È ancora forte la devozione che lega i cittadini alle statue miracolose della Cappella dell’Addolorata in San Vittore, nota basilica della città di Varese.

Tre figure di donne (spostate per volere di Carlo Borromeo nel 1576 dal coro all’altare dell’omonima cappella) raffigurano la tradizionale iconografia dell’Addolorata: davanti a un Crocefisso piuttosto tardo, aggiunto in un secondo momento per conferire alla scena maggiore drammaticità, la Vergine dolente è sostenuta da due pie donne.
Le statue presentano, inoltre, il tipico basamento ligneo che ne permetteva il facile trasporto durante le funzioni processuali.
Attribuito alla sapiente mano del noto Andrea da Saronno (conosciuto anche come Andrea da Milano o da Corbetta) autore anche del gruppo dei Re Magi del Santuario di Santa Maria del Monte, rappresenta, senza alcun dubbio, la scena del Calvario.

Il gruppo scultoreo risale sicuramente alla prima metà del Cinquecento e fu da subito (e lo è tutt’ora?) considerato miracoloso.
Era, infatti, il lontano 1678 quando, durante la consueta processione, apparvero sopra le teste delle donne tre stelle, che lì rimasero per tutto il cammino religioso, dal coro di San Vittore attraverso l’antico borgo varesino fino alla Chiesa di San Lorenzo dove ad attenderle vi era una vera e propria scenografia teatrale, appositamente costruita per conferire alla processione un forte pathos.
Sono molti i miracoli ricordati nelle cronache e nei documenti manoscritti, come quello del 1745 quando le statue in processione guarirono una monaca inferma da anni.
Il gruppo varesino godette, per la sua natura miracolosa, di una fortuna straordinaria. Fu replicato in numerosi affreschi, statue votive e rivestì un ruolo devozionale senza precendenti nel corso dei secoli.

L’8 Settembre (il giorno in cui ricorre la nascita della Beata Vergine Maria) Varese celebra, così, il tradizionale settenario della Madonna Addolorata, importantissimo per tutti i suoi cittadini.
Fino al 15 Settembre saranno molte le celebrazioni in onore della ricorrenza.

Per maggiori informazioni visitate il sito http://santantonioabatevarese.it

Giulia Lotti