiana festiva, dalle ore 16.00 alle ore 19.00. L'attività espositiva, sempre valida e variegata, riprenderà il prossimo 10 aprile con l'inaugurazione della mostra 'Legni e disegni' di Giorgio Sovana. L'artista ospitato nelle sale del Museo Butti propone opere in cui arcaicità, classicità e soluzioni innovative si intrecciano nel materiale compatto, spesso arricchito da colpi cromatici. Accanto alla produzione scultorea in mostra, anche alcuni esempi grafici: "I disegni sembrano voler formalizzare una precisa unitarietà d'intenti compositivi – sempre emotivamente coinvolgenti – realizzando una sorta di gioco d'ombre, arcano e suggestivo, con i torsi antropomorfi che si stagliano in tutta la loro solitaria, enigmatica bellezza", scrive Angelo Maugeri.

Musei Civici Viggiutesi Enrico Butti
viale Varese, 4 – Viggiù (VA)
Tel. 0332 486510 fax 0332 488861
e-mail museobutti@comune.viggiu.va.it
Orario d'apertura (dal 01-10 al 31-5)
da martedì a venerdì 14-18.30
sabato 9.30-12 e 14-18.30
Chiusura Lunedì e festivi
www.comune.viggiu.va.it