Giovanni Testori - fonte sito Associazione G. TestoriGiovanni Testori –
fonte sito Associazione G. Testori

Riconoscente  – "A Giovanni Testori scrittore e drammaturgo di alta passione civile e religiosa, storico e critico delle arti figurative, sottile ed appassionato studioso dell'arte lombarda. Alla sua collaborazione, geniale e generosa, si devono mostre che hanno illustrato l'attività del Museo e la vita culturale della Città, quelle di Morazzone (1962), Cairo (1983), Guttuso (1984), Sutherland (1992) la Città riconoscente". Difficile riassumere nello spazio di una targa il valore, gli impegni, le passioni che hanno segnato la vita di Giovanni Testori. Certo è che per Varese è stata una figura in alcuni anni cruciale, tanto da meritare di essere ricordata, oggi, nel quindicennio della sua scomparsa, anche con la titolazione della Sala Ottagonale di Villa Mirabello, luogo tra quelli cittadini vissuti e amati dal critico novatese. Varese "è uno dei posti del mondo dove ci sono i più bei tramonti che abbia mai visto", affermava Testori. Città amata, a cui era legato sentimentalmente, per la presenza di intensi rapporti di famiglia e dove decide di vivere fino agli ultimi intensi attimi; scompare nel 1993, dopo anni di malattia.

Immerso nell'arte – "A Varese esistono quadri come la Messa di S.Vittore del Cerano, la Maddalena del Morazzone, che sono stati capisaldi per i miei studi di storia dell'arte", affermava Testori, lui, discepolo del grande Longhi. Opere e nomi diventati protagonisti di quella mostra in Sala Veratti, nel decennale della sua scomparsa, che pochi varesini amanti dell'arte possono dimenticare: era il 2003 e l'Associazione Testori, attiva ancora oggi sul territorio, propone la mostra 'Testori a Varese. Da Cerano a Guttuso'. Un omaggio della città che ha visto accostate opere dell'artista a quelle dei suoi grandi maestri del passato. "Mi piace quando scrive d'arte, lui che è un critico, scrive da artista", diceva di lui Alda Merini nel '79. Perchè Testori viveva nell'arte, non solo la guardava, vi era immerso totalmente, in tutto ciò che voleva dire espressione artistica: era poeta, scrittore, drammaturgo, pittore, critico d'arte, regista, attore. Occasione, quella della reintitolazione della Sala Ottagonale, che permette di riscoprire alcuni aspetti del critico di Novate Milanese; una lettura scenica a cura di Andrea Chiodi, di brani tratti dal già citato volume 'Testori a Varese'.

Cerimonia di reintitolazione Sala Ottagonale
di Villa Mirabello a Giovanni Testori

sabato 13 dicembre ore 18.00
Piazza della Motta, 4
Villa Mirabello, Varese
informazioni: Paola Deanesi
Coordinatore Attività Eventi Culturali e Spettacoli
tel: 0332/255.106