Venezia – Varese, un binomio al Festival del Cinema di Venezia quest’anno: Simone Pazienza – regista varesino – ha diretto il cortometraggio “I passi per la vita” che è stato presentato alla 76ª mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia; il film, prodotto dalla Regione Veneto e realizzato sulle sue spiagge, riguarda l’esperienza di inserimento, occupazione e integrazione sociale di persone fragili o diversamente abili promuovendo, così, il litorale come modello di inclusività ed integrazione. Le aziende sociosanitarie locali hanno coinvolto, per la prima volta, un gruppo di 50 giovani disabili in veste di operatori turistici che si sono impegnati per un turismo solidale. «L’arte cinematografica è un importante strumento di sensibilizzazione e promozione sociale con immense potenzialità culturali ed espressive – ha sottolineato l’assessore alla Cultura della regione Veneto, Cristiano Corazzariche può fare molto per la solidarietà». L’assessore Caner ha aggiunto «Il linguaggio coinvolgente del cinema ci aiuta a promuovere il litorale veneto come proposta di vacanza per tutti: le realtà imprenditoriali oltre a creare nuove opportunità di lavoro anche per persone fragili o diversamente abili hanno potuto ampliare l’offerta di servizi e proposte delle spiagge venete».

Il Regista
Simone Pazienza – il giovane e talentuoso regista varesino, classe ’85, ha già alle spalle un curriculum e una carriera di altissimo livello nella produzione video. Dopo aver studiato alla NABA ha lavorato per DeeJay TV, è stato Testimonial di Microsoft e ha realizzato spot mondiali e diversi videoclip con star internazionali come Valentino Rossi, Luca Ward, Stan Wawrinka, Molella, Ban DJ, Prezioso ed altri. Tra le sue committenze vanta FIAT, Chicco, Ceres, Yamamay, IBLBanca, Dainese, Lenovo, Nivea, RAIDUE, Martini, Karl Lagerfeld, Disney, Barilla e molti altri.

Il Film
Il cortometraggio di venti minuti documenta una esperienza vissuta nell’esercizio del lavoro, un cammino verso un nuovo futuro. Il lavoro è la base della società civile e un fondamento della dignità umana. Persone con disabilità trovano una onda di resistenza maggiore di esclusione al lavoro: privarle di questo bene è una azione non nobile, così come invece è altamente nobile chi offre tale opportunità. Il cortometraggio è diviso in brevi capitoli: l’introduzione, la partenza, inizio del cammino, il lavoro nobilita l’uomo, il coraggio di aiutare, sentirsi utili rende felici, chi trova un amico…, lavoro e piacere, e il capitolo finale, arrivederci. L’ultimo capitolo riprende l’atmosfera dell’inizio, è il momento del lasciarsi, delle domande di come sarà quando si ritorna a casa, se saremo appunto diversi, se veramente avremo acquisito quella fiducia nell’altro e nella vita, il momento in cui ci si domanda quale sarà il nostro futuro, come uno sguardo lontano in un mare indistinto.

Cinema come Arte
È stata evidenziata la presenza del mare come elemento naturalistico nelle nostre coste, ma anche come rigenerazione e nascita, ove l’acqua lambisce la terra quasi fosse la pelle corrugata da un pensiero: cielo, terra e mare che sono anche i luoghi di piacere e rilassamento dopo le giornate di lavoro, nel gioco con gli altri e nello stringersi in una nuova amicizia, come i nomi che scorrono nei titoli di coda legati dalla bellissima melodia.

Il Messaggio
«Nei giorni di ripresa – introduce il Produttore esecutivo Marco Gandinisiamo stati a stretto contatto con i ragazzi di questo magnifico programma inclusivo e abbiamo avuto la possibilità di conoscere i loro cuori e i loro pensieri, loro stessi ci hanno permesso di entrare nel varco di una privatissima e fragile sensibilità. È stata per noi una esperienza umana molto profonda che si è realizzata grazie a un’aura amorosa instauratasi fra noi, e che ha creato quella indispensabile e preziosa fiducia di uno per l’altro. Vediamo i ragazzi nei loro impieghi presso le varie strutture, nella attività ludica del mare e della spiaggia, li conosciamo con i loro pensieri, i loro sguardi e le loro parole quali messaggi universali: “bisogna aiutare chi è in difficoltà”, “amore è unito a passione”, “essere onesti”, o in quelle esortanti ed affettuose di una madre che dice di “farsi onore”».

Informazioni
I Passi per la Vita
Diretto da Simone Pazienza
Produttore esecutivo Marco Gandini
Assistenti alla Produzione Daniele Piscopo e Giorgia Tajè Prodotto da Regione del Veneto, ULSS 3, ULSS 4, ULSS 5 Film realizzato da PAZART Productions

Daniela Gulino