Futuro remoto, futuro prossimo – A Villa Ponti si è guardato alla provincia di Varese declinandola al futuro remoto. Oltre i mondiali di ciclismo di settembre ma in prospettiva 'aerea' negli anni a venire. Ma per il futuro prossimo, quello che fra poco è qui, proprio in concomitanza con la kermesse, quali i progetti della città, in termini di ospitalità culturale dei turisti? La città è in trasformazione, almeno nell'abc: parcheggi e alberghi, tra alterne fortune. E poi? Quali altri programmi sono in vista per rendere, ad una prima prova concreta ed evidente del rilancio cittadino, se non memorabile, almeno sorprendente il ricordo del capoluogo?
A tutt'oggi, la realtà è una strettoia quasi obbligata, un riferimento che non si può eludere. Un evento o più eventi legati alla bicicletta. Altre ipotesi di lavoro concrete e fuori dal tema non se ne vedono. A quello le maggiori istituzioni culturali in città stanno pensando. Chi è più avanti nei progetti e chi invece vi si sta solo ora avvicinando. Cerchiamo di tracciare una mappa.

Gli scattisti
– Più avanti di tutti sembra essere il Liceo Artistico Frattini. Non è ancora stata decisa la sede, ma l'impegno più consistente dell''istituzione scolastica per il 2008 è l'organizzazione di una rassegna di arte contemporanea con opere inedite aventi tutte come appiglio tematico la bicicletta. "Il progetto è già quasi definito – spiega il preside Paolo Baretti – pur non sapendo ancora con certezza il luogo dove l'esposizione si terrà. Ma il coinvolgimento di artisti italiani ed internazionali che fin qui siamo riusciti ad ottenere va al di là delle nostre aspettative". Probabile la collaborazione con Villa Recalcati ed eventualmente il Museo Bertoni come il Chiostro di Voltorre, sedi espositive di proprietà provinciale. Non è l'unico obiettivo dell'Artistico: a gennaio dalle aule di via Valverde uscirà la mascotte dei Mondiali, mentre in fase di preparazione è una ricerca su Villa Mylius che sfocerà in un volume e la preparazione di un gruppo di giovani 'ciceroni' che faranno da guida tra i monumenti compresi nell'area del Parco dei Fiori.

Serena ContiniSerena Contini

I passisti – Sui pedali anche il Comune. Posto che la mostra dedicata alla pittura russa della seconda metà dell'Ottocento aprirà i battenti a fine marzo, l'estate dell'amministrazione musei civici sarà dedicata all'evento mondiale. La sede sarà probabilmente Villa Baragiola. Se ne occuperà Serena Contini, responsabile degli archivi di Piero Chiara, e recente curatrice della mostra dedicata a Guttuso in Sala Veratti e della prossima dedicata a Piccio a Masnago. Ma è un progetto appena abbozzato: "L'idea è quella di ragionare sulla storia della bicicletta, aprendo il discorso ad altre istituzioni e a contributi esterni a noi. Ma cominceremo a pensare più nel dettaglio da gennaio". Un progetto che, da parte sua, il presidente della commissione cultura Franco Prevosti accarezza da tempo e che potrebbe essere 'nutrito' di sezioni dedicate all'imprenditoria del ciclismo varesino, alle ricerche d'archivio su una classica come la Tre Valli e naturalmente sulla documentazione dei campioni varesini tra passato e presente.

Gli scalatori – Anche sul colle di Biumo si celebrerà l'evento: la direttrice di Villa Panza, Anna Bernardini, lascia intendere che un programma di attività per il 2008 è steso in via definitiva, prevedendo anche un momento di celebrazione del mondiale; dettagli, prima di un piano di finanziamento preciso, non escono tuttavia dalla villa

P. Scampini, Monumento a BindaP. Scampini, Monumento a Binda

del conte. Si prepara alla volata anche il Premio Chiara che aprirà i battenti non a settembre come consuetudine, ma scalando di qualche settimana per non sovrapporsi alle gare. Di cui in ogni caso si parlerà, al di là degli incontri, anche attraverso una sorta di concorso destinato al giornalismo sportivo i cui precisi contorni sono ancora al vaglio degli organizzatori.

Gli outsider
– Altre iniziative sono già in corso, alcune individuali, e già portate avanti con accorto anticipo. E' il caso, ad esempio, di Pietro Scampini, lo scultore di Castronno, appassionato di ciclismo da tempi non sospetti. L'idea cui si sta dedicando da tempo e che potrebbe far convergere a Varese illustri nomi di campioni olimpionici e iridati a Varese in uno spazio pubblico, potrebbe essere la sorpresa di fine estate. O la mostra fotografica, dedicata agli idoli delle due ruote, realizzata da Alberto Bortoluzzi in collaborazione con il fotografo modenese Giancarlo Pradelli.
Non mancano gli spunti, le idee.Il tempo non è poi così tanto. Pochi mesi per capire se ognuno avrà la sua bicicletta e pedalerà in proprio o se il trenino della volata funzionerà come in una vera squadra.