Varese – Con la mostra “Il Gruppo Immagine: una storia di artivismo femminista da Varese alla Biennale di Venezia”, prosegue l’attività espositiva dell’Università dell’Insubria, organizzata dal Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio.

L’esposizione, a cura di Massimiliano Ferrario, con la collaborazione dei professori Andrea Spiriti e Laura Facchin, si inserisce nel calendario delle celebrazioni per i 25 anni dell’Ateneo. Protagonista è il Gruppo Femminista Immagine di Varese, tra i primi collettivi italiani composti da sole artiste chiamate ad animare l’acceso dibattito socio-politico e culturale sviluppatosi degli anni Settanta.

Il Gruppo Femminista Immagine è nato nel 1974 per volontà di Milli Gandini, Mariuccia Secol e Mirella Tognola e poi si è ampliato con le adesioni di Mariagrazia Sironi, Silvia Cibaldi e Clemen Parrocchetti. Un movimento che si è caratterizzato per l’impegno sul doppio fronte della militanza civile e della riflessione artistica, nella battaglia per la ridefinizione del ruolo della donna, a partire dalle istanze connesse al lavoro, alla famiglia e alla maternità. (nella foto, da sinistra le artiste Mariagrazia Sironi, Silvia Cibaldi e Mariuccia Secol)

La mostra è strutturata in tre macro sezioni: una prima (1974-1977) rivolta all’indagine dell’operato del Gruppo dall’istituzione agli anni di più accesa azione a sostegno del network The International Wages for Housework Campaign (IWFHC); una seconda (1978) coincidente con la maturazione della volontà di «diventare famose» e di confrontarsi, nel prestigioso teatro della kermesse lagunare, con i colleghi uomini. L’ultima (1979-1988) sezione è dedicata alle esperienze più tarde del collettivo, progressivamente ridefinitosi in funzione dell’autonomia delle singole ricerche, che molto devono alla comune esperienza della lotta di genere.

La mostra è accompagnata da un catalogo scientifico, a cura del Crisac e pubblicato da Editris, e sarà visitabile fino all’8 marzo, con ingresso libero. Orari: dal lunedì al venerdì, 9-18.