Busto Arsizio – Il punto focale da cui iniziare la lettura di “Corpi pittorici”, personale di Alberto Peruzzotti compresa nel progetto “Scultura e…” ideata a curata da Cristina Moregola per i trent’anni di attività espositiva della Fondazione Bandera, è l’opera polifonica ”Qunitet”; chiaro rimando alla musica jazz di cui l’autore è profondo conoscitore essendo a sua volta musicista.

L’insieme delle cinque forme scultoree richiama la struttura di un accordo che, se composto da cinque note comprende per estensione una settima e una nona, ma al tempo stesso, data la peculiarità di ogni singola forma, anche l’estensione dei suoni quali minima, croma, biscroma e via di seguito, poiché a darne l’intenzione concorrono le distinte tonalità cromatiche ottenute con la tecnica dell’affresco, della tempera a colla e della tempera acrilica.

Da tali assiomi si comprende come nelle opere di Peruzzotti pittura e scultura raggiungano una perfetta armonia di proporzioni.

Come in uno spartito musicale le assonanze di forme e colori rimandano a cadenze polifoniche, a dilatazioni sonore armonicamente rese anche dalle misurate proporzioni dell’allestimento.

Le differenti modulazioni cromatiche conferiscono vieppiù eleganza alle forme, rendendole lievi come liberate da regole gravitazionali, lì necessariamente collocate per la durata dell’esposizione, poi come note via, libere di percorrere spazio e tempo.

 

Alberto Peruzzotti – “Corpi pittorici” – Fondazione Bandera, Via Andrea Costa 29. Fino al 16 giugno. Orario: giovedì domenica 16-19

 

Mauro Bianchini